Strani Comportamenti Forensi

Marco Pepe
Avvocato e organizzatore dell' Ass.ne Liberi Professionisti, Sezione di Roma

Sono stato invitato ad un cocktail per l'elezione di una lista alla Cassa Avvocati. Bene, finalmente un pò di convivialità, sarà bene che mi preparo qualcosa da dire, pur non essendo nè delegato, nè candidato, per cui mi documento sulla Cassa Avvocati, di cui recentemente mi ero proprio scordato, tranne che per i bollettini da pagare.
La Cassa Avvocati mi riporta ai primi anni di professione, ed a mio suocero. Perchè il suocero? Meno che trentenne, appena iscritto all'Albo avvocati, il suocero, che aveva circa 60 anni ed era stato lavoratore dipendente mi chiese: “ti sei iscritto alla Cassa di Previdenza? E l'hai pagata?” Tra me penso: costui inizia subito a fare il suocero e già mi fa i conti in tasca, pur sapendo bene che non ho i soldi per pagare e, se pure ce l'avessi, la Cassa non la pagherei lo stesso! Ma il suocero avendo letto i miei pensieri incalza: “Marco, conviene pagare la Cassa Avvocati” “E perchè?” chiedo io con un certo disappunto verso chi, non richiesto, inizia a dare consigli. “A parte che è obbligatorio, prima si paga e prima si matura la pensione. Se aumenti il fatturato è vero che paghi le tasse, e la Cassa, ma così puoi accedere al prestito bancario, ed al mutuo per la casa, è tutto collegato.” Il suocero aveva ragione a quei tempi, lo capii dopo pochi anni quando acquistai la casa con il mutuo bancario (allora accessibile), se non avessi seguito quei semplici consigli oggi sarei tra quelli che accedono al credito bancario per pagare gli arretrati della Cassa. Ma molte cose sono cambiate da allora, per cui ciò che valeva in quegli anni di relativo benessere oggi non è più valido negli stessi termini. Intano è cambiato più volte il criterio di calcolo della pensione. Poi è stata elevata l'età minima per poter andare in pensione, e si parla ora di un ulteriore innalzamento a 70 anni. Inoltre, il mercato finanziario e previdenziale si è arricchito di strumenti alternativi, come la pensione integrativa, che possono considerarsi relativamente validi e vengono favoriti dal legislatore. Il ragionamento del suocero si basava difatti su alcuni elementi sino allora considerati immutabili: il rendimento medio dell'investimento-Cassa Avvocati, considerato sino ad oggi il più elevato e stabile, il vantaggio di andare in pensione in età ancora non avanzatissima, con la possibilità di godersi parecchi anni a venire, una relativa stabilità della moneta, la lira, che in quegli anni non lontanissimi ti dava una certa tranquillità per un lungo periodo.
Questi antichi parametri in pochi anni sono stati alterati: l'età della pensione si stà alzando sempre più, il rendimento dell'investimento Cassa Avvocati non sappiamo se sarà così promettente e stabile nel lungo periodo, c'è il rischio che la pensione risulti insufficiente dopo qualche anno, ma sopratutto i redditi professionali medi sembrano diminuire, così che molti neppure riescono a pagare i contributi minimi annuali, divenuti ora piuttosto elevati in rapporto con altri anni migliori . La pensione integrativa poi viene agevolata dalla legislazione, che in fondo favorisce le assicurazioni che la attuano, l'investimento immobiliare tira forte da anni, e così via. Insomma, conviene ancora pagare la Cassa Avvocati?
A leggere “Modello 5” sembra che la Cassa tenga bene anche alla crisi dei mutui subprime. Aumenta il numero degli iscritti, ma i redditi medi non incrementano di pari passo. Risulta che la Cassa ha affrontato e superato una spesa rilevante per la polizza sanitaria per la copertura dei “rischi da grandi eventi di malattia”, per l'indennità di maternità, per l'erogazione di contributi assistenziali agli avvocati ultraottantenni, con reddito insufficiente. Insomma la Cassa Avvocati fa molte cose, e diverse. Vi risparmio i risultati della gestione patrimoniale, con un bilancio positivo per la Cassa. Un prospetto su “Modello 5” offre tre esempi di pensione: il primo contribuente, con reddito professionale medio di 83.600 euro all'anno renderà una pensione di 44.695 euro all'anno. Il secondo contribuente, con un reddito medio annuo di 41.800 euro prenderà la pensione di euro 24982 ogni anno a venire. Il terzo contribuente “minimo” con redditi di 12.650 euro l'anno, riscuoterà una pensione di euro 9.760 all'anno, circa 800 euro al mese. I rendimenti medi sono tra l'8 ed il 9 per cento, ciò significa che tra tutti gli investimenti, questo della Cassa Avvocati è ancora oggi forse il più valido.
Ma andiamo un pò a vedere i redditi degli avvocati. Da questo raffronto tra pensioni e redditi si potrà finalmente vedere se gli avvocati godono, o meno, di una buona pensione, e sopratutto quanti di essi godono di buona pensione. Sono proprio curioso. A leggere alcuni dati statistici la media nazionale del nostro reddito è di 49.213 euro l'anno, ma è grande la disparità tra Nord e Sud Italia. Secondo i dati che ho raccolto, in Lombardia il reddito medio risulta di euro 76.760, poi viene l Trentino Alto Adige con euro 65.716, in terza posizione il Lazio (che conta ben 18924 avvocati) con reddito medio di euro 60.435. Ottime performance il Settentrione, Valle d'Aosta euro 51.330, Piemonte euro 55.963, Liguria euro 56.355. Veneto euro 51.837, Emilia Romagna euro 54.874; Friuli Venezia Giulia euro 54.874, Toscana euro 44.217. Al Centro i redditi medi scendono: Umbria 39.242, arche 38.617, abruzzo 34.450, Molise 25.067. Al Sud spicca la Campania con reddito di euro 37.575 (con un numero di avvocati iscritti pari a ben 16.120). In Puglia i redditi si attestano a euro 31.250, Basilicata euro 26.272, in Calabria euro 23.786; in Sicilia il reddito è di euro 31.647 ed in Sardegna euro 31.419. Cerco ora i dati statistici della distribuzione di questi redditi. Voglio sapere, infine, quanti prendono la pensione di euro 3500 e quanti quella di euro 800. I diagrammi si sprecano, e la maggior parte di essi opera una distinzione in fasce di età. Insomma è arduo capire quanti prenderanno una pensione di 800 euro al mese, quanti 2300 euro al mese e quanti 3500 al mese. Cercavo di comprende insomma se il sistema risulta vantaggioso per i più o se si risolve in una vessazione, ma i dati sono così confusi, ed io non sono un esperto di calcoli attuariali e statistici, cosicchè infine non riesco ad arrivare ad una conclusione certa sul numero degli avvantaggiati e su quello degli svantaggiati, per quanto possano valere tali definizioni.
La mora. Nel passato, come molti colleghi, avevo semplicemente altro da fare che occuparmi della mia Cassa, in particolare, ero molto impegnato a cercare i soldi per pagare la rata della Cassa, e spesso la mora. Tra tutte le more c’era spesso quella della Cassa Avvocati, ebbene sì. Ecco che qui si pone il problema della Cassa. Infatti, dedotte le spese, restano 20 mila euro l’anno di incassi e su questo importo, se l’annata è andata bene si paga il 10 per cento alla Cassa. Chi di noi non ha pensato: ma allora mi conveniva guadagnare di meno, o nulla proprio. Ebbene, pagato quel 10 per cento vedo andare via le prospettive della vacanza all’estero, il regalo alla moglie o alla figlia, oppure la nuova autovettura, o anche la nuova fotocopiatrice, questa vecchia è sempre rotta…….. Per la Cassa Avvocati non ci sono redditi esenti, anzi il minimo contributivo obbligatorio aumenta costantemente. Se l'economia va bene, il contributo per la Cassa aumenta naturalmente. Se l'economia va male, si devono garantire i redditi in qualche modo, per cui la Casa aumenta lo stesso, se non di più. Mai che qualcuno parlasse di riduzione di contributi. Questo fenomeno è pressochè sconosciuto. Si capisce, le pensioni devono essere pagate ed alla contribuzione non si può nè è giusto sfuggire. Tutto ciò sino a che non si crea una frattura generazionale, per cui le nuove generazioni si potrebbero trovare a non poter pagare queste contribuzioni sempre più alte ed allora che succederà? Si potrebbe prevedere una forma di revisione, in relazione al cambiamento delle condizioni, che riconduca ad equità tutto questo discorso della contribuzione. Ma nessuno ne parla, quasi fosse un discorso pericoloso. Decido di correre il rischio (ma di che?), e prendo proprio questo discorso.
Le Generali Ass.ni – Andiamo avanti e passano gli anni: ecco, la Cassa potrebbe essere però insufficiente a tutelarci per la vecchiaia. Si deve far qualcosa….….ma squilla il telefono “siamo delle Generali ass.ni, abbiamo fatto una Convenzione con la Cassa avvocati, abbiamo una pensione integrativa….” Bene, se la pensione della Cassa è insufficiente, allora possiamo fare una pensione con le Generali. Ma insomma: la Cassa e le Generali dovrebbero essere in competizione tra loro. Invece sembra che abbiano fatto una CONVENZIONE. Penso tra me, allora questi quattro soldi miei o se li prende la Cassa o se li prendono le Generali. Prima considerazione da avvocato: e no! È la Cassa che dovrebbe tutelare la nostra pensione, sia in primis che in secundis. E se una larga percentuale (ma quanti ?) degli avvocati si attestano su un reddito medio, forse insufficiente per una dignitosa pensione, allora ne deduco che la Cassa è utile per quel 10-20 per cento di avvocati che ha avuto redditi elevati, mentre per i più non c'è di che essere soddisfatti. Certo la Cassa Avvocati non può essere considerata come una Opera di Beneficenza, ma almeno che prevedesse una forma di contribuzione alternativa per integrare le pensioni non elevate, lo si potrebbe chiedere. Diciamo così: con i tuoi redditi, per raggiungere la pensione di euro 1500 mensili dovresti pagare un importo ulteriore di euro xxx all'anno, se lo paghi, facendoti prestare i soldi anche dalla mamma, avrai quella pensione. Mi sembra che ciò rientri nella logica di una Cassa Avvocati, invece non ne ho mai sentito parlare e nel passato ho gettato al vento i miei soldi in una assicurazione che, invece, non ha avuto alcun rendimento e con l'euro e le varie guerre si è dimezzata. Sono ormai convinto che l'euro e la guerra in medio oriente sia stata una trovata del mio assicuratore per pagare la metà del premio pattuito! Ma dalla Cassa, non comprendo perchè, non si è mai sentito dire di una contribuzione volontaria integrativa, oltre a quella obbligatoria, che pure ci assicurasse una pensione più elevata. Alcuni potrebbero decidere di investire i propri risparmi ( magari provenienti da eredità) per adeguare la propria pensione. Invece ci dobbiamo rivolgere alle Generali.
Il CAP: dal 2 al 4 per cento – Andiamo avanti, …….scrivere qualcosa sulla Cassa Avvocati. Ma cosa infine? Con lo scopo dichiarato di fare un plagio, ripesco nel mio PC un articolo di un noto collega che, avendo scritto molto bene già di tutto, ha scritto molto bene pure della Cassa. Sai che ti dico, ora copio e incollo, e vai! Gli esperti ci dicono, alcuni, che nel futuro non prenderemo neppure la pensione; altri, che la Cassa è straricca ed ha soldi da buttare. Altri ancora commentano alcuni recenti investimenti errati, da parte della Cassa Avvocati, in società finanziarie americane, per cui la Cassa avrebbe perso alcuni milioni di milioni di dollari (o euro, forse meno di moda in questo periodo) e solo pochi si sono accorti del fatto ed hanno commentato la cosa (“io l’avevo detto….”). Ebbene, secondo una proiezione ed un calcolo attuariale, con la previsione di una adeguamento su base trentennale, in vista del futuro rendimento del capitale nei prossimi 80 anni, e delle rendite pensionistiche, rapportate al piano di previsione dell’INPS, considerando lo sproporzionato aumentato del numero dei pensionati, confrontato alla drammatica diminuzione delle nascite, per cui nei prossimi 200 anni la razza italiana dovrebbe estinguersi, o quantomeno cambiare di colore della carnagione, in relazione ai calcoli ISTAT che valutano l’allungamento delle aspettative di durata della vita, visto il costante aumento del numero degli avvocati, per cui si prevede nel lungo periodo che……insomma tutto ciò giustifica l’aumento del contributo CAP dal 2 al 4 per cento. Ora io rispetto chi fa previsioni di lungo periodo, ma non vorrei che il prevalere di queste ipotesi futuristiche si concretizzasse in una scusa per aumentare il CAP dal 2 al 4 per cento DA SUBITO!
Sin dal tempo dei sofisti, a nota corrente filosofica sviluppata in Grecia nel V e IV secolo avanti Cristo, è noto che quando si vuol prospettare e giustificare un aumento dei prezzi si ricorre a linguaggio incomprensibile. Ma insomma: tutte le previsioni sul lungo periodo si sono sempre scontrate con la realtà attuale. Fino a 5 anni fa la lingua inglese era indispensabile. Ora lo è il cinese. Poi c'è la guerra, una all'anno, per cui tutto cambia. Poi c'è il clima, quest'anno la glaciazione, ma il prossimo anno la desertificazione, tutti fatti contraddittori ampiamente previsti come catastrofici. Per cui a queste previsioni trentennali non credo, sarebbe sufficiente pensare alle prossime generazioni da subito, o entro i prossimi 5 anni, anzichè tra trenta o cento anni, tanto a quell'epoca nessuno potrà controllare. La realtà attuale non consente più di fare alcuna previsione di lungo periodo, se non forse per il quinquennio. Questi profeti del lungo periodo non hanno intenzione di migliorare la situazione pensionistica dei più, ma hanno in mente altre questioni, quali il finanziamento di missioni di pace, oppure a sopperire al debito pubblico, o far fronte a ponti, strade, aerei, province e chissà cos’altro.
Allora sai cosa ti dico? Chiediamo informazioni all’Ufficio delle Relazioni con il Pubblico della Cassa Avvocati. Compongo il numero, una voce mi chiede il codice meccanografico, oddio, dove l’ho scritto? Nel fascicolo delle more c’è sicuramente, ma anche questo, che ho voluto nascondere, adesso non lo ritrovo…..ah, eccolo……il numero….no, quello è il codice fiscale…..CV55443399900007776664444332…forse è quello….no quello è il codice dell’Esattoria comunale…….no, ora si chiama GERIT………..no, è cambiati in EQUITALIA………ma poi si è associata in EQUITALIA –GERIT………come chiamarli al telefono, Equitalia, Gerit o tutti e due???? [panico]……il mio tempo è scaduto, richiami……..richiamo, nò quello è il telefono di mia zia…….ora è diverso….vedo su internet….Cassa, cassa, cassa avvocati…..no, quello è delle Generali che hanno fatto la Convenzione con la Cassa (ma perché se già c’era la Cassa?) ECCO, IL NUMERO GIUSTO, si, la Sede della Cassa è a Roma, non a Montecompatri. Finalmente: “Pronto, pronto, la Cassa?” Segretaria telefonica voce metallica registrata in dialetto: “Questa è la Cassa Avvocati. L’Ufficio relazioni con il pubblico è stato soppresso, potete rivolgervi a…..”. Oddio! Va bene, in fondo, è solo la Cassa, se mi rivolgo alle Generali farà lo stesso, tanto sono d’accordo tra loro….”pronto, pronto….Generali?”.
Il cocktail – Finalmente mi sono sistemato per la vecchiaia con le Generali, ora pago 2 volte per la stessa cosa (la pensione), ma insomma speriamo nella fortuna. Così ora posso andare a quel cocktail con cena, torta, whisky, caffè, pasticcino, tutto all’impiedi, al quale mi hanno invitato. Si, vado, ci sono alcuni amici e poi ci si deve far vedere…… Certo, l’Ordine l’ho già sistemato il mese scorso….sono andato a tutte e tre le liste, tutti mi hanno visto. La Cassa mi manca, invece, meglio interessarsi altrimenti va a finire che non si vede manco la pensione, vediamo un po’, c’è una lista in cui conto tre amici, ed altri poco conosciuti, per cui mi sembra la lista giusta da votare. Chiedo a me stesso: “ma come mai da quasi trent’anni si sono fatte le elezioni alla Cassa, nessuno ne ha mai parlato, e solo oggi c’è un incontro con i candidati mentre nei decenni passati nulla si sapeva?” Sarà la crisi, la risposta è immediata. Partecipo. Mangio l’antipasto. Mangio il secondo antipasto, ed il terzo antipasto. Per fortuna si beve, tutti vini di prima qualità, e lo spumante. Ecco il primo….i primi. I secondi però non ci sono (con quello che costano!). Si passa direttamente ai pasticcini, buoni però. Segue lo spumante, evviva, evviva. ( evviva la Cassa o i candidati delegati? O la cena?). Si arriva ai discorsi. Parla il primo candidato a me simpatico, ed amico : “Secondo i calcoli attuariali, le previsioni ISTAT, l’allungamento della vita, però commisurato alla diminuzione delle nascite, nel lungo e breve periodo, …….bisogna cambiare……insomma vi ringrazio del voto che mi darete, se non a me basta che mettete un numero, 18 o 19,, o il nome della lista “pane amore e fantasia””. Si fa avanti il secondo candidato: “Non è vero che il calcolo dell’età pensionabile, nel medio periodo, congiunto all’aumentare esponenziale del numero degli avvocati….per cui l’aumento dal 2 al 4 per cento, ottemperando all’obbligo imposto dal Governo alle Casse…..Insomma vi ringrazio per il voto che mi darete!”. Si distingue infine il discorso del terzo candidato, con un bel discorso: “Vi presento le nostre donne, candidate della nostra lista….” . Ed a queste Colleghe, che nulla dicono, và certamente il maggior applauso.
Il nostro futuro – Questi calcoli attuariali mi fanno certo sorridere e mi ricordano un noto Autore moderno che in un suo libro riferiva sulla teoria della relatività di Einsein. Se ne parla sempre alla stazione del treno – racconta l’Autore – quando si parte e sembra di stare fermi, invece si muove il treno vicino, o forse si muove la stazione ferroviaria addirittura. E’ vero, secondo Eistein tutto è relativo, il tempo, lo spazio, per cui si viaggia alla velocità della luce, e poi si torna dove si stava prima, ma con un anno di anticipo, ma l’universo è sferico (ora però è diventato a strati concentrici e paralleli, in continua espansione). Sino a che le conoscenze matematiche dei più sono limitate, e solo Einstein può capire la sua teoria, per cui si arriva alla conclusione matematica E=mc2 sulla quale tutti sono d’accordo, solo perché non si può comprendere. Ma allora a questo punto Einstein (ed ora il prossimo Presidente della Cassa Avvocati), se comincia a fare previsioni future, ci deve spiegare pure quale è il significato della nostra vita, dove andremo a finire, perché siamo sulla terra, se c’è Dio e se non c’è, e perché!
Il mutuo agevolato della Cassa – Mi faccio coraggio alzandomi tra il pubblico e pongo un problema ai relatori: la casa, o lo studio, con quello che costano, c’è qualcosa all’orizzonte della Cassa? La Cassa ne ha di immobili, ma non ce li dà, perché? Oppure, gli affitti, essi sono pari o superiori a quelli di mercato. Perché? Risposta: “che ci vuoi fare? Lascia perdere, sai com’è, tu fai la domanda e poi aspetti la risposta della Cassa, la tua domanda verrà esaminata, se ne occupa la sig,ra Rossi al terzo piano”. Forse ho sbagliato la domanda, allora mi riprendo e rilancio altra questione: “C’era una volta il mutuo agevolato, una convenzione tra la Cassa e la Banca Commerciale, ci andai alla Commerciale, e mi dissero che non era una Banca di investimenti. Ma che c’entra, che vuol dire e che risposta è?”. Mi risponde il candidato delegato: “ La Banca Commerciale non c’è più da anni, poi è diventata Banca Intesa, poi con il Credito italiano si è fusa con il Banco di Santo Spirito e con l’Agricoltura, che è diventata Banca di Roma. Ora tutti si chiamano UNICREDIT”. Grazie, quest’ultima variazione l’avevo capita anche io, dato che ormai vedo in giro solo questo nome. Ed il mutuo agevolato convenzionato con la Cassa? Era favorevole, non ti dico quanto, perché ricordo bene, il tasso anziché il 12% era del 11,50% . Che fine ha fatto?” Risposta: “La Convenzione è scaduta, ogni anno va rinnovata”. Esatto, proprio così, e ringrazio. Ora, tanti anni fa parlavo con un cittadino dell’Alto Adige, uno Stato a se stante, un po’ nascosto sotto le montagne ai confini con l’Austria: mi dice lui: quanto paghi il mutuo della prima casa? Rispondo io: “ho un mutuo al 12% TAEG, per cui la rata mensile, a conti fatti, è di circa 800 mila lire (c’era la lira). E tu in Alto Adige quanti marchi tedeschi paghi?” Risponde lui: “No, io ho avuto un finanziamento a fondo perduto di 100 milioni di lire italiane senza interesse, me l’ha dato la Regione (=Stato) Alto Adige. Sai, la Regione favorisce i suoi cittadini” Il Silenzio scese tra noi, ma poi dopo 15 minuti circa si riprese a parlare di calcio, sci, tennis e di paesaggi: mi fa: “avete nel Lazio un paesaggio di campagna molto dolce di colline, se paragonato all’asprezza delle nostre montagne alpine”. E’ vero, a rifletterci su, non ci avevo mai pensato, il nostro paesaggio laziale è molto dolce…. .Ma si, quale Cassa, quale mutuo agevolato, quale finanziamento, quale pensione, ci sono poi altri problemi ben più urgenti…… e poi il paesaggio, le montagne, la collina, il sole ….e la nebbia.
Brindisi finale – Finisce la riunione-cocktail, saluti a tutti, un brindisi, poi il caffè, ma c'è anche la grappa. Insomma, speriamo bene per la lista.
La Lista n. 2 dell'Avv. Carlo Testa – Ritengo di dare fiducia al Collega Avv. Carlo Testa, che oggi si candida come delegato per la Cassa Avvocati con la sua Lista n.2, che da anni si batte per il miglioramento della nostra professione, perchè non l'ho visto ricorrere a perifrasi incomprensibili. Le problematiche individuate ci riguardano direttamente e da vicino, si può tentare di risolverle, o quantomeno di migliorarle, e per questo cammino occorreranno anni. L'Avv. Carlo Testa ha maturato notevole esperienza in questi anni, come Consigliere dell'Ordine, è sempre stato in prima fila nelle numerose battaglie ed è ben in grado di affrontare queste problematiche. Appoggiamolo. Va superata una certa nostra rassegnazione per cui il pagamento è sempre dovuto, sempre in aumento, e che nulla ci si può fare per migliorare la situazione generale. Molto è stato fatto in passato, certamente non si deve solo criticare, la Cassa è stata costruita da colleghi che avevano a cuore il nostro futuro pensionistico, ed oggi la situazione economica sembra abbastanza favorevole. Tuttavia, proprio perchè l'andamento sembra ancora oggi buono, mi sentirei abilitato a chiedere una riduzione, o contenimento dei contributi, un miglioramento delle prestazioni pensionistiche più basse, un sistema di finanziamento che non si riveli una finzione. E poi che il Centralino e l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, rispondessero al telefono, almeno in orari prefissati.
DOVE si vota e QUANDO si vota. – Il luogo della votazione è nuovo, si trova in viale Giulio Cesare 52, davanti alla sede degli Ufficiali Giudiziari (Sala della Musica). I giorni della votazione sono dal 2 al 7 febbraio 2009.
Un saluto a tutti.

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