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ELETTI ALL’ESTERO, DITECI QUALCOSA D’EMIGRAZIONE!

“Gli eletti all’estero salvando la pace di qualcuno, stanno distruggendo cio’ che l’associazionismo per decenni ha rivendicato”

Non ammazzaziamo anche la speranza, dico questo dal basso e non solo come membro del PIE, da uno che per trent’anni ha vissuto, realmente all’estero senza mai far parte di nessun’associazione, o ente qual si voglia. In tre anni, ne ho visto di belle e di crude, ho visto vendere solo belle parole e aria fritta e plichi ellettorali. Con le interrrogazioni in parlamento non si va da nessuna parte, ma solo salvaguardare la vostra “ciotola” Interogazioni che tra l’altro qualsiasi cittadino in base all’articolo 50 puo’ rivolgere petizioni al parlamento. Quello che il cittadino nella sua singolarita’ non puo’ fare e la coesione in parlamento, legiferare appunto , quella spetta a voi. Uscite dai rispettivi partiti e unitevi coesi a qualche gruppo misto o formatene uno. Solo uniti potrete realmente rappresentare il cittadino italiano all’estero. Disuniti state rappresentando solo voi stessi o i “padroni” che vi hanno partorito e vi alimentano Ho affermato “salvando la pace di qualcuno, a caso (ni scuso con quant’altri che credono si aver dato il loro contributo), il politico e umanista Franco Narducci, persona che in quasi tre anni si e’ prestato con diligenza e intelligenza, quasi eclusivamente alle tematiche migratorie. In questa XVI legislatura stiamo assistendo invece ad un assenteismo irresponsabile innanzi tutto da parte degli eletti della maggioranza, presi da troppo opportunismo di fare carriera politica. Ecco un’altro caso estremo (me ne scusino gli altri) Gugliemo Picchi, il quale dal primo giorno del suo reinserimento in parlamenmto, l’unica preuccupazione e’ stata quella di farsi candidare dal suo partito, come primo sindaco di Firenze a discapito di quanti l’hanno votato all’estero Se il voto all’estero si e’ dimostrato inefficiente la colpa e’ esclusivamente vostra. Sono in toto convinto che il gruppo misto sia da parte vostra l'unica alternativa a tanta inefficienza, un’alternativa utopistica e irrealizzabile sia ben chiaro. Oramai vi siete convinti che siete l’unici ad avere la sola chiave alle risoluzioni, una casta a se stante e parellela. Noi cittadini comuni mortali all’estero, nei prossimi mesi vi dimostreremo il contrario. Fino adesso vi siete autoglorificati e glorificati a vicenda, ma non basta per assegnarvi un posto nella storia dell’emigrazione, per questo mancano i risultati i fatti. La diplomazia e la retorica non sono mai stati i miei migliori pregi, anzi. All’estero gradualmente si sta formando un idea, un modo di pensare che va al di la’ delle istituzioni tradizionali, i comizi, le belle parole e la retoriche variegate Il politichese che amate diffondere non c’interessa, vogliamo i risultati i fatti. Allora dimostrateci il contrario! L’altra alternativa realistica, sarebbe l’abolizione delle circoscrizioni estere ed un ritorno al voto passivo e attivo a tutte le tornate elettorali, il sottoscritto n’e’ uno dei promutori In questo caso dall’estero con il nostro e “vostro” voto, sapremo ridisegnare i nostri rappresentanti in parlamento dalla genesi, seguiremo la politica dal basso ad incominciare dal paese d’origini, province, regioni fino al parlamento.Questa e’ quel che io chiamo realmetirocrazia. E’ risaputo che molti degli eletti all’estero, sono ed erano dei perfetti sconosciuti tra le comunita’ italiane all’estero. Non avessero spedito milioni di lettere di presentazione non sarebbero stati mai rieletti (salvando sempre la pace di qualcuno) Questo e’ un messaggio a senso unico, senza rivevuta di ritorno, ho risparmiato anche la raccomandata. Continua.

*Per cc questo messaggio e’ stato spedito anche ai diretti interessati. Picchi e Narducci

Da Londra Carmine Gonnella

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