Vino agli ammalati di cancro

Uno studio della Yale School of Public Health conferma che un’assunzione moderata di vino aiuterebbe i pazienti. La ricerca condotta su 546 donne statunitensi con linfoma non-Hodgkin
di C. S.
Bere vino potrebbe migliorare le chance di sopravvivere al linfoma non-Hodgkin, un tumore del sangue, secondo quanto afferma una ricerca condotta da Xuesong Han della Yale School of Public Health, in Connecticut.

“In linea con precedenti studi condotti sia sull'uomo che sugli animali, il nostro conferma i benefici di un'assunzione moderata di vino per i pazienti malati di cancro”, afferma la Han.

La sua equipe ha valutato se l'uso di alcol prima della diagnosi avesse un impatto sulla prognosi e sopravvivenza di 546 donne con linfoma non-Hodgkin seguite per 8-12 anni. Dopo 5 anni, il 76% delle donne che beveva regolarmente vino era ancora vivo contro il 68% di quelle che non ne beveva. Inoltre, il 70% delle donne che beveva vino era guarito dalla malattia, contro il 65% di chi non assumeva mai vino.
I ricercatori hanno anche scoperto che le pazienti che bevevano vino da sempre (almeno 25 anni prima della diagnosi) avevano un rischio ridotto del 33% di morire e un rischio ridotto del 26% di recidiva o di ammalarsi di un secondo tumore e morire, rispetto alle donne che non avevano mai bevuto vino.

Nessun effetto positivo è stato osservato, invece, relativamente al consumo di birra o liquori. “E' chiaro che fattori legati allo stile di vita, come bere vino, possono influire sulla guarigione”, secondo la Han.

di C. S.
16 Maggio 2009 TN 18 Anno 7

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy