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Margiotta: un solo si a procedere

Aniello Formisano

La Giunta per le autorizzazioni è un organismo che scaturisce dalla vecchia previsione costituzionale dell'impossibilità di arresto dei parlamentari, poi sostituita con l'introduzione dell'autorizzazione a procedere, che la Camera deve dare.

Il legislatore aveva previsto che i parlamentari non potessero essere arrestati, quindi sottratti al loro lavoro di parlamentari, per garantire che non vi fosse un'alterazione tra il risultato elettorale e le rappresentanze del corpo elettorale. Se c'è una maggioranza, per esempio, di tre parlamentari, eletti dal popolo italiano, e questa maggioranza, per fatti non fondati, potesse vedere arrestati 5 parlamentari: in quel caso la maggioranza diventerebbe minoranza. Qual'era lo scopo del legislatore? Mettere in condizione i parlamentari di non poter essere arrestati per non poter essere alterato il rapporto che deriva dal mandato elettorale. Questo era in origine la previsione, poi vi è stata la riforma secondo la quale, in presenza di determinate fattispecie, occorre l'autorizzazione della Camera di competenza per procedere.

Noi abbiamo sostenuto due tesi in Giunta. Nella prima, la Giunta doveva soltanto verificare che non vi fossero interventi che limitassero la libertà personale tendenti ad alterare il rapporto che ne usciva dal corpo elettorale, senza entrare nel merito delle contestazioni mosse al soggetto. Le prove e/o le ipotesi di reato appartengono esclusivamente ai magistrati che procedono, e la Camera non può diventare un altro giudice in più rispetto ai giudici che la Costituzione ha previsto. La verifica che deve fare, in questa occasione, è se vi è o meno l'infondatezza totale del provvedimento che limita la libertà personale ai fini della notifica degli equilibri cosi come sono usciti dal corpo elettorale. E' abbastanza agevole capire che, in questa situazione dei numeri del Parlamento, la privazione di un voto, o anche se fossero dieci, per la minoranza non altera il rapporto che il corpo elettorale ha determinato, e quindi non si verifica la preoccupazione che il legislatore si era posto.

Nella Giunta per le autorizzazioni di stamattina, c'era da parte di un magistrato, procedente nei confronti dell'On. Margiotta, una richiesta di custodia cautelare domiciliare per le motivazioni che egli ritiene di aver sviluppato nel corso delle indagini e nel corso del provvedimento con il qualche ha chiesto alla Camera l'autorizzazione.
Ferma restante che la necessità che l'On. Margiotta dimostri in tutte le sedi la sua estraneità ai fatti contestati, e considerando il fatto che la sottrazione di un numero rispetto agli attuali equilibri di forza nel Parlamento non si altera il rapporto che il popolo ha fissato con le elezioni, abbiamo ritenuto di non ostacolare la richiesta del magistrato, e quindi consentire alla magistratura di svolgere il suo lavoro in quanto organo autonomo rispetto a quello politico.

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