Terremoto: precisazioni dell’on. Antonio Razzi

Su Inform n° 68-b dell’08.04.2009 ho appreso della costituzione di una associazione dal nome “Terremoto Abruzzo”, votata alla raccolta di fondi in Svizzera destinate alle popolazioni terremotate.

I promotori sarebbero Comites – Cgie – Parlamentari italiani eletti all’estero residenti in Svizzera – Federazione emigranti abruzzesi in Svizzera.

Il tutto con il sostegno e la garanzia del futuro Console d’Italia a Zurigo Dr. Fridegotto e del sig. Micheloni Claudio, Senatore della Repubblica.

Ho l’esigenza anche istituzionale, visto le cariche che rivesto, di fare alcune precisazioni : e stroncare così, già sul nascere, una strumentalizzazione politica del dramma in cui versa la mia amata terra.

1) Siamo in quattro, noi Parlamentari italiani eletti all’estero e residenti in Svizzera : tre dei quali di aerea PD.

2) Non essendo stato interpellato dal sedicente comitato “Terremoto Abruzzo”, non posso essere annoverato tra i promotori.

3) Sono Presidente FEAS (Federazione emigrati abruzzesi in Svizzera) e non mi risulta che la mia federazione sia socio fondatore di “Terremoto Abruzzo”; quanto diffuso a mezzo stampa è dunque falso.

FEAS, da parte sua, si è resa portavoce di una propria iniziativa di solidarietà e la raccolta fondi avviene – esclusivamente – con versamenti sul c/c Posta Svizzere n° 25-3856-3 Abruzzesi in Svizzera “Terremoto”
2500 Biel/Bienne 7

4) Ciò premesso, trovo di cattivo gusto il tentativo di colorare politicamente una iniziativa umanitaria: lodevole come tutte le altre che, spontaneamente, sono venute e vengono ad esistenza in tutto il mondo; che un comitato venga alla luce “al fine di evitare un susseguirsi di singole iniziative destinate ad avere effetti modesti”, mi provoca sconcerto : svelandosi, senza mezzi termini, l’obiettivo dell’egemonia di arginare una gara di solidarietà tra diversi.

Ed in questa ottica credo sia altamente preoccupante ed ingiustificato l’ombrello protettivo della “garanzia”, o patrocinio che dir si voglia, offerto –non si è ben capito a che titolo – dal futuro Console d’Italia a Zurigo Dr. Fridegotto.

Mi chiedo perché debba essere garante solo il Consolato di Zurigo e non anche tutti gli altri Consolati italiani in Svizzera od, addirittura, l’Ambasciata d’Italia ? Cosa ha spinto il dr. Fridegotto a piazzarsi subito in prima fila ? A me, per il ruolo che ricopro, queste risposte sono dovute.

Tutti e quattro i Parlamentari residenti in Svizzera meritano, dal prossimo Console, pari rispetto istituzionale, calpestato certamente per 3 componenti su quattro.

Vi chiedo e chiedo :

– gli altri due Deputati residenti in Svizzera sono stati informati a priori dell’iniziativa ? Se si, perché solo io fui ignorato ?

– perché – e sulla base di quali particolari titoli – solo il Senatore Micheloni e non anche gli altri Deputati, me compreso, ha fruito del ruolo di “garante” ? Chi lo ha stabilito ?

Questa vicenda, i lati scuri della stessa, portano con sé rammarico : e mi attendo, a stretto giro, logiche giustificazioni.

Diversamente sarò costretto inoltrare nota ufficiale di protesta ai Presidenti dei due Rami del Parlamento come anche al Ministero degli Affari Esteri.

Esistono regole comportamentali, deontologiche il cui rispetto è imperativo innanzitutto per i pubblici dipendenti; esistono parimenti regole di correttezza tra Parlamentari, nel caso di specie apertamente violate.

Sono fermamente intenzionato a tenere alto il mio ruolo e le mie prerogative di membro del Parlamento.

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