Lottizzazione del Parlamento europeo

di Massimo Bernacconi

La deriva istituzionale italiana mette piede in Europa: PD e PDL si distinguono nel peggiore dei modi, rendendosi protagonisti della spartizione delle nomine di cinque alte cariche amministrative del Parlamento Europeo.
I sindacati del personale delle organizzazioni europee (SGPOE e Renouveau et Démocratie) hanno denunciato l’esistenza di procedure irregolari in cinque bandi di concorso per altrettanti posti di direttore al Parlamento Europeo, pubblicati il 27 marzo scorso. I posti in questione sono stati oggetto di una vera e propria spartizione abusiva tra il PSE e il PPE nel peggior stile del manuale Cencelli e i sindacati puntano l’indice anche contro un funzionario italiano in “quota” al PD, risultato vincitore.
I bandi si caratterizzano per l'assenza di ogni criterio di selezione basato sulla qualità dell'esperienza specifica, per le condizioni di partecipazione prive di ogni logica e per un termine di presentazione delle domande di una sola settimana. I nomi dei vincitori finali, decisi in base ad una ragionata considerazione delle loro appartenenze politiche, sono stati naturalmente decisi prima che le “procedure” fossero iniziate. I bandi sono al momento all’attenzione dei sindacati che stanno valutando le azioni più opportune per tutelare la regolarità dei procedimenti di assegnazione.
L’Italia dei Valori, membro dell’ELDR, ritiene importante informare i cittadini italiani ed europei di quanto sta succedendo al Parlamento Europeo, non per alimentare insensati euroscetticismi, al contrario! Noi di IDV vogliamo fermare sul nascere l’utilizzo politico e strumentale delle procedure di nomina di alte funzioni amministrative che appartengono alle istituzioni comunitarie nel loro insieme e la cui azione trova come referenti ultimi tutti i cittadini europei, non Partiti, gruppi o fazioni. C’è un limite a tutto e non è pensabile lottizzare tout court gli incarichi di alta responsabilità istituzionale.
L’Italia dei Valori esprime pertanto sdegno e preoccupazione per quello che sta succedendo, manifestando la sua solidarietà verso i tanti lavoratori onesti, di cui tanti italiani, che operano nelle istituzioni europee e che si aspettano, così come tutti i cittadini europei, che i diritti di accesso alle opportunità lavorative – anche e soprattutto a quelle in ambito europeo – siano effettivi e sostanziali, non solo formali.
Mentre PD e PDL tentano di lottizzare anche il Parlamento Europeo (il lupo perde il pelo ma non il vizio) noi di Italia dei Valori vogliamo far giungere a tutti, da una parte, la nostra inquietudine per una deriva politica e istituzionale che rischia di varcare i confini italiani e di diffondersi anche a Bruxelles e a Strasburgo; dall’altra, la nostra determinazione a vigilare con attenzione e a combattere con ogni mezzo l’utilizzo di bieche logiche di spartizione politica per invadere abusivamente le istituzioni, siano esse italiane o europee.

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