P.I.E.: (18) e` “l`Unico Partito Italiano” iniziato dai Cittadini Italiani all`Estero per aiutare e salvare dalla tragedia il Bel Paese

Giappone (Asia)

Noi del Partito degli Italiani dall’Estero (P.I.E.) ci rappresentiamo come dei patriotti italiani “fedeli” alla Cultura e la storia Italiana. Come ci ricorda Franco Mantino:” La comunità italiana, essendo una delle etnie più vivaci … nel mondo ha una responsabilità importante in questo processo di modernizzazione …. L’inventiva, la capacità, d’adattamento culturale, la gioia di vivere, il gusto del bello, il senso dell’importanza della famiglia e il senso critico sono tutte qualità positive che devono essere trasmesse da generazione a generazione nella penisola italiana e nel mondo “. Oggi il P.I.E. e` un grande “network mondiale” di cittadini italiani all`estero, non difende interessi precostituiti, e non ha legami privilegiati con nessun partito politico italiano. Cioe` noi del P.I.E. siamo un partito di cittadini italiani e professionisti residenti all`estero, che si sta sviluppando nei quattro angoli della terra “per tutelare i diritti degli italiani all`estero”; e la nostra azione sociale e politica si sviluppa “fuori” dalle tradizionali segreterie politiche italiane (CPI).
Quindi il P.I.E. non e` alle dipendenze di nessun personaggio e/o partito della CPI. Crediamo che, solo partendo da questa fondamentale “condizione”, anche in Italia si potra` iniziare a realizzare una “rivoluzione” culturale e politica, fatta di “trasparenza” e di “regole etiche”a 360 gradi. Noi del P.I.E. non ci rifacciamo a codici più o meno definiti o definibili “etici”, perche`”l'etica nel quotidiano—a 360 gradi–” ci pervade e ci impone le nostre condotte e comportamenti “trasparenti”.
In Italia bisogna ora innanzittutto, –e` evidente a persone di buon senso–, educare, strutturare tutta la società, chiarendo a tutti i “diritti e doveri” dei Cittadini e dello Stato.L`italia ha necessita` di una Nuova Cultura di “qualita`” e di “competenza” dell`attivita` della Politica. La “qualità” e la “competenza” di una qualsiasi discussione calcistica in Italia raggiunge alte vette, non facilmente eguagliabili in altri Paesi europei. Ma se lasciamo il pallone, se passiamo ad un argomento sociale importante, ad una questione politica rilevante, la competenza, la profondità, il realismo, la strategia, la finezza, il gioco di squadra, cosi diffusi in campo calcistico, divengono qualità rare.
Il P.I.E., è una esigenza italiana che ha delle grandi motivazioni, innanzittutto tra gli Italiani all`estero –come mi ha insegnato un caro amico–. Prima tra tutte l’indicibile disparità di trattamento ai danni dei cittadini residenti fuori rispetto agli stanziali in patria. In secondo luogo, ritrova “lo spirito italiano puro” in gente che non è contaminata dalla mala politica nazionale e che consentirà al Paese di ritrovare una strada , una indole da troppo tempo smarrita.
“Le comunità italiane all’estero”, sono il motivo principale. Questi italiani non sono come gli italiani in Italia. Per questi si sono montate delle storie circa il pagamento delle tasse, circa la lontananza sino ad arrivare a dire che sono ormai imbastarditi dalle mescolanze. Ma noi del P.I.E. non siamo d’accordo e ci batteremo affinché “tutti gli italiani abbiano gli stessi diritti” ovunque essi vivano. Neanche il voto all’estero è stato ed è mai uguale. Oggi la Circoscrizione Estero sottolinea ancora di più, una grande limitazione del suo esercizio. Ma anche senza la Circoscrizione il voto per gli italiani residenti all’estero era discriminato. Il voto per corrispondenza, è stato previsto paradossalmente solo per votare nella Circoscrizione Estero e non anche per votare in Italia. Poi dicono che la domanda sorge spontanea: … ma come mai nessuno degli eletti all’estero ha mai pensato di presentare un progetto di legge che consentisse l’esercizio del voto per corrispondenza sancito dalla Cotituzione agli italiani e per tutti gli appuntamenti elettorali che si tengono in Italia? Ed altrettanto spontaneamente un’altra domanda sorge: perché non l’ha fatto nessuno? Insomma, questi italiani non devono votare per le elezioni italiane si è capito e … nessuno ci spiega il perché. Gia`, perche` i cittadini non dovrebbero “sapere” la verita`?
Il P.I.E. vuole percio` raccogliere tutti i connazionali all`estero in “un contenitore politico unico”, dare loro “una forza parlamentare” e “potere politico contrattuale” per poter imporre, non proporre si badi bene, imporre l’esazione dei propri diritti. Ma questa gente è, al tempo stesso, “linfa vitale” per il Paese. Da questa il P.I.E. vuole recuperare lo stampo “staminale” dell’amor patrio antico, dei vessilli della tradizione italica, della passione, della genialità e dell’onestà cavalleresca che in Italia non c’è più. Sono proprio questi italiani organizzati in partito (nel P.I.E.) che insieme agli italiani in Italia stanno pianificando un progetto preciso di “Innovazione Nazionale”, svincolata dalla logica dell’inciucio.
Il P.I.E. e` un partito che nasce all’estero per l’Italia e per tutti gli italiani. Un partito dunque per la Nazione italiana che abbia recuperato la sua originaria impostazione figlia del ’48 che segna l’anno di nascita della nostra bella Costituzione troppo spesso vituperata. Ecco spiegato perché nessuno ci dirà indignandosi “un ennesimo partito”? Il P.I.E. non è un ennesimo partito. Il P.I.E. ha delle motivazioni fortissime: è un partito che nasce all’estero per l’Italia e per tutti gli italiani. … Ecco perché nessuno dei deputati ci dirà che siamo pazzi. Ecco perché nessuno dei parlamentari ha detto niente sul P.I.E.;ed,…..il loro silenzio rafforza la bontà del proposito. Ed è per questi motivi che continueremo senza esitazioni per questa strada –per il bene dell`Italia–.
Oggi, all`interno del P.I.E., noi italiani all`estero, per il bene dell`Italia – perche` il futuro dell`Italia e` per davvero in pericolo -, “non” dobbiamo assolutamente far pesare le nostre diverse “ideologie”, se ne avessimo eredidate dal loro passato. L`obiettivo urgente e`, crediamo, il recupero “dei valori morali e sociali di base di ciascuno di noi” –, quei “valori” che possono e devono accomunarci, per il “solo bene” della “ricostruzione” dell` Italia, con tutte le esigenze oggettive immediate cui deve rispondere l`Italia al presente. Noi vogliamo (e possiamo) fare un taglio “netto” con il passato della “vecchia politica” –distruggendo le ramificazioni della CPI all`estero–, faccendo percio` decollare nei cinque continenti le “vere basi” della democrazia tra tutti gli italiani della terra, e per un futuro “realmente democratico” per gli italiani in Italia.
Percio`, per quanto gia` detto e` importante che, sia all`Estero che in Italia, –tutti gli Italiani della terra–dovrebbero confluire in un “unico contenitore istituzionale”, perche` solo questo soggetto ha oggi un senso prima pratico e poi politico anche per l`Italia. “La trasparenza” e “l`etica” nella politica sara’ il nostro punto cardine e basilare.
L'Italia, e per Italia si intende, tutti gli italiani residenti e non : (a) ha un bisogno assoluto ed imperativo di nuove “forme etiche” di comportamento e di servizio, (b) di un nuovo modo di fare politica a favore dei cittadini, e (c) di gestire con “vera trasparenza” ed “efficienza” le risorse umane ed economiche, tra l'altro sempre piú esigue per “il clientelismo” e (d) per “gli sprechi di finanziamenti” che finiscono nelle tasche di pochi e mai ai veri destinatari, inclusi quelli per l’estero.
L`Italia di oggi non ha una “seria” Classe Politica. Non solo, non ha neppure un sistema socio-politico di riferimento; e perciò non ha alcuna “visione” del presente e del futuro e dell`Italia. Nessuno sa e nessuno capisce dove questi governanti intendano portare il Bel Paese. A nostro avviso la moderna élite politica e dirigenziale dello Stato Italiano, da ora in poi si dovrebbe formare nel policentrismo, cioe` tra la “intellighenzia” (esperta e professionale) della societa` civile, “tra tutti gli Italiani” in Italia e all` Estero. Crediamo fermamente che l`unica possibilita` di salvezza “per l`estero” e “per l`Italia” e` di avere parlamentari fuori dalla “sporca politica”, e cioe` di persone e professionisti della societa` civile: percio` il P.I.E. e` per davvero l`unica possibilita`per l`Italia. Bisogna poter “premere” per instaurare percio` –come dice Carmine Gonnella –un rapporto piu`stretto tra Legislatore e Cittadino, e questo e` possibile solo se i cittadini sono messi al corrente dei “propri diritti e doveri”.
Oggi e` chiaro a tutti che l’unica soluzione é il nuovo Partito (il P.I.E.) che imponendo “l`etica” e “la trasparenza a 360 gradi”, e` capace di eliminare e distruggere tutto questo vecchiume che ci sta oppremendo e che ci impedisce di realizzare anche nel Bel Paese una societa` “innovativa”, “rivoluzionaria”,” etica” e “trasparente”. La nostra non e` antipolitica, ma e` la “vera politica” perche` e` “concretezza politica”. Ogni rappresentante del P.I.E., sia a livello dirigenziale che al momento della sua candidatura ad una carica elettiva, deve mettere al primo posto gli interessi prevalenti dei cittadini che rappresenta.
I segni del deragliamento italiano erano già ben visibili 15-20 anni fa. Paragonando l’Italia all’Europa, dopo l’apertura del Mercato Comune Europeo (anni ‘ 90). Sin da allora, essendosi perduta anche la differenziazione ideologica tra “destra” e “sinistra”, è emerso (procreato dalla CPI) per il solo motivo di produrre una apparente divisione tra le parti: il “liberalismo”. I principi del “liberalismo”, perduti nei meandri del mercato, della concorrenza, della produzione e dei consumi, hanno pero` subito una –forzata (…dalla CPI)–deriva etica, trasformandosi in “liberismo”.
La visibile espressione della profonda diversità tra “liberalismo” e “liberismo” consiste nel “decadimento etico” e “degrado sociale”, della diversa valutazione del “ruolo dello Stato”. Per il “liberalismo” lo Stato doveva essere il “capitalista collettivo” al servizio dell’economia nazionale, senza differenze di classe, ma con differenze di ruoli. Il “liberismo” contesta l’intervento dello Stato nell’economia, lasciando che prevalga “la legge del più forte”, che diventa il corollario di tutte le leggi del libero mercato, quando viene meno la funzione equilibratrice dello Stato che “non esercita più il ruolo di controllo” affinchè presso la popolazione sia rispettato “l’equilibrio fra diritti e doveri” che sta alla base dello “Stato sociale”.
E` ovvio che “la eliminazione dello Stato sociale” produce tutta una serie di rielaborazioni della società “ a cascata”, perché “tutti i servizi”, considerati ora come “costi sociali”, tenderanno ad essere “privatizzati” (l`acqua, per esempio) per diventare motivo di sfruttamento e produzione di reddito. Quindi, “tutti i servizi” che dovrebbero essere rivolti all’intera popolazione, diventano così “riservati” alla classe dominante, in grado di permettersi quegli stessi servizi, come la sanità, l’istruzione, i trasporti, l’energia, e tutto ciò che la democrazia aveva identificato come “bene collettivo”, ricadendo nella “sottomissione alle regole del mercato”: “privatizzazione” dell’ istruzione, della sanità, dei trasporti e dei servizi primari che dovrebbero “appartenere a tutti”.
E’ a prova degli infiniti errori,i Parlamentari della destra e della sinistra, entrambi incapaci di programmare uno sviluppo sano e equilibrato della vita sociale e dell’economia—per l`Italia–, … oggi non hanno ormai piu` niente da dire agli umiliati ed impoveriti cittadini italiani. … Rimangono pero`: “gli errori della (pseudo) democrazia” che finisce con il cedere all’autoritarismo richiesto dal “capitalismo” e al “liberismo” sfrenato ed inumano.
In conclusione, l’inaffidabilità, la confusione,l’irresponsabilità, regnano ormai sovrane in molti contesti del sistema Italia. La motivazione, l’iniziativa, la competitività sembrano sparite o stanno sparendo. Gli imprenditori se ne lamentano. Il sistema Italia é ormai grippato in alcuni settori. Qualche imprenditore, nel battersi contro la inefficienza, comincia a capire che spostare la propria attività al Nord o all’Est del Paese é un opzione da considerare come ancora di salvezza.
In questo quadro che rosa non è, arriva la recessione. Con apparente “meraviglia” dei politici (?), con “sorpresa” dei cittadini (?), molti dei quali iniziano a temere, o sperimentare, la povertà. … Nessun giornalista pero’ dice chiaramente che la recessione italiana (a cui va aggiunta la crisi globale) è……..colpa dei politici italiani e degli Italiani ! Ma anche del monumento all’inefficienza ed allo spreco, eretto dal nuovo modello sociale. Il non parlare di questo problema è un segno: a) di inesistenza di società nazionale; b) di assenza di realismo…[ai politici italiani non piace proprio “la verita`”]. L’unica via d’uscita era : affrontare “la realtà” non conosciuta, non discussa, realismo aiutando. Erano quindi necessarie le “Innovazioni” dei Connazionali Italiani all`estero. Percio` siamo stati costretti a costituire il P.I.E.—per salvare il Bel Paese–.
E` ben noto a tutti che l`Italia e` uno dei paesi OCSE con la maggiore sperequazione sociale, con i maggiori tassi di crescita della poverta`, con un sistema di tutele e protezione sociale del tutto insufficiente, con la piu` ampia rete mondiale di criminalita` organizzata che contende allo Stato il controllo di regioni e territori e che inquina la politica e il mondo dell` impresa; con il piu` alto tasso di evasione fiscale e di lavoro nero a livello europeo, con la parallela minore tassazione della rendita, con la strutturale disattenzione al mondo della scuola, della cultura, della ricerca. Azioni condotte con uno stile tutto italiano, pervaso del “furbismo politico italiano”, di “lavoro nell’ombra”, di lotte o negoziati fra cordate diverse, “senza alcun codice di comportamento”, ma con conseguenti inefficienze sociali. In piu` l`Italia e` l`unico paese al mondo con una cosi` alta concentrazione dei media, che i Governi utilizzano per “contaminare” le menti dei cittadini, e nascondere al popolo “ le verita`” del Bel Paese –e dove percio`i media medesimi, esercitano “una azione di inibizione socio-culturale” sui cittadini stessi,…ma non sui politici ( …. i quali ne approffitano per pianificare le loro “trappole” e le loro intraprendenze “oscure” )–. Il termine spesso usato dai media “i poteri nascosti” è stato sempre presentato come “una normalità”. Noi, “innovatori” del P.I.E. ci siamo posti tantissime domande, alle quali stiamo offrendo le nostre risposte (dai 5 continenti), le nostre soluzioni e le nostre “innovazioni”. .. –Ebbene gli “innovatori” del P.I.E. con la loro forza, con le loro “soluzioni” ed “Innovazioni” stanno contribuendo, giorno dopo giorno, ad aiutare l`Italia.–
Era naturale che a causa dei gravissimi e drammatici “errori della democrazia” in Italia –causati dalle “diaboliche scorrettezze” dei politici–, migliaia di cittadini italiani all`estero si siano uniti e hanno costituito il P.I.E.; il quale e`effettivamente “l`unico partito italiano”che nasce all`Estero per salvare l`Italia e per difendere tutti gli Italiani della terra. Gli iscritti del P.I.E., sono rappresentati da cittadini e professionisti italiani residenti all`estero. L`azione sociale e politica del P.I.E. si sviluppa “fuori” dalla CPI, la quale ha fatto di tutto, anzi del proprio meglio, per danneggiare e rovinare l`Italia e costringere a far vergognosamente emigrare e a far scappare all`estero, … in cerca di vera dignita` e miglior fortuna, addirittura …milioni di italiani.
La politica italiana dovrebbe seriamente riflettere, …ma continua invece arrogantemente a non farlo ! Il Bel Paese ha bisogno di più giustizia sociale,–che i governenti si rifiutano di applicare –.”Il rapporto annuale sui redditi e sulle condizioni di vita, redatto dall`Istat, conferma l’impoverimento drammatico degli Italiani. Anche prima dell’impatto della crisi economica nel 2008 e 2009, le cifre dell’Istat erano state giudicate “allarmanti”. L’Italia è, …anche secondo la Caritas, uno dei paesi d’Europa dove le politiche sociali hanno meno impatto sulla riduzione della povertà. Il governo ha pero`messo in atto, a partire dal 1 dicembre, l’assegnazione di una “social card” del valore di 40 euro al mese in favore dei più bisognosi, … per dimostrare a tutti che “sono state intraprese delle generose misure”. … Un governo (sia esso di destra che di sinistra) che risponde con questa misura … puo` considerarsi serio e rispettabile ?
Ecco perche’ serviva il P.I.E.: ed era necessario che iniziasse a formarsi all`estero, e che si rivolgesse a tutti gli italiani della terra che vogliano togliere la guida del paese alla CPI per riconsegnarla “a tutti gli italiani della terra” ( tra i quali oggi gli italiani all’estero sono quelli che possono dare il migliore contributo). Solo “la verita`” puo` rendere “liberi” gli esseri umani. Non conoscere “le verita`”, e percio` decidere di vivere nell`”oscurita`” porta la persona, il popolo ed i cittadini alla miseria, alla distruzione e perfino ..alla morte. Per quanto tempo i governanti italiani potranno continuare ancora a nascondere “le verita`” della realta` del bel Paese ai loro cittadini ? “La verita`” oltre a rendere interiormente “libere” le persone, consente loro di guardare con maggior attenzione agli altri, al prossimo; e quindi ai propri connazionali ed ai propri concittadini. Costituire il P.I.E. significa partire subito con un immenso bagaglio di esperienze culturali, sociali e politiche internazionali. E, per mezzo loro, con le “sintesi” e con le “soluzioni” generate dal P.I.E., tutte queste “Innovazioni” del P.I.E. possono essere sicuramente messe a disposizione del Bel Paese, ..per la sua “rinascita”. Percio`, il P.I.E. era, e` e sara` necessario per la salvezza del Bel Paese–,perche` il P.I.E. pensa sempre e solamente al benessere di tutti i Cittadini Italiani della terra, perche` ha come modello e fondamenta “la verita`”e “la giustizia”. Quella “verita`” dalla quale possono nascere buone intenzioni e ottimi propositi per migliorare il nostro vivere quotidiano e per poter progredire tutta la nostra societa` italiana, e rendere l`Italia una Nazione piu` efficcente e piu` efficcace. Percio` una persona diviene un essere umano “libero”, guarda sempre alle cose del mondo, della vita e delle persone, con la loro propria bellezza originale e la loro naturalezza propria…..E,..se qualche volta sia le persone che il mondo che ci circonda vengono ferite, contaminate o danneggiate, questa persona “libera” si impegna per “rieducarle”, “recuperarle” e “ravvivarle”.
Ma in pratica, …agli Italiani del Bel Paese che cosa interessano, da subito ? Di sicuro interessa Loro, sapere “Chi” e “Come”(le “innovazioni”, per intenderci), si potranno risolvere i tanti problemi che attanagliano questo splendido Paese. Problemi : legati al territorio, all`occupazione, alla sanita`, alle infrastrutture, alla programmazione, all`industria,alla scuola, ai giovani, etc.. In pratica la competitività delle imprese era divenuta dubbia, insicura da molto, anzi da troppo tempo fa, e nessuno si lamentava delle povere capacità di gestione nelle istituzioni, divenute contesti lottizzati e senza professionalità. Si arrivava persino a sostenere che…. le emergenze erano un “triste destino”, non la conseguenza delle incapacità diffuse nel settore pubblico ! …Perche` in Italia…non si dice mai “la verita`”? Problemi, che ovviamente in tanti anni di Governo di ambo gli schieramenti, si sono incancreniti e scarsamente hanno trovato risposte utili. Problemi che debbono fare i conti con i ritardi e con le complicazioni delle passate politiche che hanno prodotto questa situazione “difficile” da gestire. Ed i politici si sono eretti a padroni del Paese, senza contropoteri, senza obbligo di avere capacità professionali, senza obbligo di rendiconti o di rispetto dei programmi che erano stati presentati il giorno delle elezioni…….E qui percio` dovranno entrare in campo “le innovazioni” del P.I.E., le quali dovranno affrancarsi all`interno della societa` civile, la quale deve poter partecipare alle scelte politiche importanti che aspettano il Bel Paese, queste nostre “innovazioni”, per esempio, debbono dare piu` spazio all`imprenditoria, evitando il proliferare di cattedrali nel deserto, finanziate con i soldi pubblici e poi chiuse con la perdita di tanti posti di lavoro. Di sicuro le “innovazioni” del P.I.E. terranno conto solo degli “interessi degli italiani” –e per niente affatto di quelli dei “poteri forti” –, e quindi “solo del popolo” che e` sovrano in Patria. Tutti –nel mondo– ormai stanno constatando che “il degrado italiano”sta` aumentando, giorno dopo giorno, cosi` pure come “il disagio italiano”; percio` da ora bisogna dar assolutamente spazio agli “innovatori” del P.I.E. ( e a tutti quei Movimenti e Associazioni che vogliono unirsi a noi), che conoscono molto bene “le realta`”(le “verita`”) del mondo. Insomma il P.I.E. e` deciso e determinato a dare un forte Segnale “di cambiamento” e “di rinnovamento”, “di impegno politico concreto”, fatto di alta moralita` ed etica a 360 gradi. All`interno del P.I.E. vi sono tanti “intelligenti innovatori” che possono esprimersi al meglio nella gestione del Bel Paese. …. E` un fatto “molto importante” che gli stessi “innovatori” del P.I.E. non provengono dalle segreterie della CPI.
La cultura di molti Paesi europei ha come base i due “Valori”: efficienza e i risultati. La cultura italiana ha scelto da tempo come sue basi i seguenti “Svalori”: l`estetica ed il teatrino (… azioni e risultati percio` contano poco). L`iscritto al P.I.E. e` un “solution-maker”, cioe` quando vede un problema nella societa`, cerca subito di risolverlo (analisi dei bisogni + totale strategiche soluzioni–>Soluzione Ideale = “Innovazione”): senza preoccuparsi delle ideologie politiche, ne`di destra e ne`di sinistra. Il P.I.E. ha le “soluzioni giuste” per il bene dell`Italia; e, prova ne e` il fatto, che “chi” si sta opponendo al P.I.E. e` proprio solo “la CPI”. Noi siamo il Partito “botton-to-up”, nel senso che tutte le decisioni sono e saranno sempre prese dalla “base” e trasferite alla “direzione”. Mentre negli altri partiti italiani avviene il contrario, e cioe` loro applicano la forma “top-to-bottom”. Quella del P.I.E. e` una “Innovazione” (…tra le tante che stiamo promuovendo!).
Decisamente il P.I.E. non ha la presunzione di credere di conoscere “la verita’” assoluta. Il P.I.E. e’ un progetto molto ambizioso ma sopratutto doveroso se vogliamo essere una forza innovatrice di sostegno al Pianeta Italia. Per una buona riuscita dell`iniziativa tutti i membri del P.I.E., sono costantemente aperti al dialogo con tutto il mondo associazionistico all’ estero: un grande “ Partito “ nasce innanzitutto, con l’ instaurare un dialogo rieducativo con tutti… individui, gruppi, movimenti e associazioni.
E` chiaro, e non a caso, tutti gia` sanno che noi saremo sempre disponibili al dialogo e che la coscienza del P.I.E. e` “trasparente”, ognuno puo` leggerci , sentirci, comunicarci e proporci la propria problematica. Noi del P.I.E. saremo –sempre nella “trasparenza”– le “voci” ed i “dipendenti” di Tutti i Cittadini Italiani della terra. E, tutti coloro che sono iscritti al P.I.E. possono decidere qualsiasi cosa all`interno del P.I.E. –ognuno e` “decision-maker”–. Gli eletti del P.I.E. saranno Parlamentari che “si faranno giudicare” dai Cittadini per 60 minuti all`ora, per 24 ore al giorno, per 365 giorni all`anno.
“C`era un vuoto” nella nostra societa` degli italiani all`estero. Il Comitato Promotore Int`l del P.I.E. ha avuto il coraggio, la fede e la tenace di perseverare in questo progetto: tutti gli italiani –in Italia–da ora iniziano a rivedere la luce della speranza di poter sperimentare la vera e autentica “democrazia”. In conclusione gli italiani all’estero,–nel P.I.E.– hanno in mano una chiave valida per tutto il Bel Paese, quella di volta per aprire in Patria la speranza del futuro con “energie nuove” e “spirito innovatore”. ” Viva L'Italia Una e di Tutti “.

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