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CONTRO LA CRISI LA CGIL IN PIAZZA IL 12 DICEMBRE

Più lavoro, più salario, più pensioni, più diritti

Il Comitato Direttivo approva la proposta per far fronte alla crisi economica e sociale presentata all’Assemblea delle delegate e dei delegati.

Occupazione, lavoro, redditi, stato sociale, diritti e tutele richiedono una risposta da parte del governo che, superando limiti ed errori contenuti nella finanziaria, sia in grado di sostenere redditi da lavoro e da pensione, estendere le reti di protezione per i tanti che stanno perdendo il lavoro, a partire dai precari, riveda: i tagli nei settori pubblici, nella scuola e nell’università, e favorisca un piano straordinario di investimenti a partire dalla condizione del Mezzogiorno e dalle crisi industriali.

Di fronte ai problemi del Paese, il Governo ha il dovere di aprire un confronto serio e trasparente con le grandi forze di rappresentanza sociale. La scelta di non aprire questi tavoli, di sostituirli con incontri, più o meno riservati, che tendono a escludere i più, a partire dalla Cgil, e dalle altre associazioni di impresa, rappresenta un fatto di eccezionale gravità, proprio mentre tutto esige regole democratiche e trasparenti, di democrazia e rappresentatività sindacale.

Questo fatto, insieme, racchiude l’esistenza di una conseguente relazione tra lo stato del confronto sulla riforma del modello contrattuale e la volontà del Governo di dividere le Organizzazioni sindacali e premere in direzione di un accordo separato.

La Cgil conferma l’insieme delle iniziative di mobilitazione e di lotta già decise e per richiedere una svolta di politica economica e sociale necessaria per governare la crisi, evitare che essa scarichi le proprie conseguenze sulle famiglie dei lavoratori e dei pensionati e sui precari, proclama uno sciopero generale per il giorno 12 dicembre.

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