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“Verso il PD Germania” a Stoccarda: Tornare a vincere e fare del PD il partito numero uno degli italiani in Germania

“Tornare a vincere e fare del PD il partito più forte fra gli italiani in Germania”. Sono queste le parole d’ordine emerse dall’incontro “Verso il PD Germania” avvenuto a Stoccarda, al quale hanno partecipato il già Vice Ministero degli Esteri, Franco Danieli, l’on. Laura Garavini e più di settanta rappresentanti di vari circoli PD sul territorio. I partecipanti si sono trovati d’accordo nel fissare per la fine del gennaio prossimo l’incontro, durante il quale si decideranno le date per le primarie e si individuerà un Comitato di garanzia per il corretto svolgimento delle primarie stesse, oltre a procedere alla raccolta delle candidature per il Coordinamento nazionale.

Franco Danieli ha esordito con un forte attacco al Governo Berlusconi. “È una coalizione di gente che fa i propri affari: Berlusconi è la furbizia al potere. Questo fa male al nostro paese e dà un´immagine negativa dell’Italia nel mondo”. Per quanto riguarda gli italiani all’estero il già Vice Ministro degli Esteri ha denunciato “i tagli devastanti per la comunità italiana da parte del Governo Berlusconi”. Ha aggiunto che “nella scuola all’estero i soldi vanno sì spesi meglio, ma non bisogna tagliare i fondi, perché se non ci sono fondi non si realizza molto”. Danieli ha criticato l’intenzione della destra di voler rinviare le elezioni Comites: “ Non vogliono farle perché hanno sempre perso”. L’ex Vice Ministro si è espresso in favore di un’opposizione forte a Roma: “Non è stato favorevole al PD aver detto a Berlusconi: dialoghiamo! Dobbiamo sì essere disposti al dialogo per il bene del Paese, ma prima di tutto essere chiari sulle posizioni: noi siamo l’opposizione”.

“Il PD Germania cresce e questo è già la prima bella notizia di quest’incontro”, ha detto Laura Garavini nel suo discorso introduttivo. “Sono contenta che quest’incontro rispecchi tutte le storie politiche che sono alla base del nostro nuovo partito. Un membro storico dei DS come Domenico De Palma ha organizzato quest’incontro, insieme a un ex-Margherita come Salvatore Galluzzo. Oggi a Stoccarda si vede soprattutto lo spirito che vogliamo sia alla base del Partito Democratico: uno spirito che non concepisca la storia politica dell’altro come motivo di distanza, ma come fonte di arricchimento che può rendere il Partito Democratico il partito che vogliamo. Un partito vivace, ben radicato sul territorio, pieno di nuove idee e politicamente più forte delle due forze che l’hanno generato”. La deputata residente in Germania si è detta particolarmente soddisfatta del fatto che “all’incontro partecipi anche gente nuova, gente che con la nascita del Partito Democratico si è avvicinata, o riavvicinata, alla politica di partito. È una scommessa da vincere per il PD e mi sembra che lo stiamo vincendo”.

Un messaggio di unità la Garavini lo ha lanciato anche intervenendo sul discusso argomento della collocazione internazionale del PD. Della sua posizione personale, ha detto, non aveva mai fatto segreto: “Io vedo il nostro Partito Democratico in un PSE allargato e rinnovato, perché il PSE è la grande forza riformista in Europa”. Ma poiché questo è un argomento sensibile, ha continuato la Garavini “in questa fase di costruzione del PD, facciamo tutti bene a rispettare molto le sensibilità politiche dei altri”. Sì è detta convinta che Veltroni troverà una soluzione “che unirà e non dividerà il partito”. In Germania secondo la deputata “l’SPD, visto anche il grande sostegno che ci ha dato in campagna elettorale, è il nostro interlocutore numero uno”. Allo stesso tempo sì è detta favorevole a cercare il dialogo anche con altri partiti sul territorio, per esempio con i Verdi tedeschi. Per il successo del PD in futuro la Garavini ha però sottolineato che né in Italia, né all’estero i partner sono decisivi “ma è fondamentale che siamo forti noi, solo così si torna a vincere. Mi batterò affinché il PD diventi il partito più forte fra gli italiani in Germania”.

Danieli per il futuro del PD in Germania ha lanciato l’appello “di scegliere personalità politiche pulite, chiare”. Secondo lui sarebbero “guai a recintare il PD all’interno del solo tesseramento. Bisogna coinvolgere coloro che vogliono fare politica, ma restando anche fuori dalla struttura”, e ha inoltre sottolineato che “non ha senso se un circolo non fa attività ma poi ha molti iscritti”. Sulla collocazione a livello europeo la divisione nel partito secondo Danieli “nasce dal superamento della logica centrista e di sinistra. Ci sono forti contrasti sia nella famiglia socialista europea, sia in quella popolare, per la presenza di elementi della destra”. Per il PD, ha detto Danieli, le prossime elezioni europee saranno l`occasione “di dare uno schiaffo a Berlusconi”.

Il co-organizzatore dell’incontro Domenico De Palma ha chiesto regole ben precise per il tesseramento e più trasparenza. “Ci sono altri circoli nella circoscrizione consolare di Stoccarda ed ognuno fa la sua politica. È legittimo? Penso di no, bisogna fare una politica che sia una politica per il bene degli italiani in Germania”. De Palma si è espresso per un “anello intermedio” nella struttura organizzativa del PD Germania, “deve essere un anello intermedio fra la Città e il Paese”. L’altro organizzatore Salvatore Galluzzo ha invitato a “pensare a creare bene le basi per il partito. Bisogna formare dei circoli dove non si faccia solo politica, ma si riesca a stare anche insieme come persone”. Secondo lui il PD all’estero ha un potenziale forte. “Noi facciamo una politica sociale, Berlusconi fa una politica del capitale. Si vede nella vicenda Alitalia, ma anche dall’eliminazione dell’ICI per i ricchi. Questa è una politica che non va a favore della gente”.

Paolo Gianfelici, l’ex coordinatore della Margherita in Germania, ha sottolineato come per vincere sia importante che il PD pratichi sia in Italia, sia all’estero “una democrazia partecipativa: stare in mezza alla gente, coinvolgerla nelle scelte di forme nuove della politica”. Prima il centro-sinistra in Germania, secondo Gianfelici, soffriva del fatto che “c’era una rappresentanza della comunità italiana da parte di ‘padrini’ concentrati sui propri interessi, su una conduzione monocratica”. Per il PD l’ex rappresentante della Margherita si è augurato “la creazione di una rete che coinvolga le varie realtà locali” e una “articolazione democratica del partito a tutti i livelli”. Ha proposto “di nominare un coordinamento di persone che abbia la volontà di portare avanti il partito”.

Angelo Renato, un giovane ex-ds, ha detto che si è riavvicinato alla politica con la nascita del PD perché avverte nel lavoro fatto nei primi mesi in Germania un “fattore di novità”. Si è espresso per un’apertura del partito verso i giovani, per esempio gli studenti Erasmus. Secondo Renato ci sono “difficoltà a raggiungere i connazionali con la struttura dei circoli che devono essere capaci di fare aggregazione e fornire informazione alternative”. Il giovane di Metzingen si è detto favorevole a far votare per gli organi di rappresentanza del PD, anche tutti coloro che dichiarino di riconoscersi nel PD: è un impegno morale”.

L’ex candidato del PD alle politiche, Michele Cristalli, ha chiesto che il PD sia “qualcosa in più della somma di DS e Margherita”. Il Partito Democratico deve essere un´entità nuova che faccia riferimento a tutto quel panorama che vuol essere progressista”. Le primarie secondo Cristalli sono “il modo più democratico per scegliere i candidati”. Il congresso, ha detto, va fatto quando i circoli sono attivi. Cristalli ha fatto presente che le primarie nel PD potrebbero essere organizzate in parallelo con la campagna elettorale per le elezioni dei Comites.

Il delegato all’Assemblea Costituente Berardo Ciccocelli ha chiesto al nuovo PD un’apertura politica: “Non conserviamo il vecchio modo di pensare, per creare un PD forte ci vuole più apertura a giovani nuovi. E dobbiamo fare squadra. Dobbiamo essere noi a dire ai nostri rappresentanti quali sono le nostre esigenze, dobbiamo creare la nostra politica nel dialogo”. Ciccocelli ha messo in evidenza che c’è un nuovo giornale online per i giovani italiani in Germania – “un progetto che ha raggiunto già più di milleduecento adesioni”.

Matteo Neri del Comites di Amburgo ha denunciato il tentativo del Governo Berlusconi di rinviare le elezioni degli organi di rappresentanza degli italiani all’estero sul territorio. “Non si possono rinviare le elezioni”, ha detto Neri, “ci dobbiamo battere per farle!” Tutti i partecipanti alla fine dell’incontro hanno sottoscritto un appello in proposito. Neri si è detto convinto “che possiamo vincere i prossimi appuntamenti elettorali, sia le elezioni Comites e Cgie, sia le elezioni europee. Le possiamo vincere se scegliamo candidati di alto profilo: dobbiamo eleggere persone nuove, ma dare fiducia anche a coloro che hanno lavorato bene”. Il rappresentante di Amburgo ha criticato duramente i tagli inflitti dal Governo Berlusconi agli italiani all’estero. “Questi tagli sono stati fatti in modo indiscriminato senza valutare ciò che è buono e ciò che è cattivo”, ha detto Neri. Accennando ai tagli contro la scuola e la ricerca in Italia ha ricordato che il Governo tedesco, al contrario di quello italiano, punta proprio su impegni a favore della ricerca. “Valorizzando i cervelli”, ha detto Neri, “il PD può rappresentare uno sbocco per tornare a farcela”.

Anche Santo Vitellaro di Hannover ha criticato duramente la politica del Governo nei confronti degli italiani nel mondo: “Sono tagli che colpiscono in particolare gli enti gestori con grave danno agli scolari italiani all’estero”. Per il PD Germania ha suggerito di “portare avanti, nel partito, le forze positive che hanno voglia di dare il meglio di se stesse”. Secondo il ricercatore Roberto Lalli il PD può vincere le elezioni attraverso un lavoro serio: “Ci dobbiamo dedicare alle realtà vere della gente. Per raggiungere le nuove generazioni bisogna puntare anche sulla comunicazione via rete. Dobbiamo creare al più presto un sito internet”. Carmela Cocci ha spinto perché “le donne si facciano sentire all’interno del PD. Loro pagano il prezzo più alto dei tagli previsti”. La democratica di Stoccarda ha sottolineato “che con Laura Garavini è stata eletta una donna al Parlamento e dobbiamo lavorare insieme a lei”.

Per il futuro PD in Germania Michele Genco di Weinstadt ha chiesto “un’apertura ad altri; mai chiudersi. Però c’è bisogno di andarci con i piedi di piombo, mettendo in atto sia il regolamento che lo Statuto”. Secondo Genco è opportuno fare “attenzione a chi vuole, comprando le tessere, creare altri circoli”. Genco ha illustrato il suo impegno a livello di politica comunale e ha invitato i connazionali del Baden-Württemberg a candidarsi alle prossime elezioni comunali.

L’operaio della Opel Agostino Crocco ha criticato il Governo ricordando le promesse elettorali di Berlusconi non mantenute. Secondo lui l’ultimo Governo del centro-sinistra ha sbagliato a non fare le legge sul conflitto d’interessi. Ha suggerito un codice etico per i rappresentanti PD simile a quello creato da Obama per il suo staff. “Più gratificazione per quello che si fa”, ha chiesto Giuseppina Galluzzo per il futuro lavoro del partito. Secondo lei bisogna “portare avanti il discorso delle donne e dei giovani all’interno del nuovo PD”. Angelo Turano ha proposto che “i circoli in Germania siano collegati tra di loro. Ci deve essere la possibilità di creare luoghi d’incontro per sensibilizzare la gente sulla politica”.

Giuseppe Tabbì ha ripreso il discorso della alleanze europee del PD. Alle Europee secondo Tabbì “ o si vota per il nostro Partito come italiani, o dobbiamo dire di votare in Germania per l’SPD”. Rivolgendosi ai dirigenti a Roma ha chiesto “di superare le beghe interne” riferendosi soprattutto al dualismo Veltroni-D’Alema. Secondo Tabbì c’è bisogna di più unità per avere più consenso. Anche lui ha chiesto un “coordinamento zonale” anche per decidere meglio “quali alleanze sono più giuste in una determinata circoscrizione”.

Stoccarda, 2 dicembre 2008

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