Il Sacro a Napoli nel Settecento

Quattro mostre per celebrare la Napoli del Settecento e la sua musica: una musica che da secoli esiste e resiste, che ha imparato a parlare indistintamente al pubblico di tutto il mondo, conosciuta, richiesta ed elogiata, nata dalle scuole musicali dei suoi quattro Conservatori e dai grandissimi musicisti che l’hanno resa immortale.

E’ LA CITTÀ CANTANTE, un progetto che nasce con l’obiettivo di far scoprire al vasto pubblico italiano e internazionale la cultura musicale del Settecento napoletano, una rievocazione dei momenti più significativi della storia musicale del secolo dei lumi, quando il binomio Napoli / Musica era indissolubile. Un progetto che anticipa al pubblico l’ambizioso progetto di creazione del Museo per la Musica nel complesso monumentale di San Domenico Maggiore.

Spazi suggestivi, strumenti musicali, oggetti simbolo, quadri, disegni, bozzetti, documenti autografi, macchine teatrali, una didattica coinvolgente fatta di immagini, suoni e installazioni, concerti e conversazioni con studiosi e ricercatori: LA CITTÀ CANTANTE sarà un’esplorazione nel campo del sacro, del teatro e delle forme musicali ad essi legate. Un progetto multisensoriale perché una mostra sulla musica, la prima grande mostra sulla musica napoletana settecentesca, va ascoltata e non solo guardata; inoltre sarà coinvolto anche l’olfatto in alcuni percorsi espositivi. Gli ambienti della rassegna saranno caratterizzati da una “sonorizzazione costante”, grazie a esecuzioni dal vivo e musiche dell’epoca che accompagneranno il visitatore nei vari percorsi espositivi.

Le prime tre mostre del progetto LA CITTÀ CANTANTE saranno: Il Sacro a Napoli nel Settecento al Suor Orsola Benincasa, L’Istruzione a Napoli nel Settecento al Conservatorio di S. Pietro alla Majella (febbraio 2009) e Il Teatro a Napoli nel Settecento a Palazzo Reale (maggio 2009) tutte a cura di Pasquale Scialò.
A conclusione di questo percorso, si terrà un’ultima esposizione, una sorta di sintesi virtuale di questo viaggio nella musica del Settecento napoletano, che costituirà l’evento inaugurale del Museo della Musica di S. Domenico Maggiore.

Il Sacro a Napoli nel Settecento, che inaugura il 13 dicembre 2008 al Suor Orsola Benincasa, antico monastero di Napoli, oggi sede universitaria e museale, resterà aperta sino al 31 gennaio 2009.
L’esposizione, con allestimento di Lucio Turchetta, si sviluppa attraverso gli spazi del Monastero, partendo dal chiostro in cui una installazione restituirà i suoni dell’ambiente circostante amplificati. Il percorso si snoda poi negli spazi dello storico claustro in cui tre dei quattro organi positivi napoletani diffonderanno un programma di musiche settecentesche. Tra questi anche l’organo De Martino (1750) che fu testimone della visita a Napoli di Mozart nel 1770.

I busti d’argento di S. Filippo Neri e S. Alfonso Maria de’ Liguori introducono poi alla seconda sezione della mostra dedicata ai documenti, partiture autografe e lettere che raccontano l’evoluzione della musica e della committenza a Napoli nel settecento: il manoscritto autografo della Missa pro Defunctis di Cimarosa (un vero e proprio modello compositivo ripreso anche da Mozart nel Requiem) e il Te Deum di Paisiello eseguito alla incoronazione imperiale di Napoleone Bonaparte.
Accanto ai documenti, una selezione di strumenti musicali dei più grandi liutai napoletani (come Gagliano e Custode) o stranieri (Schultz), operanti a Napoli.

La terza sezione della mostra è dedicata alla religiosità popolare, in cui spiccano pezzi come il cembalo Mucciardi, su cui S. Alfonso Maria de’ Liguori compose pastorali natalizie famose in tutto il mondo come Tu scendi dalle stelle, e i Pastori Musicanti simbolo di quella commistione tra sacro e profano, che nel presepe settecentesco si manifesta attraverso figure di pastori che suonano strumenti popolari o esotici, spesso realizzati da maestri liutai (Vinaccia) e che rievocano il fragoroso frastuono di una città da sempre multiculturale.

Questo petit tour nella produzione sacra, si chiude con una imponente macchina barocca in legno dorato che, nella chiesa dell’Immacolata Concezione, racconta la funzione delle Quarantore, una pratica religiosa in cui sacro, teatro e musica si fondono in un’esperienza multisensoriale. La macchina infatti verrà esposta con un sottofondo sonoro costruito da una trama che unisce musiche di Leo, Jommelli e Cimarosa a miserere popolari polifonici, luci di Cesare Accetta, e la diffusione di essenze profumate legate alla tradizione dei culti liturgici (incensi, essenze al gelsomino ecc).

Il progetto de LA CITTÀ CANTANTE non si limita alle esposizioni, ma offre al pubblico anche Conversazioni e Concerti a sottolineare ulteriormente l’importanza dell’innovazione che la scuola napoletana apportò nel secolo dei Lumi.

APPUNTAMENTI

In occasione della prima mostra dedicata al tema del sacro, l’8 gennaio 2009 – ore 15.00 nella Sala degli Angeli del Suor Orsola Benincasa, Carla Conti e Francesco Noverino presentano un incontro dal titolo Ai lumi dei suoni sacri.
Il 22 gennaio 2009 – ore 15.00 nella Sala degli Angeli del Suor Orsola Benincasa, Vincenzo De Gregorio e Antonio Florio de La Cappella della Pietà de’ Turchini, terranno un incontro alternato a musica dal vivo sul tema Musici di Chiesa e Musici in Chiesa.
Il 28 gennaio – ore 15.00 invece, sempre nella stessa sede l’antropologo Marino Niola affronterà il tema della Archeologia del Sacro.

A questi incontri si aggiungono anche due concerti: il 13 dicembre alle ore 22.30 sempre nella Sala degli Angeli si esibiranno si esibiranno l’orchestra e coro Mysterium Vocis, diretti da Rosario Totaro, con musiche di Francesco Durante, Niccolò Jommelli, Pietrantonio Gallo.
Il 14 dicembre alle ore 12.00 nella stessa sede, si terrà il concerto-laboratorio di Sonora Network Ensemble diretta da Eugenio Ottieni con Francesco De Mattia e Astra Project su musiche di J.D.Zelenka, nell’ambito di un percorso di ricerca sulle sonorità degli strumenti musicali antichi.

La seconda mostra del progetto LA CITTA’ CANTANTE dedicata all’Istruzione a Napoli nel Settecento e prevista per febbraio 2009 al Conservatorio di S. Pietro alla Majella, offrirà al pubblico la stessa commistione di musica dal vivo, luoghi suggestivi e oggetti carichi di storia.
Si parte dal chiostro con musica dal vivo degli studenti e un ampio apparato sulla storia del conservatorio, per proseguire nella biblioteca che ospita una corpus inestimabile di strumenti musicali, tra cui il fortepiano del 1781 di Cimarosa, dono di Caterina II di Russia, il fortepiano Beyer, viole e violini Gagliano, il violoncello Goffriller, il mandolino Barnia, salterio, oboe Grenser, flauti Lecler, chitarra a cassa dimezzata, mandole, clavicembalo, l’organo Cimino.
Il pubblico attraversando le sale del Conservatorio parteciperà della musica di strumenti suonati dal vivo osservando la quadreria, gli spartiti e i manoscritti della scuola napoletana del Settecento.
Parte della mostra sarà dedicata alla vicenda dei “castrati”, i cantori evirati per cantare in chiesa e per interpretare ruoli femminili in teatro, come Farinelli, Caffarelli, Gizzi e Crescentini.

A Palazzo Reale a maggio 2009 si terrà la terza tappa del progetto dedicata al Teatro a Napoli nel Settecento. Verranno esposte le piante del Medrano e del Vaccaro, e i prospetti dei teatri napoletani dell’epoca, insieme alle partiture delle opere che maggiormente hanno influenzato la cultura europea. Contratti, decreti, cedole di pagamento, bozzetti di scene e costumi, delineano la cornice di un’attività che pur conservando i tratti tipici di un’area (alberi della cuccagna, festa dei “quattro altari”, carnevale), rappresentano al tempo stesso la fiorente economia legata al mondo del teatro musicale di una grande capitale.

Il logo del progetto è stato creato appositamente da Ernesto Tatafiore

LA CITTA’ CANTANTE è stata realizzata grazie al finanziamento dell’Assessorato al Turismo e Beni Culturali della Regione Campania e al contributo del Conservatorio e della Biblioteca di S. Pietro a Majella di Napoli, del Polo museale di Napoli, della Soprintendenza di Salerno, della Discoteca di Stato, dell’Archivio storico del Tesoro di S. Gennaro, dell’ordine dei Redentoristi, delle Curie di Napoli e Sorrento, della Fondazione Rocco Pagliara, del Museo Strumenti musicali Santa Cecilia, della Biblioteca Nazionale di Napoli, dell’antiquario Porcini, in collaborazione con Scabec.

Data Inizio: 13/12/2008
Data Fine: 31/01/2009
Prenotazione: Facoltativa
Città: Napoli
Luogo: Suor Orsola Benincasa
Provincia: Napoli
Regione: Campania
Telefono: 081 4297435

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