Quelli che mandano Giustizia dall’Alto

La notizia è di questa notte, per me è giorno quando la trascrivo.

Si può andare oltre? Nel raid aereo americano del 4 maggio sono morti su 140 presunti nemici talebani, 95 vittime amiche, la maggior parte con meno di 18 anni e 65 erano donne. Lo ha confermato e dichiarato il portavoce del governo provinciale, Farid Ahmad Ayobi. Di contro gli assassini Usa, non hanno dato alcun distinguo, nè di cifre, nè anagrafiche. Dall’ Alto della loro Giustizia sparano.
Mi riferisco a Quelli che fanno una delle tante stragi…la Strage di civili in Afghanistan ad esempio a uno dei tanti massacri venuti a galla per poche ore sulla stampa, come alle più di cento vittime a Mogadiscio nella Somalia devastata dalle guerre sante e d’ affari internazionali: a malapena arriva il rapporto delle Nazioni Unite sulla fame nel mondo.
In quei giorni , come quelli passati e futuri, erano tutte e tutti impegnati nell’approfondire il dolore privato del Premier e consorte, con varie note…Le agenzie e le redazioni erano in fibrillazione di dati e ascolti: lo saranno, lo sono nei prossimi giorni, densi di crimini e misfatti delle guerre contro gli esseri umani, la Terra che ci accoglie.

Abbiamo ascoltato, visto, commentato e partecipato. La musica rimane quella del Controllo e della Repressione globale.
E se appaiono obsolete parole “imperialismo- colonialismo”, dismesse dal vocabolario dei Media, si fanno largo le missioni di Pace per la Sicurezza, nostra e altrui.

Lo squallido e desolante panorama geopolitico ha in Italia un magnifico specchietto, per allodole che non devono mai più cantare.
Appelli alle Istituzioni, firme da apporre a suppliche e lettere, deleghe e menestrelli…?

La denuncia continua, a mezzo stampa, a mezzo strada, a mezzo passa parola…Perchè si può cantare
“con il piede straniero sopra il cuore,
tra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento”
Non facciamo finta di non capire: esiste solo il Rifiuto Totale, con la lotta e la resistenza, a partire da chi si presta con vario titolo a queste menzogne che portano solo la morte.
Le nostre cetre altrimenti sono solo foglie appese sugli alberi, per poco, e una volta a terra buone a coprirla per pochi giorni.
Doriana Goracci

L’immagine è di Giuseppe Scalarini “La guerra”

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