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AVVOCATI: REAGIAMO FINCHE’ SIAMO IN TEMPO!

I Notai non rinunciano al tentativo di privarci delle nostre competenze. Questa volta a dar loro una mano è sceso in campo Gian Maria Fara, Presidente dell'EURISPES.
Questo signore che sarà sicuramente un esperto giurista ed un profondo conoscitore delle norme processuali, nell'articolo del 26 febbraio comparso su “Italia Oggi” ha proposto che vengano trasferite ai Notai le competenze in materia di divorzi, separazioni e volontaria giurisdizione. Tale trasferimento delle competenze, a detta del “giurista” che in realtà è un sociologo, eliminerebbe le lungaggini processuali ed avrebbe:” un effetto deflattivo per lo Stato sia per numero di procedimenti iscritti, pendenti e definiti che per budget risparmiato”. Continua ancora il “giurista”: >. Il Presidente dell'EURISPES probabilmente dimentica, o forse ignora, che nel nostro ordinamento esiste sia l'istituto della separazione consensuale sia quello del divorzio congiunto. Processi questi che si concludono in un'unica udienza e che, contrariamente a quanto sostenuto dal noto “giurista”, sottraggono alle parti un'unica giornata di lavoro. Al di là delle fantasie meta-giuridiche, il Presidente dell'EURISPES dovrebbe spiegarci perchè vorrebbe trasferire ai Notai competenze che gli Avvocati hanno da sempre. Se è veramente una questione di riduzione dei tempi i 200.000 Avvocati italiani garantiranno sicuramente una maggiore celerità rispetto ai circa 9.000 Notai presenti sul nostro territorio già impegnati nelle compravendite immobiliari, nelle costituzioni delle società, nelle assemblee societarie, nella redazione di testamenti, donazioni, etc. Se realmente l'intento del Presidente dell'EURISPES è quello di garantire più celerità ai cittadini perchè non ha proposto di trasferire le competenze dei Notai agli Avvocati che visto il numero potranno essere sicuramente più rapidi? La realtà è ben altra. L'intervista del Presidente dell'EURISPES è l'ennesimo attacco rivolto alla nostra categoria come quelli in precedenza portati da fantomatiche associazioni di consumatori e da presunte liberalizzazioni che hanno solamente favorito i grossi gruppi economici quali banche ed assicurazioni. Ora si vuole favorire la potente lobby dei Notai.
Dove sono i nostri rappresentanti?
Cosa fanno l'OUA ed il CNF?
Di fronte a questo attacco che rischia di sottrarre il lavoro a migliaia e migliaia di Avvocati possibile che l'unico pensiero di questi Organismi sia quello di sottrarre la disciplina ai singoli Consigli dell'Ordine? I problemi dell'Avvocatura stanno cercando di risolverli altri con proposte come quella su riportata. Sarà una soluzione definitiva in quanto non ci sarà più un Avvocatura ed i cittadini verranno lasciati alla mercè di questi comitati d'affari.
Reagiamo finchè siamo in tempo!
Avv. Stefano Galeani

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