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PD E ALTRO

DI POLITICA E DINTORNI

di Giancarla Codrignani da Bologna

Sono proprio in controtendenza rispetto a Raniero La Valle…

Non credete anche voi che DC, PSI e gli altri sono crollati non tanto ad opera di “mani pulite” ma perché erano superati? Simul stabunt, simul cadent: sta concludendo il percorso anche la sinistra incapace di rinnovarsi, compresa quella radicale che, battuta alle elezioni, si è divisa per le antiche ragioni di massimalismo ideologico. Veltroni si era impegnato a costruire un partito “nuovo” da chiamare “democratico”: neppure la base ha capito di essersi impegnata a lavorare per qualche anno, ma, incapace di muoversi autonomamente sul territorio aspettava “la linea” perfino nelle primarie. Il “vecchio”, che patteggia con ex alleati sconfitti e corteggia Casini e addirittura ha mandato nel momento peggiore ad improbabile riscossa l'onesto Bersani, non pago di avere martirizzato due volte Prodi, ha pensato di suicidare il nuovo. Non pensando di suicidare se stesso.
Vale la pena di riflettere sulla miopia italiana. Da noi, nonostante Berlinguer e quell'avanguardia della società civile che fu la (non da tutti amata) “Sinistra Indipendente”, la conventio ad excludendum ha impedito per decenni l'alternanza comune a tutta Europa perché la società del nostro paese è stata sempre moderata. Oggi si è addirittura corrotta. Consolazione per la sinistra italiana è che il socialismo non si è saputo innovare neppure negli altri paesi e i partiti socialdemocratici hanno perduto le elezioni anche in Scandinavia e sopravvivono nella competitività di leadership. Intanto la modernità ha prodotto mutamenti complessi perfino antropologici e la società anestetizzata da consumismo e televisioni alimenta egoismo, ignoranza, malcostume, corruzione, violenza, paure, depressione, sconforto e abbandono (del voto).
Troppo tempo è andato perduto: nell' '89 la storia era matura per un PD, ma i “comunisti” erano ancorati non ai loro nobili ideali, ma a una caduca ideologia e Veltroni era ancora in Fgci.

Oggi la crisi economica non favorisce e nemmeno Obama riesce a dire che forse impoverire farà bene al sistema. I disoccupati – centinaia di migliaia – non correranno a fare politica e se organizzeranno manifestazioni già oggi limitate dalla direttiva Maroni avremo dietro l'angolo la repressione governativa. Contro gli immigrati si ricorre già a norme razziste e viene strumentalizzato solo contro di loro perfino lo stupro consumato soprattutto in famiglia, dove “le nostre donne” difese dai “rondisti”, non hanno diritto di dire di no. La chiesa continua ad interferire con la libertà civile dello stato e a mostrare fastidio del Vaticano II mentre i credenti laici si limitano alla mormorazione infeconda. La Costituzione è in pericolo, ma alzi la mano chi sapeva che l'articolo 32 vieta l'imposizione degli interventi sanitari. Sembra scorretto attaccare Berlusconi mentre lui può insultare l'opposizione, usare le leggi pro domo sua, esibirsi all'estero con battute irresponsabili. Il popolo in Sardegna vota il piazzista dei costruttori e non Soru, il cittadino responsabile. Intanto in Parlamento i diritti costituzionali decadono e la democrazia è condizionata.

Non ci sono marchingegni negoziali che possano farci vincere le prossime elezioni, anche se nessuno può scommettere sul domani. Ma è urgente riprendere il progetto di innovazione, veltroniano o meno che sia, e salvare la politica e la democrazia. Peccato che il disincanto generi altro sospetto. Speriamo che i politici sperimentati facciano un passo indietro senza che subentrino funzionari periferici non meno antichi e giovani amanti delle primarie e pronti al lobbismo e alle carriere. Ma non saremo sospettosi, se perfino negli Usa dicono che a Firenze è spuntato un nuovo Obama…

Giancarla Codrignani (Bologna)
Articolo tratto da:

FORUM (101) Koinonia
http://www.koinonia-online.it

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