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Terzo Congresso Mondiale: analisi e proposte dei due giorni di lavoro

Tanto lavoro e tante proposte arrivano dal Terzo Congresso Mondiale. “Intercettare e fermare con durezza le transazioni finanziarie, i pagamenti con carta di credito per acquistare foto o filmati di pornografia minorile” la proposta che viene dagli Stati Uniti. “Formare congiuntamente operatori di strada, forze dell’ordine e magistratura per l’ intervento, la protezione, il recupero e reinserimento delle vittime della tratta di minori”: la proposta fatta da Marco Scarpati, ECPAT-italia. “Incentivare la partecipazione dei giovani vittime di sfruttamento o a rischio”: l’esperienza di Nepal-Indial-Bangladesh. Sono queste alcune delle tante buone pratiche uscite dagli intensi lavori svolti a Rio De Janeriro per il Terzo Congresso Mondiale contro lo sfruttamento sessuale di Bambini e adolescenti. Congresso che volge al termine.

FCACP (Financial Coalition against Child Pornography), nata nel 2006 negli USA, ha proposto al Terzo Congresso la sua via per combattere la pedopornografia. FCACP è una innovativa unione tra industria privata e settore pubblico: grandi banche, compagnie di carte di credito, internet service providers e organizzazioni non governative. FCACP riporta che negli ultimi dieci anni, in America, un programma di controllo sugli Internet Service provider, ha rilevato 5 milioni di immagini di bambini sfruttati sessualmente. “Ci sono molti segnali positivi che questa strada intrapresa può portare a ottimi risultati in questa lotta.” Riporta la relazione del FCACP. Tra i suoi membri ci sono anche Bank of America PayPal, MasterCard, Microsoft, Google.

Scarpati, intervenuto al Congresso sul tema del Traffico di minori a scopo di sfruttamento sessuale, ha riportato l’iniziativa di ECPAT-Italia relativa al progetto “Prevention of Trafficking” giunto alla sua quarta edizione, il cui risultato è stato la produzione di un manuale di formazione. Il manuale, promosso dall’Europol, ha l’obiettivo di mettere insieme i vari operatori che si trovano a contatto con le adolescenti portate in Italia dalla Romania, Moldavia, Nigeria, e fatte prostituire.

Contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e degli adolescenti ECPAT ha da tempo degli alleati preziosi: i giovani di tutto il mondo. Ex vittime dello sfruttamento sessuale o minorenni a rischio. Un esempio su tutti: lo Youth Partnership Project (YPP). Attraverso la partecipazione giovanile e campagne di sensibilizzazione nelle comunità, le giovani vittime o a rischio vengono coinvolte nella lotta contro lo sfruttamento sessuale di minori. Grazie allo YPP lavorano come COMUNICATORI, CONSIGLIERI E MEDIATORI. ECPAT International coordina il progetto in collaborazione con altre tre organizzazioni rispettivamente del Bangladesh, India e Nepal, dove lo YPP opera.

Si chiude oggi con la conferenza stampa delle 13.00 (16.00 in Italia) il Terzo Congresso Mondiale. Oltre alla partecipazione giovanile, al traffico di minori a scopo di sfruttamento sessuale e la pedopornografia si è parlato anche di: cooperazione investigativa; nuove forme di violenza nel cyberspace (grooming), su cui ECPAT-Italia ha presentato la proposta di un software attraverso il quale i genitori possano controllare le conversazioni in chat dei bambini; del rapporto tra migrazione e traffico di minori; dell’aiuto che viene dalle aziende e di molto altro ancora.

ECPAT è una rete internazionale di organizzazioni, presente in oltre 70 paesi, impegnata nella lotta allo sfruttamento sessuale dei bambini a fini commerciali: turismo sessuale a danno di minori; prostituzione minorile; tratta e traffico di minori a fini di sfruttamento sessuale; pedopornografia.

ECPAT-Italia è nata nel 1994 per combattere il turismo sessuale e far approvare la legge 269/98, che punisce gli italiani che commettono abusi sessuali su minori anche all'estero.

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