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PEDOPORNOGRAFIA E TURISMO SESSUALE: inchiesta "Anime bianche"

ECPAT-Italia si congratula per la nuova operazione della procura distrettuale di Siracusa contro la pedopornografia e turismo sessuale, che ha portato all'arresto di 5 persone e a 36 indagati in tutta Italia e ribadisce che c'è bisogno di porre l'attenzione su due punti importanti, troppo spesso dimenticati: l'inasprimento delle pene minime; l'identificazione delle vittime.

In relazione al primo punto Scarpati, Presidente ECPAT-italia, da poco tornato dal Terzo Congresso Mondiale contro lo sfruttamento sessuale svoltosi in Brasile, afferma “abbiamo espressamente richiesto al Ministro Carfagna che al più presto vengano inasprite le pene minime per reati di pedopornografia” continua” oggi, secondo noi, sono irrisorie.”

Per quanto riguarda l'identificazione delle vittime, commentando l'inchiesta, ECPAT rileva con particolare preoccupazione la facilità di condivisione attraverso internet, l'appartenenza degli indagati a diverse categorie e l'abbassamento dell'età media ma ribadisce che è necessario che l'attenzione venga spostata sulle vittime.

In quelle foto e immagini, spesso raccapriccianti, ci sono bambini in attività sessuali esplicite, concrete o simulate. ECPAT afferma che alcuni bambini e adolescenti diventano “protagonisti” di video e foto pornografiche nell'ambito della sfera domestica. Molti vengono reclutati in strada dove vengono fatti prostituire o nei bordelli. Sono sempre estremamente poveri quindi resi vulnerabili dall'estremo squilibrio tra “carnefice e vittima.”

L'Interpol stima che ogni anno vengono offerte online almeno 500 mila nuove immagini pedopornografiche originali e si contano 550 mila immagini di abusi su 20 mila bambini di cui solo 500 sono stati identificati e salvati dal 2001. Un dato esemplare ce lo offre una recente operazione di polizia in Australia, condotta in collaborazione con 170 Paesi: in 76 ore un sito pedopornografico ha avuto 12 milioni di contatti da tutto il mondo.

Sul rapporto diffusione di materiale pepornografico in rete e produzione relativa al turismo sessuale ECPAT, secondo recenti studi ECPAT svolti in India, Nepal e Sri Lanka ” raro è il caso di turisti senza videocamera. Fare foto è comune nel contesto del turismo sessuale con minori; l'81% dice di aver visto del materiale pornografico insieme al “cliente”. Lo stesso accade anche in Repubblica Ceca dove un altro studio rivela che ai minori che vengono fatti prostituire in strada viene richiesto di posare per immagini pornografiche. Immagini immesse in rete e poi scambiate con un attento meccanismo di “passaparola telematico”.

ECPAT è una rete internazionale di organizzazioni, presente in oltre 70 paesi, impegnata nella lotta allo sfruttamento sessuale dei bambini a fini commerciali: turismo sessuale a danno di minori; prostituzione minorile; tratta e traffico di minori a fini di sfruttamento sessuale; pedopornografia.

ECPAT-Italia è nata nel 1994 per combattere il turismo sessuale e far approvare la legge 269/98, che punisce gli italiani che commettono abusi sessuali su minori anche all'estero.

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