Dal giornale ” La Sicilia”
Sono sbarcati a Fontanarossa nel primo pomeriggio i sette top manager cinesi del Gruppo HNA dell'isola di
Hainan e si sono già messi al lavoro. A qualcuno potrà sembrare strano che dopo tanti fusi orari siano già in attività e abbiano tenuto una prima riunione operativa nella sede dell'Incubatore di imprese
di Sviluppo Italia-Sicilia alla zona industriale catanese, ma loro hanno fatto sosta ad Addis Abeba con un jet privato dotato di tutti i confort (al ritorno faranno scalo a Dubai). Non è nemmeno facile
capire qualcosa di questo Gruppo dell'isola di Hainan, che comunque è una bella
realtà, con una popolazione di 8 milioni di abitanti e molta effervescenza imprenditoriale.
I sette top manager hanno già le carte in mano, nel senso che sanno in quale territorio
arrivano e le potenzialità che a loro interessano e che vorranno vedere da vicino.
Tante cose si stanno mettendo in moto: i due commissari del porto di Augusta che attendono la visita della delegazione; l'Università Kore dove i manager di Hainan si recheranno oggi per essere
accolti dal presidente Cataldo Salerno, oltre agli ingegneri che hanno progettato l'aeroporto nella Piana di Gerbini, in territorio di Centuripe; il presidente degli Interporti siciliani Rodolfo De Dominicis
che sta pure programmando la loro visita per domani; il presidente della Regione Raffaele Lombardo che incontrerà i manager domani sera a cena anche per assicurare la piena disponibilità della Regione
per qualunque iniziativa dovesse realizzarsi.
Sul tappeto ci sono spunti interessanti, ma molto dipende sia dalla volontà del Gruppo investitore e sia dal fattore tempo. Perché ci vorranno due anni per attrezzare il porto di Augusta per l'attracco
delle grandi navi portacontaniers da 10 mila tus (anche se nel frattempo la rada è agibile per navi di stazza medio-alta). Sempre due anni servono per il completamento dell'Interporto catanese e per
quanto riguarda l'aeroporto nella Piana ennese da 300 milioni di euro bisognerà
vedere quali sono gli scopi e le esigenzedel Gruppo cinese. Vogliono rotte per il
resto d'Europa, o anche rotte per l'Africa e il vicino Oriente? Il Gruppo di Hainan è disposto ad aspettare
due anni per la realizzazione di queste infrastrutture? Di pronto utilizzo c'è il tessuto industriale catanese formato da piccole, medie e grandi aziende, in grado di rifinire i prodotti semilavorati che le
navi cinesi sbarcherebbero ad Augusta. C'è un'altra domanda: le navi cinesi che scaricano i loro prodotti ripartiranno vuote, oppure imbarcheranno prodotti siciliani, tipo le arance rosse pigmentate, i vini,
la pasta, il grano e via elencando? I colloqui sono in corso. Giustamente c'è molta riservatezza perché se i manager cinesi decidessero di scegliere il territorio della Sicilia orientale ci sarebbe una sveglia
generale per adeguare le nostre attrezzature
alle nuove esigenze. Dovremmo sapere qualcosa di più concreto al termine della visita di tre giorni (ripartiranno
domenica alle 14,30 dopo un'escursione nella mattinata). Oggi alla Kore di Enna avranno una giornata
intensa: prima discuteranno sull'ipotesi dell'aeroporto intercontinentale, poi riceveranno il saluto di otto studentesse che studiano cinese a Enna e che andranno sei mesi in Cina con una borsa di studio della Kore e dell'Istituto Confucio di Torino. Dopodiché i manager del HNA saliranno su un elicottero per vedere dall'alto
il territorio dove dovrebbe realizzarsi l'aeroporto, sorvoleranno anche il porto di Augusta e la zona dell'Interporto di Catania. Nel pomeriggio shopping nei negozi di Catania. Domani visita alla rada di Augusta e all'Interporto e poi l'incontro con Lombardo. Praticamente la visita si chiude domani: la risposta definitiva la daranno al rientro da Pechino. C'è un fatto da tenere presente: i cinesi cercano una intermodalità completa, nel senso
che vogliono un pacchetto unico, aeroportoporto-interporto. Avere solo il porto e non l'aeroporto, o solo l'interporto non gli interessa. Aspettiamo con calma di vedere cosa può succedere. Certo nonsono venuti solo per prendere un caffè.
