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Immigrazione: on. Franco Narducci (UNAIE):”5 miliardi di dollari alla Libia non bastano per impedire la partenza di clandestini e Berlusconi che dice”?

“Un patto con la Libia costato 5 miliardi di dollari ed entrato in vigore il 2 marzo scorso non è bastato ad impedire le partenze dei barconi di clandestini; eppure il controllo dell’immigrazione clandestina è una delle clausole sulle quali la maggioranza ha insistito per far approvare un accordo onerosissimo”. Lo afferma il Presidente dell’UNAIE (Unione delle Associani di Immigrazione ed Emigrazione), on. Franco Narducci in seguito alle notizie diffuse dal portavoce dell'Oim, Jean-Philippe Chauzy, che ha parlato di 300 persone considerate scomparse nel mediterraneo a largo delle coste libiche in seguito all’affondamento di alcuni barconi carichi di clandestini.
“Ma la cosa più grave è l’inganno alla vita, perché di ciò si tratta – incalza Narducci – quando si permette la partenza di barconi carichi di persone che ricordano le navi cariche di schiavi che partivano dall’Africa per l’America. Noi non ci stiamo! Ci fa rabbrividire il fatto che ancora oggi si possa morire assiepati su un barcone in condizioni peggiori anche di quelle degli animali da macello”.
“Ancora viaggi della speranza alle nostre porte – ha sottolineato Narducci – ed il governo non riesce ad esercitare un controllo adeguato nonostante le tecnologie che ormai sono a disposizione e che consentono di individuare i clandestini alla partenza e di fermarli”.
“E’ ora di passare ai fatti, combattere i trafficanti di persone per essere dalla parte dei più deboli, dalla parte della dignità dell’essere umano; lo chiediamo con forza al Governo affinché gli accordi che ha stipulato con la Libia non rimangano carta straccia” ha concluso il presidente dell’UNAIE on. Franco Narducci.

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