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Tutti insieme…diversamente 4

Lunedì 11 maggio, ore 17
Teatro LoSpazio.it
Via Locri 42/44 (ang. via Sannio), Roma

Sarà il teatro Lo Spazio di via Locri ad ospitare, lunedì 11 maggio, la quarta edizione di Tutti insieme… diversamente.

L’evento mira a fare incontrare frammenti di culture diverse, spesso poco conosciute e percepite come ostili, grazie anche ai luoghi comuni veicolati dai mass-media. Scopo della manifestazione sarà combattere questi pregiudizi grazie a testimonianze dirette di persone che vivono nel nostro Paese, attraverso esibizioni artistiche che si alterneranno sul palco in quattro sezioni distinte: Il deserto suona, Storie sommerse, La frontiera esiste e Il buio parla.

Introduranno gli spettacoli: Cecilia D’Elia, assessore alla Cultura della Provincia di Roma; Massimo Ghirelli, presidente dell’Archivio italiano immigrazione; Octavian Neamu, presidente dell’associazione EuRomeni d’Italia; Gioia Di Cristofaro, università di Roma “La Sapienza”; Marina Formica, università di Roma “Tor Vergata” e Christopher Hein, direttore del Cir, Consiglio italiano per i Rifugiati.

Elemento unificatore della serata è il pane nelle sue diverse forme, ma comunque elemento “unico”, vitale per tutti e comune a tutte le culture. Sarà offerto a tutti i presenti e fornito dall’Unione dei Panificatori di Roma e Provincia e dal Panificio Romeno Cuptorul e sarà il filo che unirà i momenti in cui è articolato l’evento.

Nel corso della serata sarà presentata la sesta edizione del premio Claudio Accardi, nato con il fine di sostenere, con un riconoscimento in denaro, operatori dell’informazione, ricercatori, giovani giornalisti o aspiranti tali che con i loro lavori favoriscano la comprensione degli effetti delle guerre sulle società civili, con l’obiettivo di cercare e promuovere il dialogo tra civiltà, culture e religioni.
Il bando sarà pubblicato lunedì 11 maggio sul sito www.premioclaudioaccardi.it.
GLI SPETTACOLI

Il deserto suona. Marocco: due storie e Nour-Eddine nel ritmo di Hajhouj

Musicista, cantante e coreografo dalle antiche origini berbere, Nour-Eddien è autore di diverse opere musicali del deserto e del mediterraneo. Ha fondato vari gruppi musicali di musica etnica del deserto e Gnawa, fra cui il gruppo Azahara, Desert Sound, Jajouka, con i quali ha realizzato concerti sia in Italia che all’estero. Il suo è uno spettacolo che coniuga suoni e atmosfere intrisi di profonda spiritualità con i ritmi liberatori della festosità rituale: il risultato è una trascinante cura collettiva per la mente e per il corpo.
Il concerto è organizzato in collaborazione con il centro culturale Assafa eventi, che, con l’associazione onlus Assafa, si pone tra i suoi obiettivi principali la diffusione delle culture nordafricane, in particolare del Marocco. Tra le iniziative che promuove, la cooperazione e lo scambio per favorire l’apertura culturale e conoscitiva tra le due sponde del Mediterraneo

Storie sommerse. Romania: le donne raccontano e i bambini ballano

Anca Mihai, corrispondente del quotidiano romeno Adevarul, partendo dalla sua esperienza di giornalista, introdurrà il racconto dI Simona Popa che, vittima di violenza sessuale, ripercorrerà la sua vicenda.
In collaborazione con l’associazione EuRomeni d’Italia, si esibirà il gruppo di balli popolari romeni Dor Calator di Roma composto da otto bambini e dieci adulti.
EuRomeni d’Italia è un’associazione nata tre anni fa. Tra i suoi principali obiettivi: l’inserimento sociale; l’educazione alla legalità; la lotta al pregiudizio e alla discriminazione; la prevenzione dei crimini e iniziative culturali italo-romene. Tra gli ultimi eventi organizzati: Martisor, la Primavera Romena, Quanto l’integrazione produce, la creazione della Federazione delle associazioni per i Romeni in Italia; partecipazione attiva al Forum di Milano delle Comunità Romene in Italia ed al Congresso di Madrid della Federazione europea delle associazioni per i Romeni.

La frontiera esiste. Tor Bella Monaca. L’università Tor Vergata, una sfida vinta: il Teatro Ateneo e la medicina solidale

Il 9 dicembre 2005 è stato inaugurato il nuovo Teatro di Tor Bella Monaca, che l’Università Tor Vergata, insieme all’ottavo Municipio, il Comune di Roma, la Regione Lazio e l’Ente Teatrale Italiano, contribuisce a gestire. La struttura comprende due sale di 298 e 98 posti, una grande arena all’aperto, cinque camerini, attrezzature tecniche d'avanguardia, spazi per mostre, laboratori, stage, cinema, incontri. Ma quel che conta è il fatto che, finalmente, nella periferia più periferica appaia un segnale, una luce, una speranza di cultura facilmente raggiungibile dagli abitanti della zona e anche dagli studenti di Tor Vergata. Oltre al teatro, l’altro importante servizio è rappresentato dal servizio di Medicina Solidale e delle Migrazioni, avviato nel dicembre 2004 ed situato nei locali della parrocchia di Santa Maria Madre del Redentore, grazie a un protocollo d’intesa tra Policlinico di Tor Vergata, l’istituto di Medicina Solidale Onlus (Imes) e la Diocesi di Roma. L’esigenza di aprire uno sportello sanitario sul territorio di Tor Vergata e dintorni nasce dalla progressiva conoscenza della realtà di questa vasta zona periferica di Roma, dove non solo vivono tantissime famiglie italiane al limite della soglia di povertà, ma anche numerose comunità di stranieri.

Il buio parla. Franca Di Lecce, direttore del Servizio Rifugiati e Migranti della
Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia

Il Consiglio Italiano per i Rifugiati Onlus (Cir) è un’organizzazione umanitaria indipendente, costituitasi nel 1990 sotto il patrocinio dell’Alto Commissariato della Nazioni Unite per i Rifugiati (Acnur). Il Cir ha assitito, nel corso di 18 anni di impegno, oltre 80 mila rifugiati, sfollati e richiedenti asilo arrivati nel nostro paese per chiedere protezione. In 12 anni di attività il Progetto VI.TO. Accoglienza e cura per le vittime di tortura ha preso in carico 1.200 vittime. Di queste, 250 hanno seguito un percorso di riabilitazione psico-sociale. Il Cir fornisce protezione e assistenza legale e sociale ai rifugiati, richiedenti asilo e persone in protezione umanitaria nella sede centrale di Roma e attraverso una rete di sportelli presenti su tutto il territorio nazionale. Anche la Federazione delle chiese evangeliche in Italia si è dotata di un Servizio Rifugiati e Migranti che promuove, all’interno delle chiese, informazione e sensibilizzazione sui temi di immigrazione, asilo e razzismo, si adopera per la tutela dei diritti di rifugiati e migranti e sostiene il loro processo di integrazione nella società italiana. Tra le iniziative avviate, il progetto di scambio e formazione giovanile Reconciliation by Education nella regione balcanica; il servizio è impegnato anche sul tema del traffico di esseri umani, in particolare sulla tratta delle donne, attraverso il progetto Ruth.

Per maggiori informazioni:

Associazione Premio Claudio Accardi
Angela Teichner Accardi: 366.3425757
info@premioclaudioaccardi.it

Ufficio stampa:
Andrea D’Agostino: 333.1707767
ufficiostampa@premioclaudioaccardi.it

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