Da ieri a Montecitorio si sta votando la legge comunitaria 2008, che è lo strumento normativo fondamentale per recepire le direttive comunitarie nel nostro ordinamento.
Per molti anni il nostro paese è stato in ritardo nell’attuazione del diritto comunitario, soprattutto a causa della scarsa consapevolezza dell’incidenza di tali norme nel nostro tessuto normativo.
E’ importante sentire di appartenere all’Europa, come istituzione e come “unione di valori condivisi” e che abbiamo contribuito a creare.
Adeguarsi quindi al diritto comunitario permette di innovare il nostro ordinamento, senza ovviamente rinunciare alla nostra identità e peculiarità.
In questo momento elettorale a chi critica l’Europa si dovrebbe ricorda cosa saremo oggi senza di essa.