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"Vespa di Stato”. Le amanti di Mussolini e di Berlusconi

Dopo aver messo “Porta a porta” a disposizione di Berlusconi senza contraddittorio allo scopo di attaccare Veronica Lario per le sue dichiarazioni, questa sera (lunedì) Bruno Vespa completa l’opera con la puntata dedicata “alla moglie e al figlio segreti del duce”.
Tutta la puntata è “una infamia di Stato”. Risulta evidente il modo subdolo di Vespa di “fare politica” su suggerimento o ordine del suo dominus, Berlusconi: accreditare la tesi che – tutto sommato – Berlusconi non è diverso da altri capi di governo, nel caso specifico il “duce d’Italia”. L’accostamernto è già di per se stesso significativo. A Berlusconi non dispiace affatto di essere paragonato a Mussolini. Anzi in più occasione ha manifestato simpatia per Mussolini e non dimentichiamoci il progetto di quell’associazione a delinquere che risponde al nome di “P2” e alla quale Berlusconi era affiliato. Nel corso della trasmissione Vespa ha pronunciato frasi del tipo “Non se ne faceva scappare una” (riferita ovviamente alle donne, numerose, con le quali il duce intrattenne relazioni sessuali). Evidente il parallelismo con i comportamenti di Berlusconi, che dunque va scusato. Interessante la fine della donna e probabilmente del figlio segreti di Mussolini , rinchiusi e morti in manicomio perché ritenuti pazzi. Che sia la fine che qualcuno vorrebbe far fare a Veronica Lario? Patetico il ruolo di Alessandra Mussolini che ha cercato di negare la vicenda al di là di ogni evidenza. In conclusione raramente ho visto un tentatico così palese di “fare politica” contrabbandandola per “giornalismo indipendente

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