Frattallone replica al Sig. Gonnella, in relazione alla Seconda Guerra Mondiale, periodo bellico 1943-1945

Non e’ mia consuetudine e’ ne lo stile di distorcere certe verita’ che finalmente dopo 60 anni, bene o male cominciano ad emergere su certi fatti o misfatti che erano stati taciuti per motivi militari, politici, giuridici e storici per impedire giustamente il dilagar- si del fiume dell’ odio, che haime’, ancora alberga nelle menti di coloro che ancora rifiutano la verita’ e ostentando la riconciliazione nazionale che puo’ fare solo bene alla nostra amata nazione.

Ho semplicemente descritto lo scenario di quella particolare storia d’Italia, sono consapevole di quello che ho scritto, se ci fossero punti controversi al pensiero ideologico, forse un domani, le persone potrebbero modificare la loro opinione.

I personaggi storici: monarchici, fascisti, regio esercito, ufficiali e soldati al servizio della Repubblica Sociale Italiana, giovani volontari detti ragazzi di Salo’, partigiani detti badogliani, partigiani al servizio del Comitato di Liberazione Nazionale ed il potere temporale clericale, ed altri cittadini italiani che si attivarono per salvare migliaia e migliaia di Ebrei dalle rappresaglie promosse dai nazisti tedeschi, sono stati i protagonisti di primo piano.

Questi due Eserciti gli angloamericani e le truppe tedesche, forze contrapposte, combatterono sul nostro territorio nazionale. Nel corso degli avvenimenti bellici subirono una sorprendente metamorfosi: gli anglomericani da nemici diventarono nostri alleati ed i Tedeschi in Italia prima dell’armistizio, con funzioni di supporto al Regio Esercito e dopo l’8 settembre 1943 alleati scomodi della RSI ed allo stesso tempo nemici del Regno d’Italia.

Un vero spettacolo pieno di complotti e tradimenti e per fortuna anche di forze intellettuali civili e militari che si impegnarono a trovare una onorevole via d’uscita positiva alla nostra nazione che ritrovo’ il giusto equilibrio, Nel periodo post-bellico 1945-1950, la Nazione italiana, affronto’ il suo percorso tutta in salita e con molte incertezze, ma Il Popolo italiano con il coraggio e il sacrificio imbocco’ la strada della democrazia necessaria per la rinascita e per l’unita’ della nazione.

Concordo che non furono tutti fascisti, ma non c’erano scioperi o proteste nel paese. I dissidenti si, ma molto pochi ed altri ebbero la convenienza ad omologare e godere determinati privilegi.

Gli Italiani non furono “consapevoli”, ma di fatto, furono consenzienti del sistema di governo fascista d’allora. Quando il popolo e la classe intellettuale e dirigenziale non si oppose, si presume che le condizioni non erano cosi’ gravi che giustificasse la mobilita’ generale.

No! Mussolini all’epoca era un Deputato al Parlamento del Regno d’Italia, l’incarico come Primo Ministro l’ebbe dal re Vittorio Emanuele III. Per il premio di maggioranza perche’ ci si debba scandalizzare, simili circostanze si sono ripetute con il Governo Prodi nel 2006 e poi con l’attuale Governo Berlusconi nel 2008. Allora c’era il governo fascista ora quello democratico che differenza c’e’. Io non la vedo, lei si?

Prima dell’8 settembre gli angloamericani sbarcarono in Sicilia e dopo aspri combattimenti sostenuti dall’esercito italiano supportate dai soldati tedeschi, contro gli angloamericani, il Regio esercito congiunte con quelle tedesche si ritirarono dalla Sicilia in quanto invasa e occupata dagli angloamericani..

La RSI non fu il male assoluto, una sola persona e cioe’ Mussolini, alla guida della Repubblica Sociale Italiana, stempero’ le ire sconfinate dell’odio tedesco in quanto traditi dagli italiani.

Mussolini, si preoccupo’ per la difesa del territorio nord orientale e avvio’ contatti con il CLN di Trieste e propose un’intesa congiunta con le unita’ partigiane italiane, per difendere l’Italia dalla temuta occupazione delle formazioni partigiane Titine, come infatti si verifico’. L’intesa non fu raccolta dal CLN, e non si impedi’ l’appro- priazione illegittima di una quota dei territori della Venezia Giulia, su iniziativa, delle forze partigiane Titine Tale comportamento di Mussolini non rappresenta nulla?

I “ragazzi di Salo’” furono in buona fede e non sono stati pochi quelli che, la loro giovinezza a Salo’ l’hanno al contrario rivendicata con orgoglio.Ed indipendentemen- te dalle preferenze politiche, che ciascuno ha poi, compiuto nell’Italia democratica, ma in quanto tali, avrebbero dovuto ottenere lo status di combattenti.

Tuttavia, detti ragazzi di Salo’, indossarono la divisa militare e di facile bersaglio per i franchi tiratori e integrate nelle formazioni partigiane che agirono in borghese, una tattica che agevolo’ nel fare scomparire facilmente le loro tracce.

Le cose vanno interpretate anche secondo l’ottica dell’ realta che si creo’, con la fondazione della Repubblica Sociale Italiana che era stata la logica conseguenza nell’avere sottovalutata la forza militare germanica e secondo i repubblichini i tede- schi agirono come se fossero i loro alleati.

Nel 1943 dopo l’armistizio la presenza militare tedesca per il Regno d’Italia la concepi’ come invasore del territorio nazionale italiano. Ogni altra considerazione o valutazione storica la giudico inutile e rischiosa per la riconciliazione nazionale.

E va riconoscita la pressione bellica degli Angloamericani e del Regio Esercito che costrinsero i tedeschi al graduale disimpegno della loro forza militare, dalla linea gotica avvenuto nel mese di aprile 1945 che rientro’ in Germania,. La Repubblica Sociale Italiana non ebbe alcun motivo di resistere e di esistere e si arrese alle autorita militari competenti. Quindi, e’ logico che alla fine di aprile del 1945 affermare che le truppe angloamericane con la collaborazione del Regio esercito liberarono l’Italia Comunque, sono state riconosciute anche come combattenti per la Resistenza le formazioni militari chiamati badogliani ed altre formazioni partigiane di vario colore politico per avere contribuito alla liberazione del territorio nazionale e concludo, che la Storia non va confusa con la Politica. Cordiali saluti.

Per un quadro piu’ completo suggerisco la lettura dell’articolo “ Il 25 Aprile ha rafforzato la Riconciliazione Nazionale? Datato 21 maggio 2009, pubblicato su:

Boston, 27 maggio 2009

On. Michele Frattallone

Presidente del Comitato per gli Italiani nel Mondo, Inc.

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