Italiani all’estero. PDL: E Tremaglia?

Ignorato come l’ultimo dei parlamentari, fuori anche dagli italiani nel mondo?

Dove era scritto che avrebbe dovuto sopportare alla sua veneranda età politica tutto questo? Ob torto collo bene anche la liquefazione di Alleanza nazionale nel PDL, si sa in politica si devono fare dei compromessi sapientemente mascherati da “evoluzioni”.
Però, vedersi ignorato e perdere la partita nella casa degli italiani nel mondo, casa sua, è sembrato non un semplice sgarbo, ma una sfacciata strafottenza all’uomo, al politico e al padre della legge sul voto all’estero. L’on. Di Biagio è una buona scelta quale responsabile degli italiani all’estero per il PDL, ma Tremaglia? E’ per merito suo che siamo qui a parlare e scorticarci la lingua a proposito delle comunità italiane all’estero, è per merito suo che lo stesso Di Biagio siede in Parlamento. E’ per merito suo che la stragrande maggioranza degli italiani in Italia ha saputo di una realtà di cui ignorava l’esistenza ma che potrebbe invadere l’intero territorio nazionale. Ma dato che l’irriconoscenza non è un reato perseguibile per legge, ecco che in un colpo solo si accantona un pezzo di storia scritta a chiare lettere nel nostro paese.
Eppure, l’on. Tremaglia ex ministro degli italiani nel mondo, avrebbe potuto creare più di una grana a partire dalla conversione a sinistra del presidente della camera Fini per finire alla svendita di Alleanza nazionale a Silvio berlusconi. Non l’ha fatto, francamente ignoriamo per quale spirito, ma non l’ha fatto, non ha dato fastidio a nessuno.
Ma il suo atteggiamento politico, si vede lontano un miglio, non ha fruttato nessun tipo di riconoscenza, il niente assoluto.
Dispiace constatare che neanche le comunità italiane all’estero non abbiano fatto sentire il loro sconcerto non fosse altro a titolo di rispetto.
L’unico appunto, se così si può definire da muovere a Mirko Tremaglia, è quello si non essere divenuto “Tremagliatrice” in tempo utile, ma non è detto che sia troppo tardi. Lo vorremmo vedere seduto nel gruppo misto a guerreggiare e sventagliare la sua protesta ed esporre il suo vero pensiero piuttosto che sopportare. Avrebbe potuto sferrare colpi micidiali sia all’ambiente che alla stessa coalizione di governo facendosi paladino agguerrito e combattente strenuo delle sue ragioni che sono quelle degli italiani all’estero, a tutti i costi.
La cosa che caratterizza gli uomini e li distingue dai quacquaracquà, è la capacità di poter capire il limite oltre il quale il codice etico umano impone il sentimento della riconoscenza, comunque la si pensi e a qualunque partito si appartenga.

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