Gli effetti della recessione non tardano a scaricarsi anche sui livelli occupazionali. Si stima che nel 2009 si perderanno dai 40 ai 75mila posti di lavoro al mese. Il governo nel frattempo stanzia solo 150 milioni di euro degli 8 miliardi annunciati per gli ammortizzatori sociali, mentre da più parti avanza la richiesta di estendere la cassintegrazione a tutti coloro che perdono il lavoro.
E, come se non bastasse, Brunetta annuncia che il governo varerà una norma tale da impedire la stabilizzazione di 60.000 precari del pubblico impiego che avrebbero dovuto essere messi in ruolo a partire dal prossimo 1° luglio. Si tratta di un’idea scriteriata che, oltre a colpire l’efficienza dei servizi pubblici offerti ai cittadini, contribuisce ad approfondire una ferita già aperta, mandando a casa decine di migliaia di precari, spesso giovani. Non resta che sperare che l’esecutivo faccia un passo indietro.