Enzo Camilleri scrive al sindaco di Ag

Egregio Signor Sindaco,
Le inviamo questa breve nota, sicuri di un Suo puntuale riscontro.
L’oggetto, è quello della depurazione e del completamento della rete fognaria nella zona sud della Città.
Non le nascondiamo un profondo sconforto per l’inerzia sin qui dimostrata.
L’inquinamento della costa San Leonina è ancora vivo nella memoria di tutti, pertanto, non intendiamo fare
facile retorica su quanto è accaduto.
Un richiamo, però, di ciascuno alle proprie responsabilità è necessario farlo: in capo al Sindaco ricadono
responsabilità e poteri di autorità sanitaria, a proposito, è a conoscenza del fatto che i liquami del Villaggio
Peruzzo vengono riversati direttamente e bruti nel fiume Akragas?
Lo sa, che la rete fognaria non può essere finanziata dall’Assessorato Territorio ed Ambiente in
assenza del ricettore finale ovvero del depuratore?
Lo sa, che vi sono cittadini agrigentini che hanno pagato una tassa sulla depurazione, già inserita in
bolletta, e che sono ancora privi di rete fognante?
E’ secondo Lei, una soluzione adeguata del problema il rifacimento dei cosiddetti pennelli a mare?
O semplice apposizione di pannicelli caldi su una ferita infetta? Peraltro, sia detto incidentalmente, sulla
legittimità delle procedure del loro ripristino nutriamo qualche perplessità.
Comunque, è vero! Meglio il ripristino delle condutture sottomarine che niente.
Però non può sfuggire alla Sua sensibilità di ambientalista e di primo cittadino di una Città che fa del
mare un suo punto di forza, il fatto che: a mare in ogni caso vengono riversati liquami allo stato puro e non
affatto trattati.
Questo la Legge lo vieta in modo assoluto e lo sanziona pesantemente!
Ma ancor prima della Legge lo vieta la nostra coscienza! Per il semplice motivo che fornire una rete
fognante adeguata ed una altrettanto adeguata depurazione risponde a criteri di civiltà minima e di minima civiltà.
Sappiamo bene che la questione è stata, per così dire: “ereditata” dalla Sua amministrazione, però delle
scelte vanno fatte!
Questo si chiede alla politica: di ben scegliere e di ben fare.
A questo punto, assuma senza paura le Sue determinazioni, non continui a battere il passo: affidi ad un
tecnico, interno od esterno poco importa, l’incarico di stabilire, ove possibile, la nuova allocazione del depuratore,
ovvero se sia più utile ed amministrativamente corretto per la Città che il depuratore della fascia costiera resti lì, al
Villaggio Peruzzo, dove era stato precedentemente previsto.
Ai consiglieri resta il compito di adottare la eventuale variante al PARF, che potrà finalmente essere
inoltrata all’Assessorato Territorio ed Ambiente per la definitiva approvazione.
La questione della depurazione della fascia costiera non può più essere rimandata, la soluzione esiste, ogni
ulteriore ritardo è colpevole disinteresse per il futuro della nostra Città.
Agrigento, 28 Aprile 2009
Presidente Circolo MPA “Per Dare Voce”
Enzo Camilleri

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