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Protesta verde

Pubblico il video ed il resoconto stenografico del mio intervento al Senato di ieri, martedi 13 gennaio 2009, sugli effetti occupazionali della crisi Alitalia.

“Signor Presidente. Il mio intervento riguarda Alitalia.

Oggi è nata una compagnia anomala, una compagnia che ha regalato solo cassa integrazione, licenziamenti e disperazione. Oggi non è nata una compagnia, ma una minicompagnia voluta da 16 persone, amici del presidente del Consiglio Berlusconi, tra i quali non ce n'è neppure uno che riesca a capire qualcosa di trasporto aereo. D'altronde, il PdL è favorevole a 10.000 esuberi, a due morti (visto che due donne si sono suicidate), ai 300 milioni con cui hanno regalato Alitalia ad Air France (visto che il 25 per cento della compagnia ormai è in mano ad Air France).

Voglio solo dire che questi mesi, compreso il Natale e il Capodanno, questi lavoratori non li hanno trascorsi bene. Ho augurato un buon anno al presidente Schifani, ma ho anche segnalato che molte famiglie, un indotto di circa 300.000 famiglie, non hanno festeggiato il nuovo anno: un 2009 fatto sicuramente di tragedie poiché le famiglie non vedono più un futuro. Durante questi mesi i dipendenti Alitalia sono stati illusi, mortificati ed uccisi nelle loro speranze.

Durante questi mesi, i 16 soci si sono impadroniti di Alitalia senza versare un euro. Collega Gramazio, ricordo che non verseranno un euro ma potranno incassare tra un anno o due esattamente 300 milioni, come dichiarato dai fratelli Fratini, mai smentiti. E alcuni di questi soci sono stati condannati per reati come truffa e corruzione. Alcuni di questi cosiddetti patrioti sono stati insigniti dal Capo dello Stato (fortunatamente non quello attuale) del titolo di Cavaliere del lavoro, che si riconosce a chi ha portato lustro ad un'azienda e non a chi l'ha prosciugata, come per Telecom e per altre società.

Ebbene, durante questi mesi i dipendenti con 10, 20 anni di anzianità sono stati messi in cassa integrazione straordinaria e sono stati assunti gli stagionali, amici dei politici (ma al riguardo indagheremo a fondo perché ci sono delle assunzioni politiche con le quali si torna al passato e non si guarda al futuro) aggravando così ulteriormente i costi.

Ebbene, durante questi mesi, il commissario Fantozzi dichiara su «L'espresso» di prendere 15 milioni di euro ed ottiene anche una consulenza per il suo studio dal curatore fallimentare.

Premetto solo che Fantozzi è stato anche Ministro e, proprio quando ricopriva un ruolo di Governo, ha nominato quegli amministratori che hanno rubato (come tante persone che sono state liquidate con 10 miliardi, come tante persone che si chiamano ad esempio Cimoli), contribuendo cioè ad indebolire finanziariamente una compagnia di cui oggi – guarda caso! – dicono di essere stati invece i salvatori: addirittura dieci persone su 16 sono state condannate per truffa, ma sono definite patrioti e, lo ripeto, insignite del titolo di Cavaliere del lavoro. Chiedo qui al Presidente della Repubblica di revocare questo titolo a chi è stato arrestato per truffa o aggiotaggio – e ce ne sono – individuando tra le 687 nomine del Quirinale quali eliminare e quali invece mantenere. Quelle cui ho fatto riferimento sono persone cui il titolo di Cavaliere del lavoro deve essere tolto.

Volevo solo stendere un velo pietoso, Presidente, su quanto fatto da questo Governo in questi mesi, con il suo agire non legittimo e non lecito, almeno ad avviso del Partito dell'Italia dei Valori. Ci auguriamo solo che il Governo si metta una mano sulla coscienza per quelle famiglie che con la legge n. 104 del 1992 sono costrette a lavorare in un'altra Regione e per i tanti cassaintegrati, che ci sono, ai quali do la mia parola che l'Italia dei Valori rimarrà al loro fianco fino a quando non sarà assunto l'ultimo di essi: oggi non è ancora così, mentre, in virtù di amicizie politiche si stanno assumendo altre persone.”

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