Castel Volturno, il sindaco Pd si dimette e accusa: “Lasciato solo nella lotta alla Camorra”

Il sindaco di Castel Volturno (Caserta), Francesco Nuzzo, si è dimesso poco fa nelle mani del segretario generale del Comune. Le «dimissioni sono irrevocabili» – ha detto all’Ansa il sindaco – e non penso di continuare l’attività politica». Il sindaco di Castel Volturno parla di «ricatti e litigi continui» nella maggioranza di centrosinistra, costituita da Pd e due liste civiche, che lo sostenevano, e di «solitudine» di fronte ai rischi patiti nella lotta alla camorra. «Alla vigilia dell’approvazione di tre fondamentali provvedimenti, il piano urbanistico territoriale, il piano per il commercio, ed il piano spiaggia che la città attende da decenni mi vengono a chiedere posti per figli, mogli e mariti». «Sono profondamente amareggiato – aggiunge il sindaco – adesso la camorra potrà stappare bottiglie di champagne». Francesco Nuzzo, magistrato, pm in servizio alla procura di Brescia, annuncia un libro-dossier. «Sarà un atto d’accusa», aggiunge. Francesco Nuzzo era stato eletto nell’aprile 2005 alla testa di una maggioranza composta da Ds, Margherita e due liste civiche. (Ansa).

A commento della notizia pubblichiamo l'articolo che ci ha inviato una lettrice.

Come ammazzare la Resistenza

di Angela Altieri MacDonald

L'avvelenamento della Storia prosegue attraverso l'amianto di parole bugiarde.
Il Pd si autoflagella imponendo a se stesso uno stile mite nei confronti del sistema monarchico e autoreferenziale che ci governa da tempi jurassici e così, oggi, è costretto a condividere l'unica memoria non condivisibile, la Resistenza, con quel fascismo violento e cupo che inquina da sempre ogni speranza di liberazione.
Tuttavia, il vero orrore non risiede là, oggi.
Le Resistenza trova la sua negazione a Castelvolturno dove il sindaco Francesco Nuzzo è costretto a dimettersi dopo giorni infiniti di coraggio e opposizione alla camorra: il suo fiato appestato, Nuzzo, se lo è sentito dietro il collo ogni giorno e ogni ora. Tanto consapevole del pericolo, da rinunciare alla scorta. Fiero, dignitoso, umano ha resistito fino alla fine.
Il colpo al cuore è arrivato lo stesso.
Non dalla camorra ufficiale ma dalla “camorrina” ovvero dal virus di febbre suina che vive e prolifera nell'organismo italiano ed è stile unico di una politica e di un pensiero, presente in ogni individuo esposto al potere.
Nuzzo ha denunciato che a sfibrarlo siano stati proprio di suoi collaboratori, gente del Pd che si è alleata in parte con la destra per far arenare il progetto del Sindaco sull'immigrazione, dopo la mattanza di africani da parte della camorra.
A togliergli l'ossigeno sono stati gli amici del partito, gli interessi di parte, la pressione squallida per raccomandare mogli e parenti e figli. A deluderlo è stato l'aver intravisto il camorrista che è in loro.
Si è dimesso ed è solo. Ora è un bersaglio facile per chi vuole eliminarlo.
Eppure, questa mattina i giornali parlano di Veronica Lario: la telenovelas vale più della realtà.
Nuzzo che non ha mai fatto male a nessuno, che non critica il potentato lombardo e poi però vive dei suoi soldi e della sua fortuna ma lo nega con un comportamento onesto e con mettersi in prima fila a proteggere quel che resta dell'umano, ebbene Nuzzo ha meritato un trafiletto sui giornali nazionali di opposizione.
Quanto contano coloro che vivono e muoiono per resistere al male?
Un vero atto d'amore verso i morti del 25 aprile sarebbe andare a scovare dove si nasconde il fascismo nelle sue forme preistoriche ed estirparlo da se stessi.
La Resistenza è anche stanare il nemico in casa, il traditore che ci portiamo dentro, il collaborazionista con l'Usurpatore che occupa i territori, la politica, la finanza contro lo Stato inteso come popolo, diritto, bene comune.
Il Pd piange i partigiani ma si imbratta la bandiera con gente senza anima e senza stato.
Qual'è allora la differenza tra Pd e Pdl?
Poca, a causa di quella L che non nel Pd viene tradita ogni volta che si assumono nei circoli e nella squadra gente dalle mani impastate di merda e che nel Pdl, in condice P2, significa Liberticidio, Liquame, Lerciume: anima nera che muove gli interessi dei potentati e i conti bancari e che ha schifo dell'uomo e dei suoi bisogni primari vedi casa, lavoro, scuola, permesso di soggiorno, dignità, ricoscimento politico e via fino nell'abisso.
Omaggio ai morti, autentica celebrazione del 25 aprile, è portare alla luce l'operato di uomini come Nuzzo, dare risalto al loro lavoro, segnalarlo come esempio per i giovani in attesa di speranze, pubblicare i nomi di chi non è degno di chiamarsi democratico e di sinistra e cancellarli dalla poltica, ripulire la trave che è nel proprio occhio prima di additare il peccato dell'altro.
Le commemorazioni piacciono ai politici, i morti portano voti, le disgrazie sono una fortuna per investirci immagine e soldi, il dolore è un collante per dare un palco alle anime religiose e alle madonne.
L'opposizione non si è ancora opposta a tutto questo degrado.
Nuzzo è solo.
Scelgo di fargli compagnia.

(Micromega)

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