Dal 10 al 12 dicembre prossimo si terra’ a Roma la prima Conferenza dei giovani Italiani nel Mondo, che arriva in porto decurtata del 50% della rappresentanza prevista, a causa dei tagli del Governo che hanno toccato anche questo primo storico appuntamento per la nostra generazione piu’ giovane.
Complessivamente 424 delegati dai 18 ai 35 anni, la maggior parte iscritti all’Anagrafe degli Italiani all’Estero, ma anche discendenti di italiani senza cittadinanza, ai quali saranno aggiunti 200 rappresentanti della realta’ delle nuove generazioni del nostro Paese.
Quest’incontro avviene in un momento molto importante per la sopravvivenza delle nostre Istituzioni all’estero e dei programmi rivolti alla cultura, assistenza e del movimento politico che rappresenta ufficialmente da anni le nostre Comunita’.
L’attuale Governo sta’ penalizzando con tagli del 60% tutti i capitoli di spesa che ci riguardano, sta’ pensando di fare slittare di un anno l’appuntamento elettorale per il rinnovo dei Comites e del CGIE, ma sopratutto sin dal suo insediamento, con la nomina di un Sottosegretario in condominio con altre deleghe che non ci riguardano, ha dimostrato e sta’ dimostrando che gli italiani all’estero non sono certamente una sua priorita’.
In questo contesto i nostri giovani si apprestano a presentarsi al Paese per rapportarsi alla terra d’origine, ma anche a valorizzare il loro contributo, definendo cosa possono dare e fare per l’Italia.
Spero da emigrante di lungo corso, diventato uomo pubblico per dedicarsi al benessere delle nostre Comunita’ e a far sentire la voce della nostra gente in Patria, che questi “ragazzi” si facciano sentire “loud and clear’ (come dicono gli americani) ai loro interlocutori istituzionali, ma sopratutto al Paese, che deve scoprirli e apprezzare il loro valore, anche e sopratutto per rendersi conto che nel mondo c’e’ un “Altra Italia” di qualita’ che potrebbe e vorrebbe contribuire.
Nessun paese ha un capitale di milioni di suoi concittadini e discendenti come il nostro sparsi nel mondo (calcolati in ben 60 milioni!), che potrebbero entrare in sinergia con la Madre Patria, offrendo un valore aggiunto all’economia nazionale e superare quella diaspora che da sempre caratterizza il rapporto fra gli italiani in Patria e quelli all’estero.
La Conferenza dei Giovani portera’ sicuramente all’attenzione del Paese e della classe dirigente politica, questi valori e questi propositi di cambiamenti di scenari, che hanno ormai superato da decenni la retorica della valigia di cartone.
E’ un’occasione storica che non puo’ essere misconosciuta e sottovalutata anche da un Governo
che non ama i suoi connazionali nel mondo!
Massimo Seracini
UDC Nord e Centro America
San Diego, California USA