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P.I.E., RIDATEMI IL BELPAESE E IL VOTO!

Ormai le leggi in Italia contano quanto il due di coppe. Sì ti sei perso qualcosa, ma è un bene così eviti di ammalarti di fegato come noi deretlitti italiani in Italia (Ennio Montesi di Axetismo)
Ennio Montesi:” ottimo il tuo articolo, Stato di accusa per attentato alla Costituzione a Silvio Berlusconi?” L’amico Ennio con le sue parole mi ha riportato indietro col tempo quando ancora giovane credevo ancora in una Realdemocrazia erano gli anni post-sessantotto. Quando pensare faceva ancora bene all’animo e al paese. Oggi a distanza di quarant’anni da quegl’anni di speranze e lotte fallite siamo punto e a capo. Il Belpaese si trova in uno stallo incolmabile, un vuoto senza iniziative democratiche fattibili e concrete. Alcuni anni fa pensavano che con mani pulite saremmo stati in grado di mettere il “Re” ignuto ed invece questi si e’ nascosto sotto una campana di vetro a prova di proiettili. Gli attatti continui da parte del legislatore alla Democrazia e alla Costituzione si sono ampliati, sessant’anni buttati al mare. Nel mio breve colloquio avvenuto col Montesi via email e alla mia domanda:” in trent’anni di residenza all’estero, mi sono perso qualcosa?” Mi risponde:” Sì ti sei perso qualcosa, ma è un bene così eviti di ammalarti di fegato come noi derelitti italiani in Italia . E poi dicono perche’ uno aderisce al P.I.E. (partito nascente degli italiani dall’estero) Le leggi in Italia valgono quanto il due di coppe? Ma in Italia la legge non e’ ancora uguale per tutti?

Noi del Pie siamo stati e saremo sempre per una Realdemocrazia dove il cittadino con in mano la Costituzione decreta che: (1) I cittadini tutti si riconoscono e ricoconoscono la sacrosanta garanzia dei diritti inviolabili e fondamentali dell’uomo. (2) Nel Pie il cittadino senza nessun limite o disciminazione sociale sara’ sempre messo al primo posto. (3) Saro’ io stesso (come membro del comitato internazionale) a proporre che I futuri candidati del partito, dovranno essere scelti nel merito e non dalla capienza delle loro tasche o dalle retoriche , dovranno essere scelti dall’Assemblee con voto segreto onde evitare influenze alcune, chiunque puo’ candidarsi, sara’ poi compito suo convincere di essere la persono giusta. I candidati saranno selezionati in base alle loro idee e eticita’. (4) I futuri legislatori del Pie dovranno costantemente rimanere in contatto diretto con l’Assemblee e I cittadini, la vera democrazia consiste nell’ascoltare il cittadino. Altro che liste bloccate! Il popolo italiano deve redenrsi conto che per oltre sessant’anni e’ stato manipolato da legislatori corrotti o corruttibili, i quali hanno messo il proprio ego e tasche al primo posto, il cittadino da sovrano e’ stato utilizzato come un tramite per accaparrarsi una poltrona e una pensione sicura. Finche’ in Italia il cittadino non si riconosce e riconosce che le pari dignita’ sosciali sono di vitale importanza, non vi sara’ mai innovazione e realdemocrazia, il pieno sviluppo e integrazione della persona umana non puo’ che apportare benefici al paese intero.

Nessuna distinzione puo’ autorizzare un individuo o gruppo porsi al di sopra della legge, la disposizione sull’uguaglianza non disciplina il contenuto delle leggi ma ne definisce la forza ed efficacia, cosi’ come e’ sancito dalla prima parte della Costituzione e nello specifico dagl’articolo 1/2/3. I prini tre articoli della Costituzione Italiania sono la Genesi del futuro della democrazia in Italia. Se si vuole realmente sfornare dei perfetti cittadini questi tre andrebbero studiati e approfonditi a scuola sin da un giovane eta’ (elementari) Come si fa ad integrare I cittadini ivi incluso gli immigrati o I loro figli se non sono messi a conoscenza dei loro diritti e doveri? Noi del PIE partiamo dalla Costituzione, la vera Bibbia del cittadino! Il voto all’estero? Va parificato PUNTO! Vorrei ricordare ancora una volta perche’ non ho votato: (1) ritengo tutti I 18 eletti all’estero illegittimi, sia nel 2006 che nel 2008 si e’ violato la legge Tremaglia. L’articolo 8 specifica che I candidati delle liste nelle circoscrizioni estere, avrebbero dovuto avere la residenza all’estero. Alle liste mancava la voce residenti all’estero. I candidati tutti risultavano di nazionalita’ italiana nati in Italia punto e il caso Di Girolamo ne e’ la prova. Quanti di noi avrebbero votato il senatore se avessero saputo che solo alcuni giorni prima delle elezioni si era’ registato come residente all’estero? In quelle liste cari amici del PIE e non, c’erano personaggi di spicco con una lunga residenza all’estero ma non e’ stato dato loro la possibilita’ di spedire milioni di letterine ai connazionali iscritti all’ AIRE , come hanno fatto molti degli eletti.

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