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La solita politica italiana ma i messaggi veri sono subliminali e bisogna saperli leggere

Il parlamento è lento, lentissimo. I lavori si protraggono come e quanto le cause civili e penali: anni ed anni. Sta di fatto che il sistema è letteralmente in crisi e rischia di cedere o di non tenere abbastanza. Fa bene il Premier a prendere decisioni ricorrendo alla decretazione d’urgenza per far “funzionare” il governo dal momento che la paralisi cerebrale e politica immobilizza il paese e non auspica nulla di buono.
Fa bene il presidente Fini a lamentarsi in aula alle parole assurde e “mai sentite prima”del ministro Vito ricacciandogli in gola l’affermazione che «…per rispetto al parlamento il governo ricorre alla decretazione d’urgenza…» e a mostrare la più ampia solidarietà a Napolitano. Fa bene, in questo modo, a proporsi come prossimo candidato al Quirinale.
Fa bene Gasparri a lanciare anatemi e ad insinuare scrupoli nelle coscienze di quanti non hanno firmato affinché la povera Eluana rimanesse in vita.
Fa bene Berlusconi ad avvertire di ricorrere al popolo se non gli lasceranno fare quello che deve fare.
Fa bene Di Pietro a lamentare troppi silenzi provenienti da più parti. Fa bene la Corte dei Conti a denunciare l’eccessiva corruzione nella Pubblica Amministrazione.
Fa bene la Lega Nord a resistere e a non uscire allo scoperto ora che è ad un passo dalla ambita riforma del federalismo fiscale. Fa bene il ministro Maroni ad intimidire gli immigrati ammalati, a cacciare indietro i clandestini, a revocare gli arresti domiciliari agli stupratori.
Insomma, a ben guardare, anche a voler ricominciare daccapo, non ci sarebbe che l’imbarazzo della scelta. Da dove cominciare? Dalla gente? O da una nuova classe dirigente che potrebbe cassare come su di una lavagna quanto vi si è scritto da anni e ricominciare da intenzioni serie ed oneste?
La preoccupazione principale però tra tante è una sola, il pericolo di uno stato di salute della nazione cagionevole e claudicante esposto ad ogni infezione e malanno. In queste circostanze è un gioco da ragazzi approfittare della cretinaggine di tutti noi che stiamo a guardare con la bocca aperta e le dita nel naso.
Non è proprio in questi frangenti che si possono realizzare più facilmente “dispiaceri” ad uno Stato di diritto?

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