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Claudio Fava (Sd): "Stiamo con Vendola"

Sinistra Democratica guarda al gruppo del governatore pugliese uscito dal PRC per costruire un progetto “politico politico ed elettorale” comune.

Sono grato, e sono vicino, a Nichi Vendola perché so che per le sue scelte c'e' consapevolezza ma c'e' anche fatica”. Claudio Fava, segretario di Sinistra democratica, si schiera con decisione al fianco di Nichi Vendola e del gruppo che, lasciando Rifondazione comunista, ieri a Chianciano ha formalizzato la nascita del nuovo movimento Rifondazione per la sinistra.
“So quanto il passo di Nichi e di molti altri sia sofferto e consapevole, oggi tutto questo diventa un tributo fondamentale per costruire insieme una sinistra nuova, inclusiva, non minoritaria, che si ponga l'obiettivo di riallacciare un rapporto di generosita' politica con il Paese e l'ambizione di proporsi come progetto politico ed elettorale per le europee”, spiega Fava interpellato dall'ADNKRONOS.
Per questo scopo, il leader di Sd sottolinea che quello del governatore della Puglia, “insieme al contributo di altri compagni e amici come i Verdi e altri ancora, è un contributo prezioso e fondamentale”. Le scelte e le prospettive di questa nuova forza di sinistra, però, dipenderanno molto dall'esito che avrà la trattativa tra Pd e Pdl sulla legge elettorale per le europee e in particolare sulla possibilità che venga inserita una quota di sbarramento al 4%.
“Spero che l'intesa sullo sbarramento non si concretizzi -spiega Fava-. Se accadesse sarebbe una rapina politica da parte di Veltroni. Percé l'unico responsabile è lui, per una ragione di miserabile bottega”.
Il leader di Sinistra democratica, a proposito dell'introduzione di una soglia di sbarramento al 4%, spiega: “Reinserire surrettiziamente il concetto del voto utile in una elezione in cui non c'è, con la manifesta intenzione di alterare la presenza della sinistra nelle istituzioni parlamentari, è un atto indecente e scellerato, una rapina politica. Se così dovesse essere, Sd rimetterà in discussione la propria presenza in tutte le amministrazioni locali. Non possiamo essere noi la banca del sangue del Pd, è una scelta coerente”.
Parole decise, da parte di Fava, anche di fronte all'osservazione che la nascente forza di sinistra potrebbe anche avere anche una posizione di tipo competitivo nei confronti del Partito democratico: “Noi non guardiamo in casa del Pd ma guardiamo alla politica -dice il segretario di Sinistra democratica-. E fino adesso quella del Pd è stata una non politica. Un partito che non c'è, che non sceglie, che non rappresena l'opposizione”.

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