Assemblea dell’UNAIE a Lucca: pronti ad accettare la sfida del cambiamento

Si è svolta sabato 9 maggio, a Lucca, l’Assemblea dei soci UNAIE (Unione nazionale associazioni immigrazione ed emigrazione). L’Assemblea, introdotta dal presidente dei Lucchesi nel Mondo, Alessandro Pesi, si è svolta a Villa Bottini ed ha visto la partecipazione di una folta delegazione delle associazioni aderenti all’UNAIE provenienti da ogni regione d’Italia.

Dopo il saluto di Lido Meschini, assessore allo sport e alla Lucchesi nel mondo (unico esempio nel panorama dell’associazionismo) del comune di Lucca, che ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la cultura e le tradizioni d’origine presso le comunità emigrate, ha preso la parola il presidente emerito on. Dino De Poli che ha raccomandato alle associazioni presenti di essere attive sulle questioni di grande attualità come l’immigrazione e di seguire l’evoluzione del fenomeno emigrazione nelle sue nuove forme, soprattutto per quanto riguarda l’emigrazione giovanile. Questi cambiamenti sociali, ha sottolineato l’on. De Poli, dovrebbero trovare riscontro anche nella proposta di modifica dello statuto che è stata avanzata dalla presidenza dell’UNAIE.

Ha preso poi la parola il Presidente dell’UNAIE, on. Franco Narducci, per la sua relazione che è stata molto articolata trattando sia gli aspetti interni all’associazione, con la proposta di modifica dello statuto e la proposta di un modello organizzativo, che quelli inerenti le politiche per l’emigrazione e verso l’immigrazione che infiammano il dibattito in Parlamento e nella società, determinate – sul piano legislativo – esclusivamente dall’iniziativa del Governo.

Narducci dopo aver ringraziato sentitamente l’associazione dei Lucchesi nel Mondo per l’ospitalità offerta e aver ribadito l’affetto dell’UNAIE per l’on. De Poli, ha ringraziato tutti i rappresentanti dell’associazionismo per l’impegno costante ed incessante che profondono nei confronti delle comunità all’estero e per l’attenzione che rivolgono ai temi urgenti dell’immigrazione. Temi caldi portati avanti con la sensibilità che contraddistingue chi ha percorso la strada dell’integrazione in altri Paesi del mondo. Narducci ha affermato in modo provocatorio: “vogliamo essere le ronde della solidarietà” più che dell’ordine pubblico ed ha elogiato i soci UNAIE per il patrimonio storico di valori, sempre attuali, che rappresentano.

La relazione del presidente si è incentrata sulle conseguenze della crisi finanziaria ed economica con un aumento della povertà e della disoccupazione notevoli in vari paesi europei e i riflessi in Italia, che vede colpiti maggiormente i più deboli e gli immigrati, utilizzati come valvola di sfogo del mercato del lavoro con le conseguenti espulsioni. Sul ruolo dell’associazionismo, relativamente alle nuove mobilità umane e professionali, dopo avere sottolineando l’importanza del coinvolgimento dei giovani italiani sia sui problemi dell’immigrazione che della sicurezza, Narducci ha affermato che “occorre approfondire assieme il significato della mobilità nell’Europa che vogliamo, per comprendere l’importanza dell’incontro di provenienze ed esperienze culturali diverse, per condividere il percorso di una crescita comune che valorizzi le identità di ciascuno”.

Gli spunti legati anche alle proposte di legge che il presidente Narducci ha depositato sono stati notevoli ed il dibattito è stato acceso e fruttuoso nel segno della condivisione per migliorare e guardare oltre l’orizzonte. Ed una cosa è certa: l’UNAIE si impegna a coinvolgere maggiormente i giovani e a trattare con più attenzione le questioni legate all’immigrazione, alla cittadinanza e alle nuove forme di emigrazione così come è emerso in vari interventi, primo tra tutti quello dell’on. De Poli oltre a quello del sen. Degaudenz, della Trentini nel mondo, e del presidente di Sicilia mondo, avv. Azzia, che ha sottolineato il ruolo strategico delle politiche dell’integrazione per l’avvenire. Esse, secondo Azzia, devono essere ricondotte, attraverso il dialogo, ai concetti di integrazione, accoglienza e solidarietà altrimenti i processi saranno ingovernabili, temi trattati anche dalla rappresentante di Palermo Mondo, Laura Bisso.

Mentre la rappresentante dell’Ente Friulani nel mondo ha evidenziato l’importanza delle giovani generazioni e delle politiche per una adeguata mobilità circolare nella ricerca scientifica, concordando pienamente con le posizioni del presidente Narducci. Sugli stessi temi vi sono stati numerosi interventi che hanno, tra l’altro, dedicato una particolare sottolineatura all’importanza dell’impegno delle donne in emigrazione. Sempre con lo sguardo rivolto ai giovani Masini e Sartor – Trevisani nel mondo – hanno messo in evidenza come l’insegnamento della storia delle migrazioni possa contribuire ad avvicinare i giovani alle tematiche inerenti le migrazioni conoscendo la realtà dei fatti.

Marconcini, presidente della Mantovani nel mondo, ha invece evidenziato il fatto che bisogna procedere a consolidare i rapporti con le regioni per una maggiore efficacia dell’UNAIE stessa. Si è parlato anche del DDL Sicurezza pubblica presentato dal Governo (il terzo in materia) e si è messo in evidenza la negatività del reato di permanenza illegale sul suolo italiano dal quale discende una serie di conseguenze contrarie alla dignità dell’uomo.

Gennaro Amoroso, Calabria mondo, e Patrizio De Martin della Bellunesi nel mondo hanno affrontato soprattutto le questioni inerenti i cambiamenti statutari ai quali tutti devono contribuire con le proprie riflessioni e proposte. Insomma, una UNAIE pronta ad accogliere le sfide del cambiamento e che mette a disposizione del Paese un patrimonio importante di esperienza e cultura acquisita sul campo. Una unione di associazioni che accetta di confrontarsi con il futuro, come ha affermato Filippo Lucchi (Lucchesi nel mondo) con la sussidiarietà in emigrazione e con la promozione culturale tanto cara a Gianpietro Lecchi della Fondazione Verga.

L’UNAIE durante l’assemblea ha approvato, all’unanimità, il bilancio 2008 ed è pronta, nonostante la limitatezza di mezzi economici, a navigare nel mare della globalizzazione guidata dalla stella della promozione della dignità della persona sempre e in ogni luogo.

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