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Contro i tagli alla scuola e in difesa del tempo pieno

Contro i tagli alla scuola e in difesa del tempo pieno, migliaia firmano un appello alla Gelmini. L’on. Franco Laratta li ha incontrati e ha assicurato che consegnerà le firme al ministro dell’ Istruzione.

Migliaia di firme quindi da San Giovanni in Fiore, nel cuore della Sila, anche a nome dei tanti comuni calabresi che soffriranno molto per i tagli sulla scuola. I docenti e genitori sono delusi e arrabbiati, ma non si arrendono. Nell’appello consegnato all’on Laratta insieme a 4 mila firme si legge: “Noi docenti, operatori e genitori siamo stanchi e amareggiati di dover ogni volta difendere la nostra scuola, il nostro lavoro, il futuro dei nostri bambini. Il decreto Legge 137 è stato definito da più parti un vero e proprio “ golpe ” improponibile e inaccettabile dal mondo scolastico e dalla società civile. L ’ operazione “ nostalgia ” voluta dal governo Berlusconi, vuole rimandare indietro di parecchi anni la nostra scuola, a dispetto di chi si è lungamente impegnato per migliorarla, peraltro riuscendoci benissimo visto che le classifiche specializzate pongono la scuola primaria italiana al 2° posto della graduatoria europee e all’ 8° posto di quella mondiale”.

Ma da San Giovanni in Fiore, tra le prime realtà italiane ad attivare il ‘tempo pieno’ nella scuola dell’obbligo, giunge la difesa di questo modello scolastico che è davvero all’avanguardia: “Per noi la scuola a tempo pieno è una quotidiana esperienza fatta di persone, luoghi, immagini reali di bambini e bambine, che abbiamo la possibilità di ascoltare, di conoscere, di seguire nel loro percorso di istruzione e di vita. Grazie al maggiore tempo-scuola abbiamo raccontato, inventato, letto, costruito, drammatizzato storie. Abbiamo realizzato piccoli e grandi progetti, accolto il bambino “ difficile ” , trasformato l’ arrivo del bambino straniero in occasione di confronto e di crescita. Abbiamo aiutato il bambino disabile e sostenuto i suoi genitori”.

Infine nel documento i docenti, gli operatori e i genitori di San Giovanni in Fiore intendono difendere la scuola, non per difendere privilegi “come qualche politico maldestro ha avuto l’ardire o meglio la faccia tosta di affermare”. Gli insegnanti si definiscono persone che hanno studiato, lottato, che si sono formati e specializzati a proprie spese, che responsabilmente hanno accompagnato generazioni di bambini e ragazzini in un percorso di crescita e che non si sono certo arricchiti. Ora intendono soltanto difendere il loro lavoro, la loro professionalità e il futuro dei ragazzi.

Duro l’on.Laratta che in più occasioni ha fatto sentire forte la sua voce in Parlamento in difesa della scuola italiana: “il Governo ha fatto a pezzi la scuola italiana, gli ha tolto l’ossigeno, la ridotta in ginocchio. E’ una cosa veramente inaccettabile, che l’intera società italiana pagherà amaramente”.

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