Il Quirinale ci ha ascoltato sui lavoratori e su Alitalia, ma continueremo la lotta dal 6 gennaio alle 11 al Quirinale

Napolitano ci ha ascoltato, le nostre grida non sono state vane, ma dobbiamo
continuare a lottare per i deboli, per un Governo che tace, faremo
parlare le Piazze.
Da oggi 500.000 persone resteranno senza lavoro,
occorreva, per dare speranza, una parola sui 13.000 licenziati Alitalia
e sui 50.000 dell'indotto, e sui 9.000 della telecom, anche se non
esplicitamente cosi è stato. Mi aspettavo però da Napolitano una presa
di distanza dai cavalieri del lavoro nominati dal Quirinale e
condannati per reati gravi, e sulle società come la Cai-Alitalia dove
sono presenti condannati e indagati per truffa.
Lo ricorderemo il 6 gennaio con il sit-in davanti al Quirinale alle 11, dichiara Pedica-
vice presidente comm. politiche dell'Ue e Esteri- per ricordare l'anno
che si apre nero per i precari e per il futuro dei giovani, mentre il
commissario di Cai-Alitalia Fantozzi percepira' 15 milioni di euro come
da lui stesso dichiarato sull'espresso.
Inizieremo a lottare per gli studenti, i precari, i cassaintegrati e le famiglie arivate alla soglia
di povertà. Il Quirinale continui ad essere presente per controllare un
Governo che non guarda il dialogo e non ascolta le grida, quelle grida
che ieri nel suo discorso il Presidente Napolitano, anche se in parte, almeno le ha esternate.

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