RISTRUTTURAZIONE DELLA RETE CONSOLARE LA SVIZZERA HA GIA DATO

Ieri sera si è tenuta nell' Ambasciata d'Italia a Berna la tradizionale riunione Ambasciata-CGIE/Svizzera che, per legge, precede l'assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero. Nel corso dell'incontro l'Ambasciatore Deodato ha confermato la voce che già circolava su una ipotesi (?) del Ministero degli Affari Esteri di una nuova ristrutturazione della rete consolare in Svizzera. Tale ipotesi, su cui sta lavorando il MAE, prevederebbe: la chiusura del Consolato Generale di Losanna ed il suo accorpamento con quello di Ginevra; la declassificazione del Consolato Generale di Basilea a Consolato; la chiusura, in alternativa, del Consolato di San Gallo o dell'Agenzia consolare di Coira.
Inutile ricordare che per la Delegazione del CGIE/Svizzera non è assolutamente accettabile una ennesima ristrutturazione della rete consolare in questo Paese. Soprattutto è da respingere con forza la chiusura del Consolato Generale di Losanna ed il suo accorpamento con quello di Ginevra trovandosi quest'ultimo geograficamente decentrato rispetto alla Circoscrizione di cui avrebbe poi la competenza. Come pure è da respingere la chiusura di una delle due sedi nella Svizzera orientale sia per l'ampiezza geografica che per l'orografia del territorio di cui avrebbe la competenza l'unica sede che resterebbe in funzione. In occasione della Assemblea Plenaria del CGIE della prossima settimana a Roma, la Delegazione del CGIE/Svizzera si farà, quindi, carico di manifestare la sua più ferma contrarietà a questa “ipotesi” che peggiorerebbe ulteriormente l'erogazione dei servizi consolari in questo Paese, anche perchè, in termini di ristrutturazione della rete consolare, la comunità italiana in Svizzera ha già dato anche troppo essendo già stati chiusi ben undici sedi negli ultimi dieci anni!
Di fronte a questo pericolo di nuove chiusure è pertanto necessario che, a parte l'azione della delegazione elvetica del CGIE, l'associazionismo italiano ed i Comites della Svizzera (InterComites) comincino ad attivarsi, sia pure a livello precauzionale, anche attraverso i canali politici di cui dispongono, ovvero con gli eletti all'estero ma non solo, affinchè tutti insieme si riesca a bloccare questa scandalosa ipotesi di ristrutturazione.
Dino Nardi, CGIE/Svizzera.

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