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PIE, VOTO ALL’ESTERO E IL FUTURO DEL MONDO ITALICO

Non e’ la prima volta che noi membri del nascente PIE, ci rivolgiamo a Tremaglia e ai 18 eletti all’estero per “intavolare” un dialogo e confronto in relazione al voto all’estero. Riepilogo:

Il silenzio di Tremaglia e degli eletti alla lettera aperta di Salvatore Viglia, (mi auguro di “gufare” e trovarmi domani con 19 risposte) la dice lunga, a questi non interessa l’italiano all’estero, il made in italy oppure i benefici che potremmo tutti ottenere dal voto parificato. A Tremaglia interessa l’essere ricordato come il fautore e il padre del voto all’estero, ai 18 il potere e un’ottima pensione, dopo pochi mesi.A quest’ultimi secondo l’attuale legge, il fatto che all’estero con le ripartizioni vada a votare solo una piccola porzione dell’elettorato gliene frega altamente. Il fatto che nel mondo le regioni e le province con i loro prodotti tipici sono del tutto assenti, altrettando. Non dobbiamo lasciarci influenzare dai loro continui comunicati e presunti risultati raggiunti e’ solo una faccia della medaglia. L’altra invece e’ quella di contenere milioni d’italici nel mondo sotto controllo.

(1) Nel novembre scorso una mia petizione assegnata alla Prima Commissione Affari Costituzionale, in cui si chiedeva l’abolizione della legge Tremaglia e il ritorno al voto passivo/attivo a tutte le elezioni

(2) Lo scorso febbraio un’altra mia petizione, assegnata alla suddetta commessione in cui si chieseva la modifica dell’articolo 48 con l’introduzione del voto elettronico e postale spedito dal paese di residenza.

A luglio fu presentata una modifica della Legge Tremaglia dal Sen. Caselli con la modifica di 10 articoli della 459/2001. I cui si aboliva la parola “ per corrispondenza”, residenza all’estero da almeno cinque anni*, istituzione di seggi all’estero, abolizione della presentazione di firme per il partito o liste che avessero preso parte a due elezioni. Mi fermo altrimenti a questo punto il parlamento sarebbe gia’ stato al punto di partenza. In effetti, quello che chiede Caselli (ci auguriamo il prossimo presidente argentino) non e’ niente assolutamente niente di radicale. * in un’altra mia petizione n’avevo chiesti 10.

Nello stesso periodo pubblicai un articoletto con dei possibili e semplici emandamenti alla 459/2001 dal 1 al cinque che avrebbero accomodati tutti:

. Art. 1.

1. I cittadini italiani residenti all'estero, iscritti nelle liste elettorali di cui all'articolo cinque, comma 1, votano nella circoscrizione Estero, di cui all'articolo 48 della Costituzione, per l'elezione delle Camere e per i referendum previsti dagli articoli 75 e 138 della Costituzione, nei limiti e nelle forme previsti dalla presente legge.
2. Gli elettori di cui al comma 1 votano per corrispondenza.
3. Gli elettori di cui al comma 1 possono esercitare il diritto di voto in Italia, e in tale caso votano nella circoscrizione del territorio nazionale relativa alla sezione elettorale in cui sono iscritti, previa opzione da esercitare per ogni votazione e valida limitatamente ad essa. 4 Gli elettori residenti all’estro possono altresi’ rinunciando al voto nelle circoscrizioni Estero, previa opzione votare a tutte l’elezione per corrispondenza nella circoscrizione del territorio nazionale relativa alla sezione elettorale in cui sono iscritti

Art. 5.

1. Il Governo, mediante unificazione dei dati dell'anagrafe degli italiani residenti all'estero e degli schedari consolari, provvede a realizzare l'elenco aggiornato dei cittadini italiani residenti all'estero finalizzato alla predisposizione delle liste elettorali, distinte secondo le ripartizioni di cui all'articolo 6, per le votazioni di cui all'articolo 1, comma 1.

2. Sono ammessi ad esprimere il proprio voto in Italia solo i cittadini residenti all'estero che hanno esercitato l'opzione di cui all'articolo 1, comma 3.

3 Sono ammessi ad esprimere il proprio voto in Italia a tutte le elezioni per corrispondenza nella circoscrizione del territorio nazionale solo i residenti che hanno esercitato l’opzione di cui alll’ articolo 1, comma 4.

Non e’ necessario ritoccare l’articolo 8

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