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ITALIA CROAZIA, “PRIORITARI GLI OBBIETTIVI COMUNI. BASTA CON LE POLEMICHE STORICHE”

“Comprendo le criticità e le difficoltà a cui gli esuli istriani fiumani e dalmati hanno dovuto far fronte, ma sottolineo con forza la necessità di guardare avanti con rinnovata energia, poiché ogni forma di approccio polemico alla querelle storica che ha come sfondo l’Italia e la Croazia rischierebbe seriamente di compromettere il percorso di integrazione e di dialogo tracciato in questi anni”. Così si è espresso in una nota Aldo di Biagio, deputato del PdL eletto nella Ripartizione Europa, in merito alla questione sempre più aspra che sta coinvolgendo gli esuli in vista della prossima visita del ministro Frattini a Zagabria.

“Sono pienamente in linea con quanto affermato dal ministro Frattini in una recente intervista – ha sottolineato il deputato del PdL – poiché appare prioritario parlare di una riconciliazione sotto il profilo politico e umano, che consenta di voltar pagina dal punto di vista storico. In questa prospettiva è necessario dare la giusta attenzione alla questione degli esuli, tenendo conto delle loro considerazioni e delle loro proposte senza che vangano compromessi l’articolato percorso di crescita politica ed economica che sta caratterizzando l’intera regione e le relazioni costruttive tra l’Italia e la Croazia. Appare auspicabile tracciare una rinnovata arena di confronto e di dialogo in merito alle questioni più complesse al fine di superare quelle criticità che ancora sopravvivono, ma bisogna tenere bene a mente che gli obbiettivi comuni sono molteplici e a questi bisogna mirare senza dileguare l’attenzione dando seguito a forme di polemica prive di presupposti concreti”.

“Si sta aprendo una nuova stagione per la regione europea – ha continuato Aldo Di Biagio – ed in questo panorama la Croazia dovrà avere il ruolo che le spetta e che si è meritato; in questo l’Italia deve essere attenta e attiva poiché un’eventuale scivolata storica potrebbe minare non solo il rapporto con la vicina Zagabria ma anche i futuri equilibri all’interno dello scacchiere europeo”.

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