DOPPIO SCENARIO, IL SUICIDIO DI UN POPOLO

Che il sistema Italia scricchioli, tutti ormai lo vedono. Ho lanciato l’allarme negli ultimi cinque anni (nessuno ha voluto credermi).

Che il sistema si raddrizzi da solo, non è possibile ! Negli ultimi 20 anni non è stata effettuata alcuna azione correttiva ; ne vediamo le conseguenze !

Che il sistema Italia resti dove sta, senza arretrare ancora ? Temo sia una fatua illusione.

Lo vogliamo raddrizzare ? Allora è necessario prendere in conto, scoprire ….. la realtà vera ! La Realtà vera, diversa dalla Commedia dell’Arte Politica ! E buttare all’aria il Doppio Scenario ! Quel sistema cioé con cui abbiamo conquistato la medaglia d’oro della menzogna europea, dei fallimenti sociali …!
Scoprire la Realtà vera, non quella che appare a prima vista ! Perché noi Italiani abbiamo nella testa……. il Male Oscuro ! ! Il quale fu diagnosticato da Barzini nel 1965 (Vedi nota).
Abbiamo rovinose abitudini, anche perché la Pubblica Distruzione non ci ha educati. Si, è vero, ci ha informati; ma non ci ha insegnato gli strumenti per un vivere civile e produttivo. Gli strumenti per gestire, per avere risultati !

CI SIAMO TROVATI SENZA GLI STRUMENTI NECESSARI, nell’era del Villaggio Globale ! ! ! Ed abbiamo quindi le nostre incapacità, i nostri handicaps mentali, i nostri difetti di nascita ! Le nostre limitazioni, i nostri fallimenti sociali.

Allora, la colpa è della Pubblica Distruzione ? Si, certo, ma pure nostra ! La colpa nostra è quella di vivere in Europa e non aver imparato……: la chiarezza, la coerenza, l’ efficienza,
l’ onestà, la dirittura, il rigore, la responsabilità, il realismo, il valore, il merito e l’ impegno. Cioé tutti quei valori che sono necessari per non fallire, per essere competitivi ! ! !

Un’altra colpa è quella di cambiare maschera ad ogni giro di vento. Perché non abbiamo il coraggio……. di affrontare le situazioni in modo serio, analizzando, paragonando, verificando e riflettendo…, con realismo.

Ma ci puo’ essere realismo, nel Paese delle Maschere, nella società delle chiacchiere confuse ? Ove ogni cittadino sa che puo’ cambiare maschera ogni mese. Ove ogni politico puo’ cambiare maschera ogni giorno…! Senza che gli elettori se ne accorgano. Perché gli elettori sono Italiani pure loro ! E poi essi sono….. pecore, non si ribellano….Lo disse Prezzolini: “ Italiani, pecore anarchiche !”

L’altra colpa è stata quella di mandare a dirigere il Paese uomini capaci…. di belle chiacchiere e di fini menzogne ! E cosi, nei decenni, la fabbrica delle maschere e il vocabolario delle chiacchiere si sono perfezionati. Gli Europei che amano il teatro ci invidiano le nostre sceneggiate…..

Intanto gli altri Paesi europei sono andati avanti, si sono adattati al Villaggio Globale. Mentre noi siamo rimasti alle chiacchiere facili, all’imbroglio rapido ed alle fatue illusioni ! Non saranno certo le nostre sceneggiate politiche che ci permetteranno di uscire dalla recessione, di sconfiggere la povertà !

L’Unica Via d’Uscita sta:

– nello scoprire la realtà, troppo a lungo trascurata ;
– nell’imparare a lavorare seriamente nel sociale, per avere efficienza e risultati;
– nell’imparare a riflettere ed a ragionare;
– nel sotterrare il Doppio Scenario, il Doppio Linguaggio, le sceneggiate.

Ne saremo capaci ? Capiremo il senso del lavoro serio, quello coi risultati; o resteremo alle fatue illusioni ?
Restare nel letargo delle fatue illusioni ? O svegliarsi alla realtà, avere ambizioni di popolo, che vuol mettersi i pantaloni lunghi ?

Antonio Greco
angrema@wanadoo.fr

P.S. La cultura di molti Paesi europei ha come base due valori: Efficienza, Risultati. La cultura italiana ha scelto da tempo come sue basi i valori: Estetica, Teatro (azioni e risultati contano poco).

Luigi Barzini scrisse nel ’65, “Gli Italiani”. Descrisse le nostre difficoltà sociali, ma anche i loro segni esteriori. Due citazioni da tale libro:

“E’ sempre apparso agli italiani che il loro Paese era la disgraziata vittima di un circolo vizioso: il carattere nazionale fatalmente generava tirannie; le tirannie (si riferisce ai secoli passati) rafforzavano e esasperavano i difetti del carattere nazionale e invitabilmente portavano il Paese a nuove avventure. Per salvare l’Italia dal suo destino luttuoso occorreva spezzare il circolo vizioso…”.

“ Tutto, in verità, veniva fatto non solo per il suo valore in sé, ma principalmente per l’effetto che avrebbe prodotto. Per due secoli o più uomini di genio in numero incredibile, dedicarono i loro talenti al convincimento nazionale che lo spettacolo è, faute de mieux, un ottimo surrogato della realtà. Che forma e sostanza fossero la stessa cosa. Colmarono il mondo di capolavori per trovare un compenso alla mancanza di sicurezza, al vuoto, al disordine, all’impotenza e alla disperazione della loro vita nazionale, per dimenticare l’umiliazione e la vergogna, per dimenticare la loro colpa

Barzini lancio’ l’allarme. E gli Italiani si sono industriati per dimenticarlo !

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