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Pronti gli emendamenti leghisti al decreto anti-crisi

“E’ pronto il pacchetto di emendamenti del Carroccio al decreto anticrisi. L’obiettivo è quello di venire incontro alle esigenze di cittadini e imprese, messi in difficoltà dalla grave crisi economica e finanziaria, ma anche di tutelare la cittadinanza italiana, favorire gli interventi nel settore del risparmio energetico, tutelare gli Enti locali”. E’ quanto affermano in una nota i parlamentari della Lega Nord Fugatti e Polledri. “Nello specifico – aggiungono i parlamentari – si tratta di rimodulare il bonus straordinario, in modo che vengano favoriti i nuclei familiari con figli. La demografia è un elemento di forza, senza figli il Paese declina, ma la platea dei beneficiari deve essere costituita soltanto da residenti di cittadinanza italiana. Inoltre, il bonus figlio deve essere garantito anche a famiglie aventi componenti disabili. Un altro emendamento – spiegano Fugatti e Polledri – riguarda i benefici per i sottoscrittori di mutui, che devono essere estesi anche a chi ne ha stipulato uno a tasso fisso, nonché per coloro che hanno redditi da impresa, commercianti e piccoli imprenditori, ma anche titolari di partita IVA in difficoltà. Altre proposte riguardano poi l’aumento delle tasse per chi va in televisione a predire il futuro o i numeri del Lotto, la riduzione dell’IRAP, le agevolazioni per il credito alle imprese. Altri emendamenti – aggiungono Polledri e Fugatti – concernono il limite alle proprietà azionarie, che rispetto alla prima versione sarà riscritta (limitata cioè ai fondi sovrani, indipendentemente dal fatto che rispettino o meno la Convenzione di Santiago, che abbiano il gradimento del Governo anche sul prezzo e che concordano l’eventuale uscita dal mercato) e le agevolazioni per i Comuni. Su questo fronte si tratta di rivedere i limiti dei patti di stabilità, per i Comuni virtuosi, ma anche di riconoscere incentivi a quelli di montagna o che intendano installare pannelli fotovoltaici. Infine – concludono i parlamentari del Carroccio – un altro emendamento riguarda la riformulazione della sanzione per la mancata emissione di scontrino fiscale che, soprattutto in questo grave momento di crisi, non può tradursi nella chiusura, ancorché temporanea, dell’esercizio commerciale ma in una semplice ammenda amministrativa”.

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