Site icon archivio di politicamentecorretto.com

Il Menù di Casa Obama (con i miei auguri più caldi e resistenti!)

Ci sceglie! Noi siamo la Cucina che fornisce il Menù più pregevole del mondo, anche per Obama. Secondo indiscrezioni niente affatto discrete, l’eccellente chef italoamericano Tony Mantuano, allieterà questa sera la tavola statunitense con baccalà alla vicentina, polenta veneta e crostini con affettati toscani, vin santo e sbrisolona con Grappa di Prosecco. Giusto “ritempramento” per Barack e famiglia, reduci da alcuni giorni rilassanti. Sappiamo anche le marche dei vini, sempre per indiscrezioni: Nipozzano dei Marchesi de’ Frescobaldi e prosecco di Valdobbiadene, infine per non far torto alla Francia, Moet Chandon Reserve Imperial: alle Hawai ?
L’indiscreto Manzato, aggiunge che Naomi Campbell, Sharon Stone e Woody Allen sono diventati ambasciatori mondiali del made in Veneto: “Per questo il presidente Obama non fa altro che consolidare la convinzione diffusa che i nostri prodotti siano tra i migliori del mondo”.
E quale Menù fornirà il presidente Obama per Gaza e dintorni, con il nuovo anno? Forse è di buon augurio, la piccola figlietta Sasha, che sbarcando alle Hawaii, indossava una maglietta nera col simbolo arcobaleno della pace?
La bimba è protetta. Papà aveva detto questa estate, sbarcando in Israele, poi a Sderot, colpita dai razzi Qassam: “Se qualcuno sparasse razzi nella mia casa dove le mie figlie dormono di notte, farei tutto quello che posso per fermarlo”.
Per ora ha scelto il Menù all’italiana, quello che conosciamo bene: spillette e bandierine, senza far torto a nessuno.
Dialogando tra un sorso di vino italiano e un crostino toscano con patè di rigaglie di pollo ruspante, si decide in silenzio se mettere il veto a un’altra risoluzione Onu. Qualcuno, come Richard Falk, non è mai sbarcato in Israele: il suo Menù non era gradito.
Notte d’oro Obama, a te e famiglia. Speriamo che stanotte e le successive, non brillino certi astri sul cielo di Gaza e buttando i rifiuti non muoiano altre bambine, sotto bombardamenti sicuri ed equosolidali.
Auguri Palestina, LIBERA!

Exit mobile version