Dichiarazione della sen. Manuela Granaiola
“Con la cosiddetta legge Brunetta si ha l'impressione di trovarsi di fronte a un'impostazione segnata dalla strisciante vocazione a risolvere per legge la contrattazione e le relazioni di lavoro e per questo abbiamo votato contro”. Lo dice la sen. Manuela Granaiola.
“La campagna di discredito del ministro contro il personale della Pa non si è preoccupata di fare alcun distinguo colpendo così maggiormente il lavoratore diligente invece del fannullone – aggiunge – In particolare, invece di favorire la costruzione di un percorso condiviso per un nuovo ruolo del pubblico impiego si è voluto approvare un provvedimento caratterizzato dal fastidio per la contrattazione. In questo contesto l'obiettivo del ricongiungimento con il quadro di riferimento del rapporto di lavoro privato invece che vertere sui temi dell'efficacia e dell'efficienza tende a privilegiare gli aspetti del controllo, dei vincoli, dell'ammonimento”.
“Bisognerebbe invece imparare dalle migliori e più avanzate aziende private – conclude la senatrice del Pd – che hanno accettato la sfida della competitività e perciò ampiamente riconosciuto il senso e la prospettiva di operare in un mercato ed in una società caratterizzati dalla centralità dei saperi e della conoscenza. E' difficile sperare di far progredire l'efficacia, l'efficienza, l'economicità e la responsabilizzazione della Pa senza una condivisione di obiettivi e un nuovo riconoscimento dei ruoli del personale che nella pubblica amministrazione opera”.
