Finalmente liberi, possiamo contare sulla loro presenza “partecipativa democratica legale”: ecco la notizia marcita da ieri in coda alle tante…“Bari, liberi 21 condannati per mafia.Trascorsi i termini di durata della custodia cautelare”
Ci tocca di striscio, come i 21 “presunti” del clan Strisciuglio, pugliese.
“Sono stati tutti scarcerati – secondo i carabinieri e fonti della difesa – i 21 presunti mafiosi e trafficanti di droga nei confronti dei quali sono trascorsi i termini di durata massima della custodia cautelare previsti a decorrere dalla lettura della sentenza di primo grado.I 21 presunti affiliati al clan Strisciuglio di Bari (13 erano agli arresti domiciliari, otto in carcere) sono tornati in libertà perché il
giudice che ha emesso il dispositivo della sentenza di primo grado il 16 gennaio 2008, Rosa Anna De Palo, non ha ancora depositato le
motivazioni.”
Per una donna che non deposita e rinvia a giudizio “ripetutamente” ed è anche presidente del Tribunale per i minorenni di Bari da mesi ( quanti incarichi vogliamo accogliere?) vorrei ricordarne un’ altra, Desirèe Digeronimo, Pubblico Ministero della Direzione distrettuale antimafia di Bari, che venne posta sotto protezione , quando mise a compimento l’operazione che smantellò il clan Strisciuglio di Bari dopo le pesanti minacce ricevute…:«La Digeronimo la pagherà. Le capiterà un brutto incidente. Deve essere fatta fuori» Erano le “confidenze” di un capoclan degli Strisciuglio, un uomo che conta nel gruppo criminale del quartiere Libertà.
Ironia della toponomastica… in piena Libertà sono tornati in 21 . Si chiamava “Eclissi”, l´operazione che, nel gennaio del 2006, portò in carcere 181 esponenti dell´organizzazione malavitosa, ad opera della stessa Desirèe Digeronimo.
Sarebbe interessante sapere come e dove sono finiti gli altri 160. I Centri di Identificazione chiedono fino a sei mesi per rispedire al mittente i migranti clandestini. Ma l’identificazione di chi fà il Ponte con questi poteri non solo non è nota ma si ciurla nel manico dei sequestri delle cose che stabiliranno la responsabilità di chi li ha rese disponibili alla veloce Distruzione: “La Procura della Repubblica dell’Aquila ha proceduto al sequestro della Casa dello Studente, del Tribunale, di alcuni reparti dell’ospedale S. Salvatore e di altre aree dove in via XX Settembre dove si sono verificati crolli che hanno causato vittime”.
Ed è pretestuoso immorale provocatorio parlare delle Morti, delle Bare e delle Urne. Li si lasci sfogare in qualunque sabato, come il prossimo 18 aprile a Taranto a dire Mai più. Lo ripetono tanti nonni…Si cercano i fondi per la Ri-costruzione del Programma Italia, quello che attrae e sviluppa gli Investimenti, si fanno i Ponti.
Tolleranza ZERO, Qualcuno ce l’ha promesso: noi siamo in Generosa Protezione e Messa in Sicurezza magari indossando un bel Cappotto di Legno anche se è primavera. I dati sulla Cosa Nostra sono in movimento come i sondaggi: chiunque può aggiungere, senza citare la fonte, le cifre in crescita sui fiancheggiatori, affiliati ed affini.
Ci basta sapere che la Nostra Casa è in ricostruzione, in un qualsiasi Quartiere detto della Libertà?
Doriana Goracci
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