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PRINCIPIO FONDAMENTALE DEMOCRATICO E PROGRESSISTA

“Al Mondo non esistono esseri superiori o priveleggiati ma cittadini con eguali esigenze esistenziali. Una Societa’ che non garantisca eguali diritti e solidarieta’ a tutti non e’ Democrazia “

Questo non e’ un principio di un comunista nostalgico o di un cristiano fondamentalista ma il primo principio basilare d’ogni democrazia. L’essere democratico, significa in primo luogo essere dalla parte dei cittadini. Le ingiustizie sociali o degradi subentrano innanzi tutto quando viene meno questo principio. Il cittadino per rispecchiarsi in toto con le autorita’ istituzionali deve sentirsi tutelato e vedersi garantiti i suoi diritti fondamentali. Non illudiamoci che un bel giorno come per chimera o intervento divino, tutti gli esseri della terra diventino uguali socialmente ed economicamente. E’ auspicabile pero’ che siano salvaguardati da chi ci governa o ci governera’ il diritto ad una piu’ equa ridistribuizione delle risorse naturali. Negli ultimi decenni abbiamo assistito erroneamente ad una privatizzazione di risorse naturali e di comune necessita’, Il neoliberismo, ultimamente professato non e’ altro che un’anarchia democratizzata. Risorse naturali e strutture di comune necessita’ non andrebbero mai privatizzate. Nessuno ha eredidato per voler divino o umano cio’ che madre natura ha messo “senza nessun vincolo di mandato” a nostra disposizione, ogni appropriazione indebita genera gli imperi. Sintetizzando e semplificando la storia, l’essere per millenni ha basato tutto le sue priorita’ su questo principio a torto o a ragione. Culturalmente e storicamente questo principio imperialista lo incontriamo per la prima volta nella Bibbia e nello specifico Genesi 15:5 – 18: E Dio concluse con Abramo un patto:” al tuo seme io daro’ questa terra” e da li’ la famosa frase a cui siamo tutti abituati sentire dai nostri padri: “ un giono figlio mio tutto questo sara’ tuo” (questo vuole essere solo un riferimento e riflessione storica e non una posizione anticlericale) Il primo che abbia messo in discussione il concetto di possesso andando contro corrente credo sia stato lo stesso Gesu’ Cristo (quello storico). Dal Cristo ai giorni odierni ci sono stati molti altri che hanno tentato di capovolgere culturalmente e geneticamente questo gene malforme della specie umana. L’unica speranza, secondo me che resta all’umanita’ da percorrere come ultima spiaggia e’ quella di concentrare in “un solo contenitore” tutte le forze altrernative e progressiste che la “piazza” offre. Questo e’ anche (a titolo del tutto personale) quel che si propone il progetto PIE

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