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Ricostruzioni siciliane con croce

Raccolgo quà e là da pubblica corrispondenza e stampa che il 25 maggio “L’ex procuratore aggiunto di Messina, Pino Siciliano, e’ stato arrestato con il beneficio dei domiciliari su richiesta della procura di Reggio Calabria con l’accusa di concussione e tentata concussione. L’inchiesta si riferisce alla ristrutturazione dell’albergo Castellammare di Taormina (Me): all’ex sostituto procuratore, titolare dell’inchiesta, viene contestato di avere condizionato alcune vicende di carattere amministrativo relative a controversie tra il comune di Taormina e due imprese. Una delle imprese e’ la Impregilo che doveva interessarsi della gestione dei parcheggi, l’altra la Decisa Srl che stava curando la ristrutturazione dell’albergo”.


Che “il Sindaco di Messina, dott. Giuseppe Buzzanca ( PdL) non riesce a corrispondere la paga ai 38 lavoratori della
Cooperativa AGRINOVA, addetta alla manutenzione del Cimitero monumentale della città, dal mese di dicembre 2008. Non basta, la paga è di 80 (dico OTTANTA) Euro al MESE !”
Che i cittadini di Messina si sentono offesi nella dignità (fino ad arrivare alla querela da parte del Sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca), chi si è espresso in difesa di Caporale e chi (il comitato “Giovani e Messina”) ha ritenuto opportuno intervenire e aprire un dibattito invitando il giornalista a Messina, scrittore di “Mediocri” e descrittore della “cloaca” Messina e Reggio Calabria.

E allora tanto per non farmi gli affari miei (chissà quali saranno quelli che mi competono) copio da wikipedia : ” Giuseppe Buzzanca detto Peppino, medico e politico, ha rivestito la carica di Presidente dellaProvincia di Messina per nove anni (due legislature) è stato anche eletto sindaco nel maggio 2003 prima di decadere per una causa pendente per peculato d’uso, per fatti contestatigli all’epoca in cui era presidente della provincia e avvenuti nel 1995. È stato anche consigliere comunale nella sua città natale, Barcellona Pozzo di Gotto e coordinatore provinciale di Alleanza Nazionale.Nel maggio del 2008 il Popolo della Libertà ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco della città di Messina per le elezioni comunali del 15 e 16 giugno, dove si è ritrovato a fronteggiare il sindaco uscente Francantonio Genovese (anch’egli già decaduto, ma per ragioni diverse), candidato del Partito Democratico. Nel 2003 Buzzanca si era aggiudicato la sfida per la poltrona di sindaco di Messina contro l’allora candidato de L’Ulivo: Antonio Saitta, riportando quasi il 54% delle preferenze (circa 77.000 voti).Alle elezioni amministrative comunali del 2008 per sindaco di Messina, l’ha spuntata già alla prima tornata elettorale ottenendo poco oltre il 51% delle preferenze, 14 punti percentuali in più del suo rivale Raffaele Lombardo”.
Ma Raffaele Lombardo ha trovato ben altra collocazione. “Il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo ha deciso di azzerare la giunta regionale. Lo ha annunciato lo stesso presidente nel corso di una conferenza stampa convocata d’urgenza questa mattina a Palermo. La decisione arriva al termine di scontri durissimi tra il governatore, leader del Movimento per le autonomie, e le altre forze politiche che lo sostengono, in particolare il Pdl, ma anche l’Udc”.
Ma oltre alla costruzione del Ponte, ci sono le Ricostruzioni della Casa, con le novità della Giunta Azzerata da Lombardo e prossime new entry: “Volesse entrare in Giunta saremmo onorati. Lui ha vissuto in prima persona la fase del milazzismo”, dice ancora Lombardo parlando di Ludovico Corrao, 82 anni il prossimo 26 giugno, in un’intervista pubblicata oggi da Il Giornale. Corrao, ex deputato del Pci, originario di Alcamo nel trapanese, e’ uno dei possibili assessori che Lombardo, dopo aver ‘azzerato’ ieri la sua giunta, vorrebbe nel suo nuovo esecutivo regionale. I due si sono incontrati nei giorni scorsi a Gibellina, in occasione della visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Per Corrao, che è stato anche sindaco di Gibellina ed attualmente è presidente della Fondazione Orestiadi sarebbero pronti gli uffici dell’assessorato ai beni culturali. Corrao, prima di avvicinarsi alla sinistra, nel 1958, quando era ancora nella Dc, seguì Silvio Milazzo nella scissione dalla Dc e fu uno dei teorici del ‘milazzismo’ la coalizione di destra e sinistra sperimentata in Sicilia per sconfiggere il centro”.
E i dissidi interni vengono così affrontati: “Non c’è dubbio che questa casa vada rasa al suolo e ricostruita. Invito tutti gli assessori a presentare le dimissioni: 7 lo hanno già fatto”. Queste le parole di Lombardo, che ha aggiunto: “Si riscrive un programma e si riparte con chi ci sta. Non penso di ribaltare le alleanze dell’anno scorso. In quarantotto ore e avremo una giunta in grado di operare, sarà composta da forze politiche e da esterni”.

Per non far torto a nessuno merita anche conoscere chi sia questo altro medico siciliano, la fonte è sempre wikipedia e scusatemi se la biografia è lunga per Raffaele Lombardo:”Laureato in medicina e chirurgia e specializzato in psichiatria forense, nel 1977 è dirigente nazionale del Movimento Giovanile della Democrazia Cristiana guidato da Marco Follini.Nella DC fa carriera all’ombra di Calogero Mannino, del quale viene considerato delfino.Consigliere ed assessore al Comune di Catania, il 22 giugno 1986 è eletto deputato alla Assemblea Regionale Siciliana nel collegio di Catania…. assessore regionale agli Enti Locali.Il 22 aprile 1992,nell’ambito di un’inchiesta riguardante irregolarità in un concorsopubblico all’Asl 35 di Catania, venne arrestato con l’accusa di interesse privato in atti d’ufficio e abuso d’ufficio e condannato in primo grado. Dimessosi da assessore in dipendenza da tale condanna, Lombardo venne poi assolto in appello.Il 23 luglio 1994 è nuovamente arrestato per associazione a delinquere finalizzata a commettere reati contro la pubblica amministrazione per lo scandalo di un appalto da 48 miliardi di lire per i pasti all’ospedale Vittori oEmanuele II di Catania: secondo l’accusa, un comitato d’affari compostoda Rino Nicolosi, Salvo Andò, Antonino Drago e lo stesso Lombardo avrebbe garantito l’appalto all’azienda dell’ex presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini, in cambio di una tangente di 5 miliardi di lire.Un giorno prima dell’arresto viene sospeso (ai sensi della legge 55/1990) dalla carica di deputato e ciò fino al 29 settembre dello stesso anno.Il 17 marzo 2000 Pellegrini patteggia ammettendo di avere versato la tangente ad alcuni politici, tra cui Lombardo, ma i giudici finiscono per considerare quel denaro solo un regalo: il reato venne derubricato a finanziamento illecito ai partiti, reato che per gli imputati risultava ormai prescritto.I giudici, in sostanza, non riconoscono nelle attività relativeall’ospedale Vittorio Emanuele l’esistenza di un vero e propriocomitato d’affari: per questa ragione, gli imputati sono assoltidall’accusa di associazione a delinquere, inizialmente ipotizzata insieme alla corruzione.Dai giudici alla fine gli viene riconosciuto un indennizzo di 33 mila euro per ingiusta detenzione.Il 17 dicembre 1994 Lombardo lascia con due anni di anticipo l’Assemblea Regionale Siciliana.È intanto eletto vicesegretario del Centro Cristiano Democratico siciliano.Nell’estate 1997 fa il giro del mondo la notizia che Lombardo avrebbe acquistato in un’asta pubblica per una cifra irrisoria un archivio di libri e affini degli eredi di Giovanni Verga. Dopo varie polemiche sul perché sull’asta il Comune di Catania non abbia esercitato il diritto di prelazione, Lombardo dona tutto al Comune.Nel giugno 1999 è eletto europarlamentare per il Ccd.È vicesindaco di Catania nel 2000, quindi si dimette nel 2003 perché eletto presidente della provincia di Catania.Nel 2004, viene riconfermato europarlamentare, dopo le dimissioni di Salvatore Cuffaro, nell’UDC, partito del quale è segretario regionale fino al 2005.Nell’aprile 2005 costituisce quattro liste, tra cui il Movimento per l’Autonomia che, raccogliendo complessivamente il 20% circa di voti, si rivelano decisive per rieleggere Umberto Scapagnini (Forza Italia) sindaco di Catania.In seguito alle accuse di gestione antidemocratica del partito rivoltegli da alcuni esponenti dell’UDC siciliana, i cosiddetti “Quarantenni”, alle richieste di commissariamento degli stessi, all’arrivo di Luca Volontè in qualità di supervisore e di Francesco D’Onofrio in qualità di commissario, Lombardo esce definitivamente dall’UDC e lancia il suo Movimento per l’Autonomia, prevalentemente su scala meridionale, con l’intenzione espressa di costituire una sorta di terzopolo in alternativa agli schieramenti tradizionali, come già avvenutoalle elezioni comunali di Messina del novembre 2005, dove era alleato con l’europarlamentare ex-Alleanza Nazionale Nello Musumeci e la sua Alleanza Siciliana, oggi confluita ne La Destra, causando la sconfitta del candidato di centro-destra.Alle elezioni politiche del 2006 si allea con la Lega Nord di Umberto Bossi, sancendo il Patto per le Autonomie, che si schiera con la Casa delle libertà e Silvio Berlusconi, che nel programma di governo recepisce i punti programmatici per lo sviluppo del Sud del Paese. Ottiene sei deputati e un senatore.Alle elezioni politiche del 2008, alleato del Popolo della Libertà, ottiene otto deputati e due senatori, doppiando i voti ricevuti”.
Rapide Ri-Costruzioni, ma quale sisma, la Croce ci dà sempre una mano, e con una mano la si pone la croce, la preferenza, l’ex voto e quello prossimo venturo…diceva Elsa Morante nel 1945 nelle pagine conclusive di un Diario: “Perché il popolo tollerò o favorì e applaudì questi delitti? Una parte per viltà, una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse o per machiavellismo. Vi fu pure una minoranza che si oppose; ma fu così esigua che non mette conto di parlarne”.

La Rappresentazione della Democrazia Partecipata continua, vincolata e messa in sicurezza dal mandato degli Elettori.


Doriana Goracci

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