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L’AMORE E LA VIRTU’

La nascita di un idillio, di un sentimento puro e vero, ispirato dall’amore e dalla virtù verso il sapere e la conoscenza. Così Elena e Mario si incontrano tra “impedimenti”, ostacoli e difficoltà e coronano un sogno d’amorosi affetti che perdurerà fino alla morte, che coglierà lei in tarda età.
Un amore semplice, onesto, intriso di passioni nobili e di buoni sentimenti, ispirati proprio da quei valori culturali e letterari che motiveranno Mario, ormai maturo docente universitario, a commissionare la biografia della cara e sempre amata moglie Elena.
Trattasi proprio di amore perpetuo e di nobile affetto?
L’amore, come lo intende Platone, esclude la passione, anche se ha origine dalla stessa emozione che fa nascere l’amore carnale. Il sentimento vero è distolto dagli oggetti sensibili abituali, tende verso la conoscenza e la virtù, che del resto costituiscono per esso un solo e medesimo scopo.
In una società massmediatica omologante in cui prevale l’ottica dell’efficientismo esasperato e l’omnipervasività del “pensiero unico” veicolato dai canali comunicativi più comuni e di massa, imponendo un’assurda, fagocitante e schiacciante logica consumistica, del sempre nuovo, e un’ambigua e vacua etica edonistica, che pervade anche la sfera degli affetti e dei sentimenti intimi, individuali, raccontare un “amore pulito” costituisce una sfida alla realtà brutale.
Questo romanzo è una provocazione per chi tenta di dominare il presente , con l’ansia di soggiogare il futuro, tralasciando il valore del ricordo, della memoria degli affetti, del rimemorare e rivivere intimamente il sentimento d’amore nonostante la lontananza, gli ostacoli della vita, oltre la morte.
Un amore che è valore implicito per l’intera esistenza.
E per i posteri…

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