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Progetto P.I.E e il voto all’estero: ” meglio annullarlo del tutto”

“Applicando la legge del taglione, credo sia giunta l’ora di dire, quando un albero e’ nato malformo e non porta frutti, meglio sradicarlo”

La mancata risposta alla lettera aperta del direttore (e amico) Salvatore Viglia al 18 + 1 di alcune settimane fa, conduce alla conclusione che la Legge Tremaglia non va modificata ma abolita’ del tutto, con un ritorno al voto passivo e attivo via postale a tutte le elezioni. L'ex Ministro e “fautore” della legge, aveva gia’ dato la sua implicita risposta in un comunicaro del 16 Cm: ” Mirko Tremaglia, Segretario Generale del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo (CTIM), rivendica una gran politica per gli Italiani all’estero, avendo cambiato la Costituzione due volte con la nascita della Circoscrizione Estero e con l’elezione di 18 parlamentari, 12 Deputati e sei Senatori. E’ bene ricordarlo. Respingiamo i tentativi contro il voto all’estero e diamo nuova forza alla nostra organizzazione alla vigilia del Congresso Nazionale d’Alleanza Nazionale” Quel “respingiamo” cari amici non e’ il noi regis, ma Tremaglia ha parlato anche in nome dei 18, credetemi, quindi non e’ stato del tutto un due di picche, dimostrato dal silenzio assenso di questi ultimi. La proposta di Salvatore non solo e’ stata legittima e giudiziosa ma anche e sopratutto do-ve-ro-sa. Adesso pero’ non dobbiamo rimanere fermi e leccarci le ferite perche’ il cosidetto “padre” del voto all’estero postale limitato alle ripartizioni. Occorre da parte nostra, vuoi il Comitato, vuoi i tanti iscritti e simpatizzanti, andare avanti e realizzare questo progetto bene avviato e costruire il partito. Non piu’approcci soft ma un confronto diretto con gli eletti all’estero. Dobbiamo diventare la loro spina nel fianco. Ha ragione da vendere l’amico Italo/Tedesco Rosario Cambiano quando sostiene: I guai della pentola li sa solo il mescolo che rigira il contenuto di essa. Dobbiamo smetterla di comportarci in un modo indegno portando o vendendo i nostri plichi. Se riusciamo in questo, allora il senso del voto, ovviamente cambiando qualche articolo, avrá senso. Altrimenti ´e meglio annullarlo. Allo stato attuale, i nostri ” eletti” pensano solo per loro” Anche se carissimo Rosario i plichi venduti, hanno arricchito i 18 eletti all’estero e coloro che li raccoglievano lo facevano “ indirettamente” a nome loro. O noi cittadini italiani all’estero ci diamo una mossa e carpiamo quali siano le nostre ver priorita’, oppure mi trovo d’accordo con Rosario ed il voto all’estero e’ meglio annullarlo del tutto. Nel mio piccolo il mio motto e’ sempre stato o tutto o niente e con le ripatizioni all’estero, e con l’attuale status quo, non abbiamo preso un bel niente, caro “Onorevole”.

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