Consigliere comunale romano protesta contro il massacro di Gaza

Dal sito forumpalestina riporto la notizia della protesta inscenata in Consiglio comunale a Roma dal consigliere Andrea Alzetta (Sinistra), espulso dall'aula dopo aver pacificamente protestato contro i crimini di guerra israeliani e il massacro della popolazione palestinese della Striscia di Gaza.

Il gesto dimostrativo di Alzetta merita un plauso e rappresenta senz'altro un esempio da seguire.

Sangue e bandiera palestinese in Campidoglio. Espulso un consigliere della sinistra perchè solidale con la popolazione di Gaza.

Roma
Il presidente del consiglio comunale di Roma, Marco Pomarici, subito dopo l'appello, per verificare la presenza in aula dei consiglieri, aveva appena dichiarato aperta la seduta che però è stata immediatamente sospesa perchè il consigliere Andrea Alzetta (Sinistra) ha chiesto ed ottenuto la parola per proporre, nel 17° giorno dell'operazione “piombo fuso”, una mozione che affronti la questione sul massacro della popolazione palestinese ad opera dello Stato di Israele.

Imprescindibile per il consiglio comunale di “una città di pace – dice Alzetta – quale è Roma”.

Il presidente Pomarici ha cercato subito di zittire l'irriverente consigliere richiamandolo più volte al rispetto dell'aula Giulio Cesare e facendo addirittura chiudere il microfono dal quale Tarzan (alias Andrea Alzetta) pronuncia le “sacrileghe parole”. Niente da fare! Il consigliere “disobbediente” continua e, richiamato per la terza volta, viene espulso e invitato dallo stesso Pomarici ad abbandonare l'aula.

La seduta può riprendere ma a questo punto il leader di Action, censurato, decide di passare ai fatti: tra lo stupore dei consiglieri presenti in aula, versa alcune bottigliette contenenti del liquido rosso (probabilmente succo di pomodoro) sul pavimento dell'emiciclo, a simboleggiare il sangue dei palestinesi uccisi da Israele (ndr, ormai oltre 900), e avvolto nella bandiera palestinese si accovaccia al suolo.

Seduta che viene sospesa per l'ennesima volta per la convocazione di una riunione dei capigruppo sul da farsi. Dopo un'ora e mezza ( con il consigliere Alzetta che nel frattempo ha continuato la sua protesta pacifica) il presidente Pomarici riapre finalmente la seduta del consiglio comunale e annuncia che la seduta del successivo consiglio comunale (di giovedì 15 gennaio) sarà in parte dedicata alla questione mediorientale.

Una decisione che, con molta probabilità, non sarebbe mai stata presa se il consigliere Alzetta non avesse “turbato” gli scranni dell'aula Giulio Cesare.

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