Io diffondo, come già ho diffuso l’appello di Lucia Giannerini, ma facciamo un buco nell’acqua, le istituzioni euoropee di quest’epoca e, in particolare Figel et Orban, sono sotto l’influenza anglo-americana come hanno dimostrato con le loro scelte e con i loro dispositivi in favore dell’inglese. Sono gli Stati Membri, le cui lingue vengono oscurate dal sistema attuale, che devono reagire : la Germania, la Francia, la Spagna e l’Italia in primis. E’ a Berlusconi che bisogna scrivere, alla Ministra Gelmini, alla Cancelliera tedesca Angela Merkel, a Nocolas Sarkozy e a Zappatero.
Tuttavia, non basta una Petizione, un Appello, una lamentela per salvare i posti di lavoro agli insegnanti della seconda lingua (perché, poi, seconda ?), peraltro del tutto legittima. Quello che è necessario è scrivere una lettera motivata e argomentata per convincerli a cambire rotta perché quello che è in gioco non sono i posti di lavoro degli insegnanti ma l’identità europea, la sua cultura e il suo modello di civiltà.
E’ necessario creare un gruppo di lavoro che si occupi solo di questo perché le azioni isolate e disparate, servono a ben poco.
Anna Maria Campogrande
Presidente di Athena