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TERREMOTO: LEGNINI, CONTROLLEREMO CHE ALLE PAROLE SEGUANO I FATTI

Dichiarazione del sen. Giovanni Legnini

Quella dell'Abruzzo si sta rivelando una tragedia di intensità eccezionale. A differenza di simili disastri di cui abbiamo memoria negli ultimi 40 anni, oggi a L'Aquila sono state colpite le funzioni pubbliche e private di una città, di una Provincia e di una Regione. Sono infatti gravemente danneggiati il Palazzo del Governo, l'ospedale, inaugurato appena 10 anni fa, mentre Comune, Provincia, Regione Università, le scuole, gli uffici giudiziari, la Questura, i carabinieri, la polizia i vigili del fuoco, l'Anas, la Corte dei Conti, gli uffici finanziaria, l'Inps, l'Inail e gli altri uffici pubblici sono senza casa e senza mezzi. Siamo alla paralisi delle funzioni pubbliche di un'intera Regione il chè rende qualitativamente diverso questo sisma dagli altri.
E' vero che stiamo assistendo a una solidarietà straordinaria, anche a livello internazionale, che sarebbe bene non rifiutare, ma guardando oltre l'emergenza occorre pensare seriamente al processo di ricostruzione: se questa non diventerà una priorità nazionale non produrrà risultati.
Per questo il governo dovrebbe ritardare altri programmi infrastrutturali e indirizzare le risorse lì dove ora è più necessario, altrimenti non ce la faremo. Prima di parlare di new town occorre pensare a come far ripartire da subito le strutture e l'economia abruzzesi. Il Pd si è fatto carico delle responsabilità di questa situazione, ma non si tratta di remissività. Non ci basteranno le parole e a ogni impegno del governo dovranno seguire i fatti. Per questo avanzeremo già dai prossimi giorni le nostre proposte concrete anche di carattere finanziario.

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