Cresci, e piantala di fare il primo della classe

Beppe cresci, smettila di scrivere da bravo ragazzino educato! Abbiamo capito che per guadagnarti il pane ti trovi comodo a sputare sull'Italia e sugli italiani. E' per colpa tua e degli italiani rammolliti e venduti come te che tutta la feccia dell'estero viene da noi e ci si trova così bene e fa tutti i suoi comodi. “Negro di merda” non è razzista, è solo una parolaccia come un'altra e comunque ha radici nella verità. I negri si sono sempre comportati male da noi, e adesso si comportano ancora peggio i rumeni, i russi, e i cinesi. Piantala di denunciare falsi problemi, il razzismo ci sarà sempre perché quando gli emigrati arrivano abusano di noi. Perché non vanno a fare le lotte sociali al loro paese? Perché là li sgozzano appena aprono la bocca. Noi invece gli chiediamo scusa dopo aver dato loro 30 euro al giorno delle nostre tasse. E ci chiamano razzisti! E l'altro giorno hanno protestato a Castel Volturno: i loro cartelli dicevano “vogliamo la cittadinanza”, “vogliamo il diritto di voto”, “vogliamo assistenza”, “vogliamo permesso di soggiorno”…ma non abbiamo visto nemmeno un cartello “vogliamo lavoro”. O Beppe, il governo ci ignora, i preti non fanno altro che parlare di accoglienza, e la gente con la penna sciolta come te ci da dei razzisti. Viva l'Italia degli italiani con le palle!

Giancarla Cantoni, francesco.gallucci@wellsfargo.com

Pubblico, GC, anche se sono in totale disaccordo. E' bene infatti sapere cosa si muove nella pancia di una società (gastroenterologia nazionale, si chiama). Certo: non tutto funziona, e l'immigrazione è un processo lungo e complesso. Ma discuterne gridando insulti è abominevole. “Negro di merda” non è razzista? E cos'è, di grazia? Un complimento, un giudizio, un tocco di classe?

http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-04-22/02.spm

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