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L’EROICA NOTTE DEL SENATORE MUSSO

di Aleandro Longhi
Della Direzione Nazionale del PdCI
Già Parlamentare e componente di Commissione d'Inchiesta

Un amico, incredulo, mi ha segnalato un articolo apparso su un giornale genovese, “La Gazzetta del Lunedì” del 22/12/2008, dal titolo: “Il Senatore esce di ronda. Musso, notte sulla gazzella a pattugliare la città”. Nell'articolo, ricco di particolari, si descrivono le “prodezze del Senatore di Forza Italia che nella notte tra venerdì 19 e sabato 20 dicembre, dalla mezzanotte alle sette del mattino è stato “ospite”di una gazzella dei Carabinieri, seduto sulla panchetta posteriore adibita normalmente alla reclusione dei delinquenti fermati durante il servizio di pattuglia, con accanto, come accompagnatore, il Tenente Colonnello Giuseppe D'Agostino. L'articolo ci informa che alla domanda del cronista il Senatore Enrico Musso “con toni declinanti verso un compiaciuto imbarazzo”risponde: “Sono stato sulla gazzella? Non confermo e non smentisco.” Il cronista ci informa che il girovagare notturno del Senatore va spiegato con la sua recente nomina a componente della commissione antimafia. Sarebbe opportuno che qualcuno spiegasse al neo Senatore che la commissione antimafia non va a caccia di mafiosi sulla gazzella dei Carabinieri e non mi risulta che i singoli componenti delle Commissioni d'Inchiesta abbiano titolo all'uso dell'auto blu né, tantomeno, della gazzella dei Carabinieri. Se in quella fatidica notte prenatalizia, i Carabinieri in servizio avessero effettuato un arresto, sorge legittimo chiedersi se il delinquente avrebbe dovuto sedersi sulla panchetta posteriore tra il Senatore e il Tenente Colonnello o si sarebbe dovuto richiedere l'intervento di un'altra gazzella: e se la pattuglia avesse avuto uno scontro a fuoco? Che ruolo avrebbe svolto o che intralcio avrebbe procurato, il cittadino Enrico Musso? Naturalmente la scarrozzata notturna del Senatore sarà stata autorizzata “da chi di competenza”, ma se tutti i parlamentari seguissero la stessa procedura,
cosa diventerebbe il servizio anticrimine?
Nel recente passato il Senatore Gustavo Selva, di Alleanza nazionale, che si era vantato di aver utilizzato un'ambulanza per superare gli ingorghi del traffico romano, è stato lapidato dai media e costretto a lasciare il gruppo parlamentare; la magistratura, intanto, si sta interessando dell'uso improprio delle auto blu da parte di alcuni assessori napoletani. Sarebbe opportuno che chi riveste incarichi pubblici cercasse di non avere comportamenti che inducano a pensare all'arroganza del potere, né tantomeno si vantasse degli stessi.

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